Stadio, tifo, arbitro,fallo, punizione, rigore, parata, gol, rete, spettatori, scudetto e tanti altri termini di uso comune che sono finiti nel turbine del gergo calcistico fino a perdere, in taluni casi, l'originario significato. Riportati anche i termini inglesi più usati nelle cronache di calcio
Calcio. Dal latino calx calcis «tallone»; in via più generale ci si riferisce al "piede" come menzionato nell'originaria nominazione inglese di "football", ossia di gioco con la palla ed il piede. Anche nel linguaggio amministrativo-giuridico i richiami "in calce" si riferiscono alla "parte bassa" della pagina.
Stadio. Lo stadio, nell'antica Grecia, ero lo spazio misurato da 600 piedi greci, all'incirca 625 piedi romani, pari a circa 125 passi geometrici. Con tale termine si indicava il luogo ove si svolgevano le gare sportive, una sorta di spazio-pista, circondato perlopiù da un anfiteatro.
Tifo. Il latino il tiphus è quel vapore, quel fumo che può determinare intorpidimento cerebrale, delirio fino a diventare una vera e propria malattia.
Rigore. Dal latino rigo-rigere, verbo che indica l'essere rigidi, l'essere duri, insomma sinonimo di severità, come quella che si applica per un fallo commesso all'interno dell'area di rigore e quindi di maggior gravità.
Punizione. Dal latino poena (pena, sanzione) Il calcio di punizione va battuto nel punto in cui si è verificata l'infrazione. I calciatori avversari devono mantenere una distanza minima di 9,15 metri dalla sfera finché questa non è nuovamente in gioco, ovvero fino a quando non è toccata dalla formazione che beneficia del calcio piazzato.
Punta. Estremità acuminata in grado di ferire l'avversario, dal latino pungere. Un punta calcisticamente forte è quella che sa fare molti gol o molti passaggi-gol (assist)
Protagonista. Dal greco protos (per primo) e agonè (combattimento). Il primo a lottare e combattere è quello che si mette in luce sul campo di gioco per vigoria, per fantasia, per capacità atletiche o tecniche che lo portano a rubare l'occhio a chi guarda la partita .
Fallo. In gergo calcistico è sia la fuoriuscita del pallone dal campo di gioco e sia una giocata scorretta a danno di un avversario, meritevole di essere punita dall'arbitro. Poichè deriva dal latino fallere "ingannare, sbagliare" esso sta a significare errore, colpa, difetto. Più delicata la valutazione etimologica dal greco, ove phallòs è l' organo genitale maschile, termine utilizzato in tal senso anche nella lingua italiana.
Arbitro. Il termine deriva dal latino arbitratus, vale a dire "giudizio" e quindi, a tutti gli effetti, l'arbitro è un giudice, anche se la sua competenza si esplica nel rettangolo di gioco del calcio. La conferma del connotato di una figura neutra ed imparziale volta alla risoluzione di una controversia si ritrova nella decisione di un arbitrato giuridico affidata ad un arbitro.
Spettatore. In latino spectare significa guardare e quindi gli spectatores sono coloro che assistono ad uno spettacolo, sportivo, artistico o circense che sia.
Lambire. Occorre fare chiarezza sul significato di tale verbo, spesso utilizzato con il significato di "colpire" un palo o una traversa con il pallone. Non è così. Il termine va ricondotto al latino làmbere ‘leccare, suggere’, per cui l'esatta valenza del verbo è quella di "sfiorare, toccare appena" uno dei legni della porta.
Goal. In inglese vuol dire «limite, traguardo» e quindi un punto a favore quando la palla finisce nella rete avversaria.
Marcare. Dal francese marquer, segnare, realizzare un goal, da cui marcatore.
Goleador. Dallo spagnolo goleador (per analogia a toreador) individua l' attaccante calciatore molto abile nel realizzare reti nelle porte avversarie; equivale all’italiano cannoniere
Manita. In gergo calcistico, è la vittoria di una squadra che realizza cinque goal; anche, il gesto a mano aperta che indica i cinque goal segnati.
Triplete. Nel calcio indica la vittoria nei tre principali tornei (campionato nazionale, coppa nazionale, Champions League) ottenuta da una squadra nello stesso anno sportivo.
Parata. In latino parare significa preparare ("para bellum si vis pacem") ed un portiere deve essere preparato ad evitare che i palloni scagliati dai giocatori avversari finiscano nella propria rete.
Bandiera. Si tratta di un pezzo di stoffa di varia forma, dimensione e colore, spesso caratterizzata da disegni stilizzati. Una bandiera, rectius bandierina, è collocata in ogni angolo del campo rettangolare di calcio, punto dal quale si calciano i calci d'angolo. Il gol della bandiera serve a salvare l'onore di una squadra perdente che dignitosamente combatte fino all'ultimo minuto.
