E' Bobbio il borgo più bello d'Italia per l'anno 2019

Il piccolo comune in provincia di Piacenza (Emilia Romagna) è risultato vincitore nella puntata finale della trasmissione televisiva di Rai Tre "il borgo dei borghi"

Era difficile per chiunque scegliere il borgo più affascinante d'Italia tra i tanti che sono stati proposti e presentati all'attenzione dei telespettatori, tutti dotati di aspetti particolarmente accattivanti.

Ecco i 20 finalisti: Tassullo (Trentino Alto Adige), Strassoldo (Friuli), Fratta Polesine (Veneto), Laigueglia (Liguria), Tremosine sul Garda (Lombardia), Cella Monte (Piemonte), Gressoney-Saint Jean (Valle d’Aosta), Cetona (Toscana), Vitorchiano (Lazio), Castel del Monte (Abruzzo), Fiumefreddo Bruxio (in Calabria) Bagnoli del Trigno (Molise), Bovin (Puglia), Gradara (Marche), Lugnano in Teverina (Umbria), Castellabate (Campania), Atzara (Sardegna), cui aggiungere i tre finalisti, ossia Bobbio, Palazzolo Acreide in Sicilia (seconda) e Rotondella in Basilicata (terza).

Il piccolo centro della Valtrebbia, situato ai piedi del Monte Penice, a 272 metri di altezza, con una popolazione di poco più di 3500 abitanti, ha la sua principale caratteristica nel famoso ponte Vecchio, detto anche del Gobbo o del Diavolo per il suo inconfondibile profilo ondulato e contorto. Si tratta di un ponte lungo 280 metri con undici arcate diseguali tra di loro.

il centro storico è tutt'oggi perfettamente conservato, pur mantenendo le caratteristiche tipiche di un borgo medievale; non appena giunti in prossimità della cittadina, ciò che salta subito all'occhio, tuttavia, è proprio il ponte che bisogna percorrere per accedervi. Altra attrattiva locale è il Santuario di Santa Maria in Monte Pelice, sulla cima del monte omonimo dal quale si domina un panorama di rara bellezza. Da vedere, oltre al centro storico, il Duomo di Bobbio, il Convento e Chiesa di San Nicola ed il Castello Malaspina.

Nella seconda domenica di agosto si tiene il Palio delle Contrade, in ricordo della manifestazione di origine medievale: nel primo pomeriggio, lo storico corteo parte dal Castello per poi dirigersi verso piazza S. Fara, dove si tiene annualmente la gara con i cavalli.

La sua storia: il territorio, abitato fin dal neolitico e con insediamenti celto-liguri, divenne romano nel 14 a.C. e nel IV secolo sorse il primo nucleo del borgo di Bobium. La sua storia si identifica soprattutto con quella dell'Abbazia di San Colombano fondata nel 614. Nell'alto medioevo l'abbazia ebbe un ruolo politico, religioso e culturale importante, i suoi possedimenti, fin dall'età longobarda e carolingia, spaziavano in zone del nord d'Italia. Il 14 febbraio 1014 ebbe il titolo di Città, divenendo Diocesi, Contea, Comune e cingendosi di mura; prima indipendente poi sotto il Ducato di Milano, e infine sotto i Savoia. Libero comune dall'inizio del XII secolo, combatté con la Lega Lombarda contro il Barbarossa a Legnano.

Il ponte del diavolo di Bobbio non va confuso con l'omonimo ponte così denominato che sorge nei pressi di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca: si tratta del Ponte della Maddalena sopra al fiume Serchio, anch'esso particolare sotto il profilo ingegneristico ed oggetto di molti racconti.