Un altro libro dedicato alla S.S. Lazio. Anche questo affascinante ed emozionante, un viaggio tra il calcio ed il costume degli anni settanta, dagli esordi del Commandos Monte verde fino allo scudetto conquistato contro tutto e tutti, firmato da Giorgio Chinaglia e Tommaso Maestrelli.
Un affresco a tinte reali di come la collettività di Roma di fede biancoceleste seguiva il calcio, attraverso personaggi come Leonida e Luciano, indomabili capipopolo, il Pesciarolo e Goffredo er tassinaro e tanti altri.
1971, la Lazio è in serie B e per risalire la china il presidente Umberto Lenzini si affida ad un nuovo tecnico, Tommaso Maestrelli. La piazza di fede biancoceleste, forse sobillata dai fan del vecchio mister, il carismatico Lorenzo, è in fermento e non sembra gradire. Alcuni tifosi però decidono di essere il più possibile vicini alla squadra. Sono tutti ragazzi di Monteverde, che si uniscono per fondare il primo gruppo organizzato del tifo giovanile a Roma, il CML, mutuato dai commandos tigre milanisti, che da quel momento sarà sempre presente in tutti gli stadi d'Italia al seguito ed a fianco della Lazio, fino al trionfo dello Scudetto.
Questo libro racconta "quelli che hanno portato il tifo in curva", quali erano i riti, i miti e i tipi che "davano il La" al tifo biancoceleste dal "Muretto", dove si riunivano i tifosi più caldi, uno su tutti il Tassinaro. L'autore, che ha vissuto in prima persona questi avvenimenti, ci porta indietro nel tempo tra pantaloni a zampa d'elefante, capelli lunghi, eskimo d'ordinanza e le canzoni di Lucio Battisti a fare da colonna sonora, descrivendo fatti e misfatti di una gioventù ribelle al conformismo del tifo ingessato e casareccio che esisteva all'Olimpico prima dell'avvento di Giorgio Chinaglia, simbolo e mito insuperabile di tutti i tifosi laziali.