Concorso "Ancora insieme, una lettera a chi non è più con noi" in ricordo dell'amico Roberto Ricciardi - 2015
Amico mio,
è facile raccontare di te, della tua educazione d’altri tempi e dei tuoi modi gentili che tanto mi colpirono la prima volta che ti vidi.
E’ facile ricordare il tuo sorriso, caldo e avvolgente come un abbraccio, sincero come te.
E la naturalezza con la quale aiutavi gli amici (tanti!) ad affrontare i problemi di ogni giorno o quelli importanti della vita; sempre attento e premuroso, sempre in punta di piedi, mai una parola di troppo, così discreto …
E’ difficile descrivere lo sgomento, la rabbia( perché tu?) che l’annuncio della tua malattia ha prodotto in me, e poi il senso di impotenza e il dolore per la tua perdita.
Resta il ricordo dei momenti sereni trascorsi insieme; delle nostre passeggiate, delle allegre cenette, delle mostre viste e soprattutto del nostro passatempo preferito: prendere in giro Lucia .
E poi il ricordo dei piccoli progetti fatti ma non realizzati: andare a Zoomarine, in pellegrinaggio al Divino Amore, visitare posti impensabili.
E della condivisione di quelli più grandi , come l’acquisto della mia casa, avvenuta dopo lunghe ricerche, grazie anche al tuo incoraggiamento nei momenti di sconforto. Sicuramente ti sarebbe piaciuta, avresti detto vedendola: “hai fatto bene, proprio bene”.
Mentre ti scrivo mi sembra di vederti camminare: sei sereno, mi vieni incontro con passo lieve, mi sorridi con benevolenza. Dopo un attimo ti allontani. E’ ora di salutarci, non posso trattenerti.
Ciao Roberto, dormi bene.