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Home Arte cultura e tempo libero Le bellezze di Roma antica nella celebre "Galleria di vedute di Roma antica" di Giovanni Paolo Pannini

Le bellezze di Roma antica nella celebre "Galleria di vedute di Roma antica" di Giovanni Paolo Pannini

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In una rappresentazione sinottica, realizzata in tre diverse versioni, il pittore e scenografo piacentino riporta le opere ed i monumenti rappresentativi della grandezza artistica di Roma, come la Statua equestre di Marco Aurelio, la Bocca della Verità, lo Spinario, il gruppo del Lacoonte e l'Apollo del Belvedere

 

 

Giovanni Paolo Pannini (spesso indicato  come Panini) (Piacenza, 17 giugno 1691 – Roma, 21 ottobre 1765) è stato un pittore, architetto e scenografo italiano; dopo aver studiato nella città di origine come scenografo teatrale, si recò  ventenne a Roma dove divenne famoso come decoratore di palazzi (villa Patrizi e Palazzo de Carolis tra gli altri). Conosciuto soprattutto per le sue vedute di Roma, inclusa quella di Roma innevata; si interessò in particolare delle antichità della città eterna. Fra i suoi lavori più famosi c'è l'interno del Pantheon e le sue "vedute", dipinti di gallerie di quadri che a loro volta contengono monumenti di Roma. L' ambasciatore di Francia presso il Papa commissionò a Pannini vari dipinti, tra i quali la Galleria di vedute di Roma antica,  la Galleria di vedute di Roma moderna, Piazza San Pietro e Interno della Basilica di San Pietro.  La rappresentazione delle gallerie di opere d'arte fu realizzata da Pannini come una scenografia grandiosa, inserita in una immaginaria architettura barocca.

Tra il 1758 e il 1759 Pannini realizzò la terza versione delle due Gallerie di Roma,  che presentano ulteriori differenze, rispetto alle prime due: i personaggi sono atteggiati in modo un po' diverso ed i colori sono più vivaci. Torna il dipinto con il ponte Milvio, ma in formato più piccolo.

Dove si possono ammirare queste famose vedute, tutte di grandi misure? La prima versione (170×245 cm) è alla Staatsgalerie di Stoccarda; la seconda versione (172×233 cm) è al Metropolitan Museum of Art di New York, la terza versione (231×303 cm) è al museo del Louvre.

Nel dipinto, che appartiene al genere del capriccio architettonico, oltre ai luoghi e alle  architetture dell'antica Roma, così come apparivano a metà Settecento, sono presenti personaggi,  in piccolo numero sulla scena. Alcuni osservano attentamente il quadro con l'incisione acquerellata delle Nozze Aldobrandini, di Pietro S anti Bartoli. Le figure cambiano in base ai committenti: nella prima e nella seconda versione del dipinto al centro si vede il conte Étienne François de Choiseul che tiene in mano un libro. Pannini si è autoritratto, in piedi, alle spalle del conte. Nella terza versione invece, alla figura del conte è sostituita quella di un ecclesiastico: l'abbate François-Claude de Montboissier.

 

Le opere rappresentate nella terza versione della "veduta"

1) La bocca della verità; 2) Ercole Farnese; 3)Le tre ninfe Appiadi di Stephanos; 4) Galata morente; 5) Arco di Costantino; 6) Arco di Tito; 7) Tre colonne del tempio di Vespasiano; 8)  Tempio dei Divi Antonino e Faustina; 9) Arco di Settimio Severo; 10) Colonne del foro di Nerva 11) Interno del Pantheon; 12) Tempio della Sibilla a Tivoli; 13) Guerriero di Agasias; 14) Il vaso Medici; 15) Apollo del Belvedere; 16) Arianna dormiente; 17) Marco Aurelio; 18) Piramide Cestia; 19) Le nozze Aldobrandini; 20) Pantheon; 21) Tre colonne del tempio dei Dioscuri; 22) Statua di Sileno; 23) Spinario; 24) Vaso Borghese; 25) Gruppo del Lacoonte; 26) Teatro di Marcello; 27) Colonna di Traiano; 28) Basilica di Massenzio; 29) Tempio di Minerva Medica; 30) Tempio di Vesta; 31) Colosseo; 32) Santa Costanza; 33) Tempio di Giano Bifronte; 34) Tempio di Saturno; 35) L'ambasciatore di Francia, committente dell'opera; 36) Autoritratto di Pannini

 

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