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Home Arte cultura e tempo libero Una settimana (enigmistica) che dura da 90 anni !!!

Una settimana (enigmistica) che dura da 90 anni !!!

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La rivista venne fondata a Milano il 23 gennaio 1932 da Giorgio Sisini, ingegnere di origini sarde ed acuto enigmista. Il primo numero, composto da 16 pagine e dal costo di 50 centesimi di lire, ospitava in copertina l'attrice messicana Lupe Vélez, il cui volto compariva sullo sfondo del cruciverba in prima pagina.

 

 

Tra i tanti insigni collaboratori del periodico enigmistico, che oggi esce di giovedì, spicca il nome di Pietro Bartezzaghi, figlio di un idraulico dipendente del Comune di Milano, cui solitamente era riservata la pagina 41, con un cruciverba annoverato tra i più difficili ed acuti. Si deve a questo illustre personaggio, oggi sostituito dal valente figlio Alessandro (condirettore della rivista), la modernizzazione del cruciverba per come lo conosciamo oggi, ricco di definizioni attinenti alla attualità, alla politica, allo spettacolo ed allo sport, con utilizzazione anche di neologismi e  di parole straniere.

Oggi la veste tipografica della rivista prevede 48 pagine in bianco e nero, con qualche deroga per il colore, presenta sempre un personaggio del mondo dello spettacolo o dello sport,  in prima pagina, ed utilizza prevalentemente il carattere Times New Roman. Pochi sapranno che il personaggio di copertina è di sesso maschile sui numeri pari e di sesso femminile sui numeri dispari.

Altra curiosità è che le foto dei volti in copertina non sono inseriti in modo casuale. Hanno invece una collocazione ben precisa all’interno dei cruciverba che segue una rotazione in senso orario: si parte dall’angolo in alto a sinistra e si prosegue, nelle uscite successive, con lo spostamento in alto a destra, poi in basso a destra e infine in basso a sinistra… e si ricomincia.

Altra chicca è la palindromia della data del primo numero: 23.1.32.

Legata all’alternanza tra numeri pari e dispari è anche la pubblicazione della frase di presentazione, che può essere «La rivista che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione!» oppure «La rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione».

Considerazioni personali

A voler trovare un lato "positivo" della pandemia, se ne esiste uno, c'è quello di offrirci l'occasione di stimolare la fantasia in cerca di attività  intra moenia e passatempi di ogni tipo nel recinto di clausura. Il più gettonato e scontato tra questi, anche per il valore connesso all'allenamento mnemonico,  è l'utilizzo massivo di parole crociate, tipico delle ferie d'agosto, che io nella mia recente quarantena ho concepito come una vera e propria sfida, ossia quella di dare soluzione a tutti giochi di della beneamata Settimana Enigmistica. Ripeto tutti, non solo le parole crociate, incluse le crittografate, intrecciate, concentriche, a riporto, a cuneo, a raggiera etc. che esaltano tutto il nostro bagaglio nozionistico, ma anche i rebus di ogni tipo e l'enigmistica minore, che in realtà è  la più sfiziosa, quella che varia dagli intarsi, le sciarade e gli anagrammi alle zeppe, i raddoppi, le aggiunte, gli scarti, i falsi iterativi e tutto il resto che mette a dura prova il nostro intuito. A conclusione del mio impegno da chirurgo certosino, profuso in circa 150 giochi differenti, taluni facilissimi altri  sicuramente ostici,  devo dire che ne esco vittorioso.. o quasi. Infatti ho dato soluzione a tutti i giochi  affrontati fatta eccezione per un rebus stereoscopico e per un rebus  ad intarsio. Vi consiglio di provare questo "scacciapensieri", mettendo in conto che la sfida impone diverse ore di concentrazione...anche con giochetti facili facili.

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Ognuno di noi nel composito mondo delle Settimana Enigmistica ha delle preferenze: se a mia moglie non devi toccare il cruciverba della prima pagina, le cornici concentriche, il bersaglio, una gita a..? e le parole crociate senza schema di pagina 44, io amo, oltre alle parole crociate a schema libero ed al mondo dei rebus, un po' tutta la varietà dei giochi proposti, anche se per me la parte più sfiziosa risulta essere la pagina della sfinge e la sua appendice. Non ho riserve a dire che in passato ho raccolto in varie brochure rilegate in casa le pagine dell'Edipeo enciclopedico, del Forse non tutti sanno che.. e dello  Strano, ma vero! che rappresentano un vero caleidoscopio di good news che ti riconciliano con il mondo. In verità anche l'enigmistica minore, spesso fatta di giochetti particolarmente originali, risulta molto interessante e rilassante come l'intero bagaglio che ci offre questo periodico, indefettibile nelle letture della nostra casa. (Alberto Bordi)

 

 

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