Difficile individuare l’esatta origine del gioco che in Italia dagli anni ottanta in poi ha fatto tabula rasa di intrattenimenti diffusissimi come canasta,
ramino, scala 40, pinnacolo e similari; il termine "buraco" significa "setaccio" in lingua portoghese e rappresenta emblematicamente la strategia di gioco del pescare carte e scartarle, filtrando solo quelle da trattenere, e da utilizzare per creare combinazioni . Si pensa sia nato in Uruguay negli anni ’40 mentre altri azzardano una genesi pugliese. Oggi non esiste città o comune della nostra penisola ove non esista un circolo/associazione di Burraco, che ha affiancato il bridge per poi fagocitarlo, anche se i due giochi hanno profili, impegni e dinamiche profondamente diversi. Nel nostro meridione è il gioco di carte per eccellenza, che precede o segue la inevitabile mangiata tra amici.