Rete. E' un intreccio di fili di materiale vario, incrociati e annodati tra loro regolarmente. Nel calcio la rete significa goal, quindi un punto, mentre nel tennis o nella pallavolo indica un errore di lancio in quanto la pallina o la palla su di essa ferma la sua corsa e non raggiunge, come dovrebbe, il campo avversario.
Segnare. Signum è qualcosa di tangibile di evidente (la visione della scritta "in hoc signum vinces" permise a Costantino di battere Massenzio nella battaglia di Saxa Rubra nel 313 d.C.) e la segnatura di un gol stravolge l'equilibrio ed i valori in campo. Insomma una traccia indelebile nel corso di una partita. Signare in latino equivale a «segnare, sigillare, indicare, esprimere».
Scudetto. Può sembrare un assurdo ma tutti gli sforzi di società di calcio, tifosi, allenatore, calciatori ed altri ancora, mirano ad ottenere lo scudetto, ossia un piccolo pezzo di stoffa con i colori della bandiera italiana da poter apporre ed esibire sulle magliette indossate nel corso delle partite. Per estensione, il termine indica la vittoria stessa del campionato.
Veronica. È l'azione, di particolare abilità, con la quale un calciatore compie una sorta di piroetta sul pallone, portandolo avanti con un piede e poi con l'altro per evitare l'avversario, di norma annichilito da un gesto di straordinaria bravura ed eleganza. Deriva dalla corrida spagnola ove costituisce un gesto di particolare abilità del torero, che si sposta lateralmente portando il toro a investire la cappa con il muso.
Dribbling. Dall'inglese to dribble, propriamente «gocciolare». Nel gioco del calcio, eseguire il dribbling equivale a fare una manovra individuale con sapienti e rapidi tocchi del piede al pallone , che permette di ingannare e superare l’avversario. Italianizzato, dribblare si utilizza come sinonimo di eludere (una domanda, un incontro, un evento o una persona) oppure...il marcamento dell'avversario.
La mitica squadra della sezione A del liceo Mamiani vincitrice del torneo scolastico 1969
Tanti i termini inglesi presenti nel mondo del calcio.
Assist. Dall'inglese to assist "aiutare, assistere", è il passaggio che consente al compagno di fare gol.
Cross. E' il passaggio alto,capace di attraversare lo schieramento avversario. To cross significa attraversare..
Offside Questo termine in italiano può essere è tradotto come fuorigioco, ossia il posizionamento di un giocatore oltre la linea difensiva degli avversari.
Field. Il termine indica in generale il campo, nella sua totalità oppure solo parzialmente.
Coach. Indica l’allenatore di una determinata squadra. Altri termini molto utilizzati nelle cronache calcistiche sono trainer e mister.
Ball. La parola ball indica la palla, intorno alla quale gira l'intero pianeta calcistico.
Kick Off. E' il calcio d’inizio, quello che determina l’inizio dell’incontro calcistico.
Slow Motion. Una volta si chiamava moviola comunque si tratta del rallentatore, una tecnica che spesso viene usata per poter evidenziare i contrasti tra i calciatori, oppure la presenza di un fuorigioco.
Card. In inglese sono i cartellini dell’arbitro. Potrai vedere una Yellow Card, nel caso del cartellino giallo, oppure una Red Card, nel caso in cui ci sia un’espulsione da cartellino rosso.
Stop. E' l'arresto del pallone e costituisce uno dei fondamentali tecnici per chi pratica il calcio. Non si pratica solo con i piedi, ma anche con il petto e con la coscia.
Corner. In inglese è "angolo" ed infatti Il corner indica il classico calcio d’angolo.
Centerforward. Questo termine indica il ruolo di centravanti.
Referee. Questa espressione si riferisce all’arbitro della partita.
Midfielder. Si riferisce al ruolo del centrocampista.
Substitute. Il substitute è la riserva in panchina.
Defender. E' il difensore.
Opponent. Questo termine indica l’avversario rispetto ad una squadra.
Player. Questo termine indica i giocatori in generale.
Assistant referee Il ruolo dell’assistant referee corrisponde, in italiano, a quello del guardalinee.
Top scorer. E' il bomber, il capo cannoniere, il soggetto che va a segno spesso.
VAR (acronimo dell'inglese Video Assistant Referee, significa «video assistenza arbitrale») è uno strumento usato dai giudici di gara per esaminare situazioni dubbie, che vengono analizzate tramite l'ausilio di filmati.