Due amici, un prefettizio ed un criminologo, si incontrano per una colazione, decidono di fare due passi per le strade di Roma e parlano di temi a loro cari: la sicurezza, la criminalità e la giustizia. Ricordano i numerosi delitti perpetrati nelle varie strade della città eterna, molti dei quali ancora irrisolti. Si confrontano e prendono appunti. Così è cominciata una passeggiata insolita, così ha preso forma un libro originale.
Da qui l’idea di annotare i luoghi della città eterna resi memorabili dalla consumazione di delitti più o meno efferati, spesso ancora avvolti nel mistero più fitto, realizzando così una mappatura originale, lontana dai classici itinerari d’arte. I luoghi ed i personaggi protagonisti di tali crimini avranno il pregio di ricordare al lettore come la violenza e la aberrazione siano sempre presenti nella storia della nostra città, in cui arte e cultura sono patrimoni imponenti e diffusi che non possono tuttavia oscurare efferati omicidi e figure inquietanti di criminali.
Quelli riportati, sono soltanto alcuni episodi della criminalità omicida perpetrata a Roma nel corso di tanti anni di storia privata, estratti da un album di volti e figure che purtroppo ogni giorno si arricchisce di nuovi delitti, molte volte efferati, troppo spesso impuniti.
Il crimine non fa distinzione di ceto o di quartiere e la mappatura criminologica tracciata della città eterna ne è tangibile riprova. Il dato evidente è che non esistono zone franche per gli omicidi, ma quello che più preoccupa è che nel deg
rado generalizzato di valori e di comportamenti sociali, affiora una nuova violenza, soprattutto giovanile, che è caratterizzata dall’impeto, dalla mancanza di moventi o motivazioni, sproporzionata agli ambiti ed alle situazione in cui prolifica. Avremo sempre più a che fare con una criminalità beluina e primordiale, con la quale le istituzioni e la parte sana della società dovrà quanto prima fare i conti per vincere una nuova battaglia di civiltà di stampo manicheo.
Fiumi di parole si potrebbero ancora scrivere su tanti altri innumerevoli, intricati ed eclatanti casi di morte violenta, che sono stati trattati da esperti, studiosi ed autori di pubblicazioni in materia, accomunati dalla componente criminologica che ha segnato per sempre i nomi di vicoli, strade e piazze della nostra città, macchiate di sangue accanto al silente fluire del nostro fiume, il Tevere.
Alberto Alfieri Bordi. Laurea in Giurisprudenza alla Sapienza, Master in Management. Viceprefetto, procuratore legale, è giornalista da oltre trent’anni. Presso il Ministero dell’Interno si è occupato di controllo di legittimità costituzionale di leggi regionali, di giudizio sui ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica, di comunicazione e di immigrazione (Rappresentante Italia presso Unione Europea per l’EMN). Nelle prefetture ha ricoperto incarichi in tema di affari legali e contenzioso, assegni a vuoto, beni confiscati alla mafia, antiracket ed antiusura, anti-corruzione ed altro. Già direttore commerciale e dirigente sindacale, fa parte dei docenti della SSAI, collabora con numerose riviste istituzionali, ha scritto oltre trenta libri di diritto e cultura varia; dal 1986 è presidente di una associazione di cultura e solidarietà. Ha vinto alcuni premi letterari. E’ Cavaliere della Repubblica per meriti di lavoro.
Riccardo Davide Montalbano. Laureato in Scienze Politiche ed in Scienze dell’Investigazione è stato per molti anni funzionario presso il Ministero dell’Interno; è cavaliere della Repubblica per meriti di lavoro, ha svolto l’attività di collaboratore presso l’ 1’Osservatorio di Criminalità e Devianza dell’Università di Roma “La Sapienza”, pubblicando vari saggi in materia di psicologia e psicopatologia forense, con particolare attenzione ai fenomeni della devianza. Si è specializzato con un Master in Scienze Criminologiche e Forensi. E’membro effettivo della S.I.C. –Società Italiana di Criminologia- presso cui ha tenuto per svariati anni le relazioni congressuali. Dirigente sindacale di lungo corso ha ricoperto per numerosi anni l’incarico di consigliere di amministrazione presso una grossa società di mutua assistenza.