Di Quentin Massys, pittore fiammingo nato a Lovanio nel 1466 l'opera più conosciuta è senza dubbio "Il banchiere e sua moglie", nella quale il lirismo religioso che ne caratterizza l’indole artistica viene sostituito da un realismo mondano,
in cui la apparente sicurezza dei due protagonisti, sembra celare stati di inquietudine interiore. Eppure questo eccellente pittore è anche l’autore di un dipinto che non può non lasciare il segno in chiunque lo guardi, anche per una sola volta: parliamo de “La Duchessa brutta” realizzato ad olio su legno, 64 x 45,5 cm, conservato alla National Gallery di Londra.
L'opera, realizzata nel 1513, fa parte di un dittico: la seconda parte è conservata presso il Museo Jacquemart-André di Parigi. A questo personaggio pare si sia ispirato Lewis Carroll quando decise di inserire questa caricatura grottesca del genere femminile nelle “Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”. Il dipinto sembra essere il ritratto di Margaretha Maultasch, una duchessa del XIV secolo passata alla storia come la più brutta donna mai esistita. Tuttavia, poiché il ritratto è stato dipinto 200 anni dopo la sua morte, non possiamo affermare con certezza se Massys abbia davvero ritratto la vera Duchessa.
La brutta duchessa dipinta da Massys era probabilmente Margaretha Maultasch, duchessa della Carinzia e Tirolo del quattordicesimo secolo, tristemente famosa come una delle donne più brutte della storia. Pare che il nome stesso Maultasch significhi bocca-a-tasca, un soprannome datole a causa della forma della sua bocca.
Michael Baum, professore emerito di chirurgia all'University College di Londra, sostiene che si tratta di una donna molto sfortunata perchè affetta dalla malattia di Paget, una rara forma di questa malattia che deforma le ossa allargandole, estende il labbro superiore spingendo in alto il naso ma colpisce anche le mani, la fronte e il collo. La povera duchessa brutta soffriva di certo di terribili mal di testa.