Una poesia in rima che denuncia in modo pesante la situazione complessiva del nostro Paese, governato, a detta dell'anonimo compilatore, da politici senza attributi. Insomma una pasquinata aggiornata ed aggravata da più di una espressione volgare
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta,
l'Italia di allora, non questa.
L'Italia di allora aveva i coglioni,
non c'era Salvini e l'amica Meloni
neppure il PD con gli altri fregnoni,
e sia ben chiaro, checche se ne dica
ai maschi del tempo piaceva la fica.
L'Italia sappiate, fu forte ed onesta,
ma quella era Patria, di certo non questa.
Adesso si grida "correte fratelli",
correte a salvare l'Italia a brandelli,
salvate 'sta minchia, qui è tutto un bordello,
cerchiam di salvare almeno l'uccello.
Si scopron le tombe, si levano i morti,
ma morti di fame per colpa dei torti,
fatti per anni all'intera popolazione
ridotta a mangiare solo a colazione.
Gli scioperi in pugno, la mafia, la chioma,
già molti ricordan la marcia su Roma.
Correte, venite, giovani schiere,
il vostro ideale è solo il sedere,
in testa avete un tatuaggio,
della vita godete solo un assaggio.
E' tutta una pacchia di ladri in sollazzo,
è tutto uno schifo, è tutto uno sguazzo,
si sposano i preti, la monaca guarda
e pensa di dare presto via la bernarda.
Fra tanto merdaio, tra tanto imbarazzo
L'Italia s'è desta. Ma manco pel cazzo!