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Home Arte cultura e tempo libero Qui stadio Olimpico: 24ma di campionato. Dal nostro inviato in giacca e cravatta. Anche l'Inter schiantata dalla Lazio guidato da un super Milinkovic Savic

Qui stadio Olimpico: 24ma di campionato. Dal nostro inviato in giacca e cravatta. Anche l'Inter schiantata dalla Lazio guidato da un super Milinkovic Savic

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Le performance dell'undici di Inzaghi sono oramai eventi di prima grandezza, non solo a livello calcistico, per le qualità tecniche dei biancocelesti, ma anche per i profili culturali, emozionali e scenografici.

 

 

Questa volta la curva Nord, additata  dai più come la prima in tutta Europa per l'originalità e la maestosità delle scenografie realizzate, ha presentato il trionfo della amicizia tra le due tifoserie gemellate, grazie a due gigantesche bandiere, della Lazio e dell'Inter, affiancate in un tripudio di cartoncini colorati. E in basso una scritta che fa onore alla storica e solidale amicizia delle due tifoserie: "La nostra amicizia è una bandiera che da trent'anni sventola fiera". Ancora più commoventi, i volti, in un cartellone enorme, degli indimenticati Luciano Re Cecconi e Giacinto Facchetti. Grandi applausi dal settore dedicato ai tifosi interisti. I tifosi laziali in uno stadio Olimpico gremito e festante, hanno reso omaggio pure a Luigi Bigiarelli , fondatore della Lazio, atleta e dirigente sportivo deceduto il 16 febbraio 1908, 112 anni fa, a soli 33 anni,  in Belgio.

Sulla partita di cartello in scena all'Olimpico domenica sera cosa dire? La solita Lazio, attenta, precisa, muscolare, concentrata ed armoniosa, ancora una volta superiore, nelle trame e nelle iniziative, all'avversario, anche quando questo è  talentuoso, è milionario, è primo in classifica e segna il gol del vantaggio. Nel secondo tempo è un concerto biancoceleste fatto di scambi, assoli, duetti, partiture sopraffine e tanto altro, che porta di nuovo all'ennesima vittoria in rimonta, davanti ad una tifoseria in estasi. Su tutti spicca la genialità e lo strapotere fisico di Milinkovic Savic autore del gol vittoria, dopo il pareggio di Immobile su rigore, giunto a 26 marcature, primo in Italia e primo in Europa. In ombra, rispetto al solito, le prestazioni di Caceido, Correa e  Joni, messo in difficoltà da Candreva, migliore dei nerazzurri. A Formello pare che non si debba parlare di scudetto ma la Lazio è a meno uno dalla Juventus e gioca meglio di tutte le avversarie e poi...i numeri fanno paura: 2° miglio attacco, miglior difesa, miglior cannoniere, miglior duo cannoniere d'Europa, migliore differenza reti...

RISULTATI

Milan 1 -0  Torino

Lazio  2  - 1  Inter

Cagliari  - 1 Napoli

Juventus 2 - 0 Brescia

Sampdoria 1- 5 Fiorentina

Udinese 0 - 0  Verona

Sassuolo 0 - 1 Parma

Atalanta 2 - 1 Roma

Bologna 0 - 3 Genoa

Lecce - 2 - 1 Spal

CLASSIFICA

Juventus 57

Lazio 56

Inter 54

Atalanta 45

Roma 39

Verona 35

Parma 35

Milan 35

Napoli 33

Bologna 33

Cagliari 32

Sassuolo 29

Fiorentina 28

Torino 27

Udinese 26

Lecce 25

Sampdoria 23

Genoa 22

Brescia 16

Spal 15

Miglio attacco Atalanta e poi Lazio.

Miglior difesa: Lazio e poi Inter.

CANNONIERI

Ciro Immobile (Lazio) 26

Cristiano Ronaldo (Juventus) 20

Romelu Lukaku (INter) 17

Josip Ilicic (Atalanta) 14

Joao Pedro (Cagliari) 14

Luis Muriel (Atalanta) 12

 

 

L'agenda di Luigi Bigiarelli, fondatore della Lazio  (Dal sito www.sslazio.org)

Cosa racconta l’agenda di Luigi Bigiarelli, reliquia da sfogliare con l’animo in tumulto? Narra, in sostanza, i mesi che anticiparono la fondazione della società podistica Lazio. Il fiume Tevere, testimone di quei sogni. I ponti di una Roma bellissima, assolutamente sparita: ponte Mollo, ovvero ponte Milvio. Ponte Margherita. E poi le acque tumultuose del ‘Teverone’ , come ancora oggi viene chiamato l’ultimo tratto dell’Aniene.

