Il nosocomio attiguo alla Università “La Sapienza” risulta essere il più grande d’Europa per la superficie occupata, 160mila metri quadri, un quarto dei quali coperto da edifici
Si tratta del terzo ospedale in Italia per numero di posti letto, dopo il Malpighi a Bologna ed il Gemelli, sempre nella capitale. Il più antico è invece il Santo Spirito in Sassia
La storia del Policlinico Umberto I è legata alla figura di Guido Baccelli (1830 – 1916), sette volte ministro dell’Istruzione ed una volta ministro per l’Agricoltura, ma soprattutto medico lungimirante ed innovatore, tra i primi ad usare lo stetoscopio e la terapia con l’ossigeno. Fu lui a progettare un ospedale per padiglioni o cliniche, con correlata comunicazione tra le stesse, anche mediante corridoi sotterranei ed a seguire i lavori che per dodici anni impegnarono un imponente cantiere fino al 1902.
Il Policlinico, intitolato al Re Umberto I, cominciò a funzionare nei primi mesi del 1903: a pieno regime il moderno nosocomio poteva ospitare 1.200 malati. La zona prescelta aveva un’area di 160.000 metri quadrati di cui solo 40.000 erano coperti dagli edifici ed era considerata una delle più salubri della città.
Quindi un ospedale decentrato, ripartito in padiglioni distanziati, spesso circondati da aiuole, tutti con una graziosa struttura neo-rinascimentale. Nella vigna preesistente ai lavori fu rinvenuto, nel 1839, un sepolcro che conteneva al suo interno un sarcofago decorato con l’immagine della testa della Medusa, che divenne così il logo grafico del Policlinico. Il sarcofago è attualmente custodito presso i Musei Lateranensi.
Il Policlinico attuale si compone di 46 edifici ubicati all’interno delle mura umbertine, ai quali si aggiungono 8 strutture esterne. Dal 2010 il comprensorio ospedaliero appartiene all’Azienda Universitaria del Policlinico Umberto I, con una ricettività di 1235 posti letto, 4.700 dipendenti, un traffico di 20.000 persone al giorno, 41.000 ricoveri all’anno, 24.000 pazienti accolti in day hospital, circa 1.000.000 di prestazioni all’anno tra diagnostica strumentale e visite mediche, 900.000 esami di laboratorio, 20.000 indagini di anatomia patologica in un anno e altrettante indagini radiologiche, 140.000 accessi annuali al Dipartimento di Emergenza e Accettazione. Numeri da capogiro emblematici del ruolo che tale struttura svolge nell’ambito della sicurezza sanitaria della città di Roma e non solo.
Il DEA di II Livello (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) si avvale Anche di quattro pronti soccorsi satelliti: il PS pediatrico, il PS oculistico e odontoiatrico (integrazione Ospedale G. Eastman a partire dal 2016), il PS ematologico e il PS ostetrico ‐ ginecologico.
Il Policlinico è anche “l’ospedale senza dolore, tant’è che l’Azienda è riconosciuta come Centro di Riferimento per il Dolore e questa Unità è formata da personale altamente specializzato nel controllo del dolore con farmaci ma anche con agopuntura e tecniche posturali”. Molti insigni professori hanno esaltato la funzionalità del Policlinico, come Pietro Valdoni chirurgo che operò anche Palmiro Togliatti dopo l’attentato, Luciano Provenzale che eseguì la prima colonscopia, Luigi Condorelli, il primo ad applicare il cateterismo cardiaco, Ugo Cerletti anticipatore della tecnica dell’elettroshock, Paride Stefanini, autore del primo trapianto di organi in Italia, Franco Mandelli artefice della struttura ematologica di via Benevento che salva ogni anno centinaia di vite umane, e tanti altri.
Una vera e propria eccellenza è poi lo Sportello delle Malattie Rare, punto di riferimento specializzato nella diagnosi e nella cura delle malattie meno diffuse, per una presa in carico a 360° di pazienti affetti da queste patologie, evitando loro logoranti peregrinazioni fra diversi centri di cura.
L’ Università di Roma “La Sapienza”, fondata nel 1303 da Papa Bonifacio VIII, è tra le Università Italiane meglio classificate nei ranking internazionali; con i suoi 4000 professori, 4000 amministrativi e tecnici, 11 Facoltà, 67 Dipartimenti e 30 Centri di Ricerca, rappresenta la più grande Università d’Europa.