Del gruppo di Roma, guidato da Ennio la Malfa, con sede nel mitico sottoscala di via Po, faceva parte anche Enzo Bordi mentre Alberto Bordi componeva la canzone 1991, inno musicale di quegli indomiti ragazzi degli anni settanta
Senza grandi mezzi ma con entusiasmo e convinzione contagiosi, i ragazzi di via Po diedero vita ad una delle associazioni ecologiche più antiche d'Europa, proponendo e realizzando iniziative di puro volontariato mai varate prima di allora. Ricordiamo, nella capitale, la raccolta degli alberi di Natale dopo le festività di fine anno che ha permesso di salvare centinaia di abeti soffocati dal caldo delle case metropolitane; la ripulitura di villa Borghese da bottiglie e rifiuti di ogni tipo; la indimenticabile "giornata delle bicicletta" con tanti cittadini della città eterna schierati sulle due ruote in una piazza del Popolo gremita; la gita tra i sentieri montani di Carsoli, seguiti dal TG3, dedicata a legare agli alberi cartellini di invito ai cacciatori di non uccidere i ricci, acerrimi nemici delle vipere; la distribuzioni gratuita di semi di piante di ogni tipo....Questo e tanto altro ancora....per il bene del pianeta....oggi sempre più in crisi sul fronte ambientale.
Oggi Kronos 1991 vive ancora, convertita in Accademia Kronos, che si avvicina ai 10.000 soci con 40 sezioni e referenti territoriali in tutta Italia. Dal 2005 l’Associazione dispone anche di sedi e riferimenti internazionali. A partire dal 1998 l’Associazione ha puntato sulla professionalità nel settore ambientale, con accordi e collaborazioni con Istituti Scientifici e Università, da cui sono nati: un corso di laurea in ”Educatore e Divulgatore Ambientale (3+2)” e 2 master universitari in “Salute e Ambiente”.
Dopo quasi un ventennio di presidenza Ennio La Malfa, a fine settembre 2017, nell’ambito dell’Assemblea Nazionale di Accademia Kronos a Roma, ha voluto chiudere la sua esperienza di presidente di AK e lasciare, così, il posto a forze nuove piene d’entusiasmo e con grandi aspirazioni di rilancio dell’associazione.
1991 (Canzone ufficiale dell’associazione ecologica Kronos 1991)
Testi e musica di Alberto Bordi - anno 1969
Questa è la storia
di un vecchio eremita
che tra montagne
trascorse la vita,
felice del poco,
del tanto che aveva.
Aveva amici di tutti i colori,
il mare, il sole,la terra, le stelle,
uccelli e farfalle e piante e fiori.
L’acqua dei fiumi è lo specchio
dell’anima degli uomini,
un tempo limpida e pura,
ma ora sporca e scura.
Unica legge è la natura,
per questo il vecchio,
beato, di nulla aveva paura.
Chi la vìola, rinnega la madre (Rit.)
ed è così che il mondo muore,
il mondo muore.
Nel 1991 più non udì
il canto degli uccelli
ma fu svegliato da un suono
di pale, trivelle e martelli.
Sale il cemento e a lui
fu presentato un foglio
di …trasferimento.
Così se ne fuggì.
Sognava prati
per correre, per respirare
quell’aria che l’homo sapiens
gli aveva negato
con la carta bollata.
Come un uccello ferito,
che difende il suo nido,
si trascinava nel traffico,
tra strani suoni e nuovi odori,
tanto diversi da quelli dei fiori
e sconsolato pensava: il mondo è cambiato
Lo trovarono, sul marciapiede,
morto, ammazzato da un’automobile,
aveva in mano il fiore di un prato:
Mondo dove andrai, (Rit.)
uomo cosa fai?