I piacevoli zazzeruti di matrice britannica ebbero un grande successo in Italia grazie a canzoni memorabili come È la pioggia che va e C'è una strana espressione nei tuoi occhi, spesso con testi di Mogol
Bobby, Mike, Shel, Johnny, i Shel Carson Combo" poi diventati Rokes (da "rake" rastrello), devono gran parte della loro fortuna a Teddy Reno, che, dopo averli notati al festival degli sconosciuti di Ariccia ne diventa il produttore lanciandoli con un pezzo cult come C'è una strana espressione nei tuoi occhi, versione in italiano di When You Walk in the Room, scritta dalla cantautrice statunitense Jackie DeShannon ma portata al successo dai Searchers. Da allora per i quattro Beatles italiani, dall'accento accattivante e dalle chitarre a freccia Eko, si aprono le porte del Piper club e pure quelle del cinema, raggiungono un grande successo grazie a due canzoni cover di successi stranieri: Che colpa abbiamo noi (versione in italiano di Cheryl's Going Home di Bob Lind, con testo di Mogol) ed È la pioggia che va, (versione in italiano di Remember the Rain di Bob Lind) , che arriverà prima in classifica nelle vendite dei 45 giri. Il retro, Piangi con me, viene tradotto in inglese dai The Grass Roots, e con il titolo di Live for Today ed entra addirittura in classifica negli Stati Uniti. Risulta vincente il loro timbro musicale dolce, melodioso, quasi signorile ed in Italia, a quei tempi in piena fibrillazione esterofila, non c'era niente di simile.
A seguire, nel 1966, i Rokes vincono il premio"Cantastampa" con il brano "Che mondo strano" di Sergio Modugno; l'anno seguente partecipano al Festival di Sanremo con Bisogna saper perdere, in coppia con Lucio Dalla, ottenendo nuovamente un notevole successo di vendite. Eccola di nuovo, versione in italiano di Here Comes My Baby di Cat Stevens, entra nella testa degli italiani grazie ad un ritornello particolarmente allegro ed orecchiabile. Molti consensi, di vendite e di pubblico, anche per Cercate di abbracciare tutto il mondo come noi, brano dal sapore dei figli dei fiori e dell'amore universale. In quegli anni i sondaggi tra le nuove generazioni li indicano come i più amati dai giovani che amano i raduni all'insegna di pace, amore e rock.
L'ultimo brano degno della loro storia è Lascia l'ultimo ballo per me (versione in italiano di Save the Last Dance for Me), poi un graduale allontanamento dalla scena, inclusivo di una terza partecipazione a Sanremo, assolutamente nè trionfale nè significativa, con Ma che freddo, fa in coppia con Nada. Shel Shapiro resta nel mondo musicale, dedicandosi sia alla carriera di cantautore che a quella di produttore e riesce a mietere nuovi successi anche con uno spettacolo teatrale. Anche gli altri componenti continuano a più riprese a muoversi nei vari ambiti dell'arte, della musica e dello spettacolo.
I loro successi
E' LA PIOGGIA CHE VA (1966)
Sotto una montagna di paure e di ambizioni, c'è nascosto qualche cosa che non muore
Se cercate in ogni sguardo, dietro un muro di cartone, troverete tanta luce e tanto amore
Il mondo ormai sta cambiando e cambierà di più Ma non vedete nel cielo quelle macchie di blu
È la pioggia che va, e ritorna il sereno Quante volte ci hanno detto sorridendo tristemente
le speranze dei ragazzi sono fumo Sono stanchi di lottare e non credono più a niente proprio adesso che la meta è qui vicina Ma noi che stiamo correndo avanzeremo di più
Ma non vedete che il cielo ogni giorno diventa più blu È la pioggia che va, e ritorna il sereno.
Il denaro ed il potere sono trappole mortali che per tanto e tanto tempo han funzionato
Ma, noi non vogliamo cadere non possiamo cadere più giù Ma non vedete nel cielo quelle macchie di azzurro e di blu È la pioggia che va, e ritorna il sereno...............
ASCOLTA NEL VENTO (1966)
IO VIVRO' SENZA TE (1968)
LASCIA L'ULTIMO BALLO PER ME (1968)
PIANGI CON ME (1966)
CHE COLPA ABBIAMO NOI (1966)
C'E' UNA STRANA ESPRESSIONE NEI TUOI OCCHI (1966)
UN'ANIMA PURA (1964)
BISOGNA SAPER PERDERE
CERCATE DI ABBRACCIARE IL MONDO COME NOI
ECCOLA DI NUOVO