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Home Arte cultura e tempo libero Maestri di retorica. Le parole palindrome

Maestri di retorica. Le parole palindrome

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Sono quelle che mantengono la stessa sequenza sia se lette da destra verso sinistra che da sinistra verso destra.  "Ai lati d'Italia" non  cambia nella normale  lettura come pure se letta al contrario.

< DiDi, il dinosauro dimezzato. Opera di Alberto Alfieri Bordi

 

Etimologicamente il termine palindromo è composto dalle parole greche “palin”, avverbio che significa “di nuovo” e “dromo”, verbo che si traduce in italiano con “correre”  (da cui ippodromo, cinodromo, autodromo etc.);  quindi palindromo sta ad indicare il correre di nuovo (leggendo) da una parte all’altra.

Nel romanzo “Caos calmo” dello scrittore pratese Sandro Veronesi, pubblicato nel 2005 dalla Bompiani e vincitore nel 2006 del Premio Strega, come pure nell’omonimo film interpretato da Nanni Moretti, è citata la frase palindroma “i topi non avevano nipoti” .

Ben più famosa la frase latina  "In girum imus nocte et consumimur igni", in italiano, “andiamo in giro di notte e siamo consumati dal fuoco” per molti allusiva alla attività notturna svolta dai demoni, per altri invece riferibile più semplicisticamente alle falene, farfalle notturne attratte dalle fiammelle di ceri e candele, spesso causa della loro morte per ustione delle ali.

E’ palindroma anche la frase del famoso quadrato magico SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS (il satiro Arepone tiene con la sua energia le ruote del mondo (?)), ma in essa la magìa e la peculiarità consiste nel mantenersi uguale anche nella lettura dal basso verso l’alto. Tale  latercolo pompeiano è stato reperito nei sotterranei di chiese ed abbazie di mezza Europa, anche nella basilica santa maria maggiore

Primi esempi di palindromi si rinvengono negli scritti del poeta greco Sotade III sec a.C.  Lo scrittore George Perec  fu autore de "lla vita istruzioni per l'uso" in cui coniò un palindromo di  oltre 5000 lettere. Primo Levi scrisse "eroina  motore  in italia  ai latini erotomani or è. Il triestino Gabriele  De Simon scrisse il vangelo palindromo in 6093 caratteri. L'artista Escher nell'opera litografica "mani che disegnano" del 1948 sembra alludere al palindromo. Lewis carrol nel romanzo "Alice nel paese delle meraviglie"  scrive "was it a cat I saw?"

 

Non solo le parole ma anche le date sono palindrome, ad esempio 3 febbraio 2030, che letta al contrario, rimane invariata.. Poi c’è la palindromia sillabica  vale a dire una parola oppure una frase le cui sillabe, se lette al contrario, risultano immutatae. Esempi calzanti sono “le-ta-le", "Ne-ro-ne", "po-li-po". Pensate, c’è pure chi teme le  parole palindrome ed è affetto quindi da aibofobia, termine palindromo.  Pure gli anni possono essere palindromi quando le cifre, lette al contrario indicano lo stesso anno in cifre. Citiamo gli anni 1991-2002- 2112- trascorsi ma in futuro ci saranno  2112-2222-2332-2442-2552-2662-2772-2882-2992-3003. Ci sono numeri palindromi a tre, a quattro ed a cinque cifre, come  101, 131, 151, 181, 191, 313, 353, 373, 383, 727, 757, 787, 797, 919 e 929, 10301, 10501, 10601, 11311, 11411, 12421.  I numeri palindromi come 02022020 sono in 10mila anni, appena 366, nel terzo millennio sarà il 10.03.3001

Qualche parola  palindroma: ORO, ,OTTO, ANNA, ENNE, ESSE, OSSO, INNI, ANILINA, ESOSE, OIDIO, RADAR, KAYAK, I NANI, INGEGNI, OSSESSO, OTTETTO, I CINICI, I RITIRI, I DUE FEUDI, OVATTAVO.

