Antico, anziano, antesignano, antenato sono derivati da "ante" come posteri, postumi, posteriore e postille si ricollegano inevitabilmente al "post".
Il prefisso ante/anti, dal latino "ante" nel significato di prima o di davanti, è largamente presente nelle parole italiane, come anteriore, anticipato, antistante, antecedente, antipasto, anteguerra, antesignano ed altre ancora, ma pochi hanno posto l'attenzione sulla sua presenza in parole come "antico" o "anziano", rispettivamente realizzato e nato prima (lo stesso dicasi per antenato).
Lo stesso termine "anta", quale componente di un armadio o di una finestra, sembra evidenziare la funzione frontale di tale elemento strutturale. In architettura l'antefissa è, negli edifici greci, etruschi e romani, un elemento frontale della copertura dei tetti posto sulla testata delle travi della copertura o ad occlusione dei canali terminali delle tegole. L'antenna, in senso moderno, è una sorta di palo articolato messo davanti, ossia non coperto o disturbato da oggetti che ne impediscano la ricezione, ma il termine nasce probabilmente molto tempo prima delle televisioni, precisamente in ambito faunistico, riferibile alle dotazioni degli insetti per captare pericoli o presenze indesiderate.
L'espressione latina «ante litteram» viene usata generalmente per definire opere, personaggi, atteggiamenti di pensiero o culturali capaci di anticipare fenomeni o eventi similari, diffusi in una fase successiva; per esempio nell'arte si può parlare di opere di surrealismo ante litteram considerando quelle realizzate da artisti che hanno in qualche modo anticipato la corrente artistica nata nel novecento grazie a personalità geniali quali Dalì, Picasso Magritte etc. La sigla a.C. indica una collocazione temporale prima della nascita di Cristo - ante Christum.
Se invece ci rapportiamo alla preposizione greca antì, comunque connessa all'ante latino,rispetto al significato di "davanti" e di "prima" prevale quello di "contro" utilizzato nelle parole italiane antipatico, antibiotico,antimateria, antifona, antidoto ed altre ancora, in cui viene accentuato il connotato di avversione.
Anche il prefisso post, dal latino "dopo,dietro", riferito a situazioni spazio/temporali, è frequente nel conversare moderno; basti pensare alle parole: posteriore, postdatato, posteri, postumo, postergato, termine questo che equivale a "posto dietro alle spalle", quindi messo dopo, l'esatto contrario di chi invece beneficia di un privilegio, che gli consente di essere trattato e considerato "prima" degli altri. Posticcio è ciò che è messo dopo, per esempio un trucco, un ornamento, un orpello, aggiunti alla struttura originaria.
La sigla P.S. in fondo ad una lettera indica chiaramente il Post Scriptum, quindi valutazioni aggiuntive a quelle espresse nel testo base. A ben vedere non siamo lontani dalla funzione della "postilla", anch'essa inclusiva del post.
Il concetto di Posta nulla a che vedere con il post latino, ma trova giustificazione nel participio del verbo latino ponere, posita, ossia depositata nel luogo o nella stazione ove si raccoglieva, nei tempi lontani, la corrispondenza per i cittadini. A tale concetto si collega anche la parola data, participio passato del verbo latino dare, ossia il giorno esatto in cui detta corrispondenza veniva "data, consegnata" al destinatario o all'ufficio preposto alla consegna.
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