Tra le mete prescelte la Basilica Sotterranea di San Crisogono, il Gran Priorato dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, il Sepolcro degli Scipioni.
La visita ai sotterranei di San Crisogono è essenziale per conoscere i tesori della Roma sotterranea: la stratificazione archeologica e la pratica del riuso di monumenti antichi per scopi diversi da quelli originari trova qui uno dei migliori esempi. Vi sono conservate le vestigia di uno dei più antichi tituli sorti nel quartiere di Trastevere, insieme al titulus Callisti e al titulus Ceaciliae. Il titulus Crisogoni nacque sfruttando due (e forse tre) domus romane di II e III secolo, prima di assumere la pianta basilicale nel V secolo.
Sabato 17 febbraio, mattina: Il Gran Priorato dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
A richiesta ripetiamo una passeggiata oltre il buco della serratura dell’Aventino!
La novità, questa volta, è rappresentata dalla possibilità di visitare le stanze interne della Villa eccezionalmente aperte ai visitatori fino ad aprile. A causa dei lavori di restauro della chiesa del Piranesi, i gruppi non avranno la possibilità di accedere all’interno della chiesa. Visita guidata alla Villa del Priorato di Malta con permesso speciale. Eccezionale opportunità di rivisitare insieme la sede storica del Gran Priorato di Roma dei Cavalieri di Malta, oggi Sovrano Militare Ordine di Malta. Saranno inclusi nel percorso di visita la facciata della chiesa, il giardino e le stanze della Villa Magistralis.
Venerdì 9 marzo, pomeriggio: il Sepolcro degli Scipioni.
L’area archeologica del Sepolcro degli Scipioni si trova lungo il tratto urbano della via Appia Antica, all’interno delle Mura Aureliane, prima della Porta S. Sebastiano. È un monumento di straordinario interesse, poiché vi furono sepolti molti esponenti di una delle famiglie più illustri della romanità, tra gli altri Scipione l’Africano, vincitore di Annibale, e Scipione l’Emiliano, distruttore di Cartagine.
Informazioni e prenotazioni: mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ; cell. 3384682440, 377134247,
3314017619
Le visite potranno subire modifiche in base all’agibilità e alla disponibilità del sito.
La chiesa di San Crisogono Ubicata all'inizio del Viale di Trastevere (le entrate anche in piazza Sonnino 44 e in via di San Gallicano 8), sulla destra, avendo alle spalle il fiume, la chiesa di San Crisogono, sorge anteriormente al 499, quindi è una delle chiese in assoluto più antiche di Roma ed il Titulus Chrysogoni risulta incluso nell'elenco dei tituli fin dall' anno 499. Alla prima ricostruzione sono seguiti ristrutturazioni ed interventi nel 1129, poi nel 1626 su progetto di Giovanni Battista Soria, per volere del cardinale Scipione Borghese, il cui nome campeggia sul fronte dell'edificio di culto.
La semplice facciata a timpano è preceduta da un ampio portico d'ordine dorico con quattro colonne di granito tra due corpi laterali a lesene, sull'attico del quale vi è una sfilata di vasi, nonché aquile e draghi che richiamano in modo marcato il casato Borghese. Il massiccio campanile romanico datato 1124, è coronato da una cuspide, al di là del quale si possono vedere il fianco della chiesa e l'abside del XII secolo.
L'interno, basilicale, è diviso in tre navate da ventidue antiche colonne di granito con capitelli di stucco, aggiunti con il restauro apportatovi nel Seicento, e fu decorato da Pietro Cavallini. Alla sua scuola appartiene il mosaico absidale. Due colonne di porfido, le più grandi che siano a Roma, sorreggono l'arco trionfale. Il bel pavimento cosmatesco ricopre l'intera superficie della chiesa. Nel soffitto seicentesco a grandi lacunari intagliati e dorati con fondo azzurro è posta una copia del "Trionfo di San Crisogono", magnifica opera del Guercino. Il baldacchino è opera (1627 o 1641) di Gian Lorenzo Bernini. A sinistra dell'ingresso è il monumento del cardinale Giovanni Jacopo Millo, di Carlo Marchionni e Pietro Bracci. Altre opere presenti sono Tre arcangeli di Giovanni da San Giovanni, la Crocifissione di Paolo Guidotti, Trinità e angeli di Giacinto Gimignani, Angelo custode di Ludovico Gimignani. Sul soffitto del presbiterio 'Beata Vergine' del Cavalier D'Arpino.
I resti della prima chiesa di epoca costantiniana sono accessibili dalla sacrestia, e si trovano sopra precedenti case romane di epoca tardo repubblicana. L'abside conteneva le reliquie di san Crisogono, e si trovava in testa all'unica navata della basilica, che terminava nelle pastophoria, stanze di servizio comuni nelle chiese orientali; quella a destra potrebbe essere stata un diaconium, una sorta di sacrestia, mentre l'altra avrebbe svolto funzioni di protesis, il luogo in cui erano tenute le reliquie.(Alberto Bordi)