Un percorso affascinante a bordo di vetture celebri,di mitiche "volanti" e di moto dagli anni Trenta a oggi. In mostra anche la mitica “pantera” del maresciallo/pilota Armando Spatafora
Per chi ama il mondo delle automobili ed apprezza il lavoro prezioso che da sempre svolgono gli uomini della Polizia di Stato, c’e una visita che non puo assolutamente perdersi. Parliamo del Museo delle auto della Polizia di Stato ubicato in via dell’Arcadia 20, praticamente dietro alla Fiera di Roma. Auto celebri, mitiche "volanti" e moto: dagli anni Trenta a oggi. Un percorso che passa in rassegna i momenti piu significativi della societa italiana attraverso le auto della Polizia. Nel grande padiglione del museo si possono ammirare una cinquantina di esemplari tra auto, moto, scooter, bici e persino un "gatto delle nevi" che hanno fatto la storia e il costume della Polizia e dell’Italia. Veicoli diventati famosi, come le jeep del dopoguerra o le moto Guzzi della Stradale. E chi non ricorda le Alfa Romeo della Squadra mobile? Moltissimi i modelli restaurati tutti con pezzi originali, pronti finalmente per la "vetrina" che meritano. Spicca tra queste la mitica "Pantera" del maresciallo Armando Spatafora, una Ferrari 250 GTE nera del ‘62, unico esemplare tra i corpi di Polizia al mondo.
Addestrato a Maranello dai collaudatori Ferrari, Spatafora negli anni '60 sfrecciava per le strade della Capitale all'inseguimento dei banditi, dotati di auto piu veloci di quelle d'ordinanza della Squadra mobile. I poliziotti pensarono allora di lanciarsi all’inseguimento dei malviventi con un bolide da 240 cavalli che poteva raggiungere i 240 chilometri orari! Era la Ferrari targata Polizia 29444, che la leggenda racconta abbia percorso con il suo maresciallo-pilota anche la scalinata di piazza di Spagna. Al suo fianco, per alcuni giorni, si è potuta ammirare anche un’altra Ferrari, quella della Formula 1 F 2003 GA campione del mondo in carica.
Un'area del museo e dedicata all’esposizione di alcune divise storiche, caschi, stivali, berretti, palette, ricetrasmittenti e altre apparecchiature che i poliziotti usavano dagli anni '60 in poi. Non mancano strumenti, per l'epoca erano decisamente innovativi, come il contatraffico: un tubicino di gomma pieno d'aria che veniva disteso sulla strada. Ogni volta che un’auto lo calpestava il peso sgonfiava il tubo cosi da permettere agli agenti di contare il numero di veicoli in movimento. Si può vedere anche la famosa "banda chiodata", una lunga catena composta da spuntoni metallici che le forze dell’ordine sistemavano sulla carreggiata in caso di posto di blocco: l'auto in fuga che ci passava sopra era spacciata! Per chi voglia avere un'anteprima di ciò che lo attende al museo, e stato realizzato un sito multimediale di straordinaria bellezza all’indirizzo: http://www.poliziadistato.it/pds/zoom/museo/index.htm
Per informazioni ci si puo rivolgere direttamente al Museo delle auto della Polizia (telefono: 06/5141861, e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ) via dell'Arcadia 20 a Roma (zona Fiera di Roma).
Il museo e aperto a tutti ed ha un costo contenuto: 3 euro la tariffa intera, 1,50 quella ridotta.
Questi gli orari di apertura al pubblico:
• Dal lunedi al venerdi ore 9 – 13
Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero telefonico 06/5141861 o inviare una mail all’indirizzo: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Per l’accesso al Museo è previsto il pagamento di 3 euro per il biglietto intero e di 1,50 euro per quello ridotto.
I proventi saranno devoluti al Piano di assistenza “Marco Valerio” che sostiene le famiglie dei poliziotti con figli affetti da malattie croniche.