Bigiarelli racconta – o meglio scrive – della fine di un suo amore per una ragazza, partita per Bruxelles. Dove lui, anni più tardi, verrà sepolto. La fine di quell’amore lo porta, quasi per reazione, chissà, a cimentarsi in durissimi allenamenti, alimentando la cura del suo fisico e la passione disinteressata verso lo sport.

Luigi si fa crescere la barba, corre, nuota: alla fine di ogni mese – all’interno dell’agenda di cui nei prossimi giorni pubblicheremo con orgoglio i momenti più salienti, conditi da foto storiche e articoli dei giornali dell’epoca – era solito annotare il numero di bagni che aveva fatto nel Tevere. Colpito spesso, in quei mesi, anche da piene impetuose. Puntualmente descritte: spesso in acqua finivano pure capi di bestiame. Compaiono i nomi di coloro che sarebbero, di lì a qualche mese, diventati compagni di un ideale, fondare la Lazio e dominare la storia: Balestrieri, Grifoni, Massa. Nonché di coloro che si legarono a Bigiarelli, il tempo di correre assieme, per chilometri, aiutandolo solo a dimenticare un amore sfiorito.

Vengono illustrati i ‘galleggianti’, all’epoca, del Tevere, nonché i resoconti delle sue prime gare di corsa. Una volta Luigi si spinse pure a Como, pensate un po’. Il diario di Bigiarelli – contributo straordinario che Gianluca Pollini, l’attuale Presidente della Lazio Atletica Leggera, ha donato anni fa al Centro Studi –ha fatto luce su ciò che accadde pochi mesi prima della fondazione del nostro sodalizio. Tanto da poter affermare che, all’interno del diario, ci sono le origini della Lazio ed i pensieri del suo fondatore da apprendere.

Ad esempio, scrive così Luigi Bigiarelli, il 21 aprile del 1899, inaugurando l’agenda. ‘La mia amata è partita per Bruxelles e perciò sono cambiate le mie abitudini. Mi sento come un pesce fuor d’acqua, non sapendo più cosa fare nè dove andare. Non trovo neanche sollievo nei posti dove passai ore deliziose con lei. Tutto mi annoia, scanso gli amici rendendomi quasi inurbano. Per rompere il ghiaccio che mi tiene avvinto e per non andare più nei luoghi tanto belli e tanto cari alla mia persona, ho deciso di abbandonare la vita galante, passeggi, caffè. Li cambio invece con gli esercizi sportivi onde divagarmi e, profittando delle stanchezze delle mia membra, facendo esercizi violenti, corsa, lunghe passeggiate e nuoto, potrò dormire…‘

Dunque fu la cocente delusione per quell’amore evaporato a instillare nella mente di Bigiarelli la passione verso lo sport. Tanto che già sei giorni dopo, il 27 aprile, Luigi annoterà sull’agenda di ‘aver fatto allenamento di corsa veloce, metri 150, un buon risultato‘.

Un repertino cambio nella vita di Bigiarelli, dunque, che, di lì a poche settimane, comincerà a praticare sport nei luoghi di Roma sparita che assistettero gradualmente alla nascita dell’olimpismo capitolino. Le sponde del Tevere, per le prime gare di nuoto. La spianata di Piazza d’Armi – quella tanto cara al primo centravanti e al primo capitano della Lazio, Sante Ancherani – per le corse a perdifiato. Bigiarelli misura i progressi del suo fisico, registra miglioramenti o piccoli rallentamenti nel raggiungimento della forma migliore.Tanto da far sorgere il dubbio che – se quell’amore non si fosse concluso – magari, con una vita diversa condotta a fianco di quella donna, la nascita della Lazio sarebbe stata rinviata o, peggio ancora, mai avvenuta.Ecco perché l’agenda di Luigi Bigiarelli è documento preziosissimo per raccontare ciò che avvenne nei mesi immediatamente antecedenti alla fondazione della Lazio: racconta i travagli dell’uomo, affresca luoghi e siti splendidi di una Roma che non c’è più e, soprattutto, anticipa i sogni di Luigi. Trasmettere a coloro che si allenavano con lui, o semplicemente a quelli che incrociava nelle prime gare di corsa e nei bagni nel Tevere, i concetti di agonismo, amore per lo sport, lealtà e senso di appartenenza. I cromosomi di quella che sarebbe diventata la Lazio, ovvero la società sportiva più invidiata del mondo.

(Articolo  estratto da https://www.sslazio.org/bigiarelli-in-una-agenda-i-semi-della-lazio/)

 

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