Le frasi palindrome sono decisamente più attraenti ed intriganti: APRA L'ARPA, AMOR A ROMA, E' CANE TENACE, AVE, O EVA, I BAR ARABI, I CIBI LIBICI, OVE VIVEVO?, ONORARONO, RECAI PIACER, ETNA GIGANTE, E LA SETE SALE, M'AMI, O IMAM?, IL  LAVACAVALLI, MAI RIMIRIAM, ORAVA L'AVARO, EPPURE LE RUPPE, A VALLE ELLA VA, I BREVI DIVERBI, E' CORTA E ATROCE, ISIDE CI DICE DI SI', O DI PARIGI RAPIDO, E' LA TELA LETALE, ERO REO O ERO RE?, ERO MURO O RUMORE?, ERANO USI SUONARE, E' LAVORO E ORO VALE, E LE MIE SEI MELE?, IVI REPERIVI, ARAVA L'AVARA, E' CORTA E ATROCE, E TI RITIRI TE, I RE SONO SERI, I NIPOTI E I TOPINI, ELLA FRA FARFALLE, ACCESA PIPA SECCA, EREDE, VAI A VEDERE, I TRE SEDILI DESERTI, ITER: APERTE TRE PARETI, ANGOLO BAR A BOLOGNA, ANNARITA LA TIRANNA, AMO RIDERE DI ROMA, ACETO NELL’ENOTECA, IL BURINO CON I RUBLI, ERESSE NUOVO UN ESSERE, A VOI GREGGE REGGER GIOVA, E' RARO VALER E LAVORARE, ECCO DELLE BELLE DOCCE, OSSO ROTTO OTTO ROSSO, OIME', LO SO: O SOLE MIO, E LA MAFIA, SAI, FA MALE, A VITA NELLA VALLE NATIVA, ERA DONNA D’ANNODARE, E CARBONIZZINO BRACE, E' ROMANO CON AMORE, E' LA MORTE TETRO MALE, AVIDA NUOTO' UNA DIVA, OGNI TAZZA PAZZA TINGO, ERO MANIACA IN AMORE, E' LA MORTE TETRO MALE, E LA MISURA PAR USI MALE, AFONA VOCE ECO VANO FA, A TE OPERA PARE, POETA, ANGELA LAVA LA LEGNA, AI CLACSON NONNO SCALCIA, ILLUSA FINGO SOGNI FASULLI, I TOPI NON AVEVANO NIPOTI, E, LA VA A GALLA E ALLAGA A VALLE, E LA' NOI DIREMO: MERIDIONALE, ANNA AMA OTTO E OTTO AMA ANNA, A INTERA GENIA MAI NEGAR ETNIA, E CON LIEVI VITE VIVE IL NOCE, ROMA DOMINA L'ANIMO D'AMOR, OMINO NANO NON ANONIMO, IN AMOR IO DIFFIDO I ROMANI, ALLA BISOGNA TANGO SI BALLA.ERO TUTELATA DA TALE TUTORE, ROMA DOMINA L'ANIMO D'AMOR, A LEGNANO CORRO CON ANGELA, E LO VEDO: LEI E' LODEVOLE, ERO MALATO. IDIOTA L'AMORE, ONORATI MIMI M'IMITARONO, AI LATI DELLA VALLE D'ITALIA, E' RARO PASSARE PER ASSAPORARE, ALLE CARTE T'ALLENI NELLA TETRA CELLA, E POI MARTINA LAVAVA L'ANITRA MIOPE, POTER ESSER PELATO TOTALE PER ESSERE TOP, E LO CREDA MARTE: NON E' TRAMA D'ERCOLE, ANNO DEMOCRATICO SO CITAR COME DONNA, E' L'ORA PER I PACIERI, DIREI; CAPIRE PAROLE, AD UNA CIMA LASSU' BUSSA L'AMICA NUDA, INGEGNO C'ERA NELL'ALLENAR CONGEGNI

Ed ancora: Ogni mare è ramingo, Eco vana voce, La pubblicità delle medicine, E’ tavor. Provate, Umiliato votai l’IMU, I tropici mamma! Mi ci porti?, È carbone? No: brace!, Eterni in rete, I missili vilissimi, E di botto ebbe otto bidè, Urge reggere gru!, Ad una vera pia donna dei simili fili misi e annodai, pareva nuda, Ecco belle bocce,Amo Roma, A Milano, non a Lima, Sorelle dell’eros, O Lucia hai culo, Illusa fingo sogni fasulli, E le tazzine igienizzatele, Il burino con i rubli, Mangio poco, poi gnam…, Ad una cima lassù bussa l’amica nuda, E l’amò male, E lo rapì di parole, Or evitate i vizi vietati, vero?, In amor io diffido i romani, Ora corro, caro!, Ora baro,

 

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