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Home Arte cultura e tempo libero Geniozia n.58. Quando non è vietato vietare

Geniozia n.58. Quando non è vietato vietare

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Sono in molti, tra cittadini e rappresentanti di varie categorie interessate, a contestare taluni divieti disposti  con regolamenti dalle istituzioni, per lo più locali, anche se per finalità a vantaggio della collettività

 

Nel Regolamento di polizia urbana del comune di Oderzo (Treviso) è fatto divieto di arrampicarsi sugli alberi, scalare i tronchi  o appendersi ai rami. Per i trasgressori la multa può arrivare anche fino a 500 euro. A Desio, in provincia di Monza e Brianza, è stato introdotto il divieto di utilizzare, dalle ore 21 fino alle 6 del mattino, il parcheggio del cimitero nuovo, area molto utilizzata dalle coppiette alla ricerca di intimità. Tante e diffuse le sanzioni (da 50 a 300 euro)  per chi viola il divieto di giocare a pallone nelle piazze ed in luoghi pubblici. Nel 2019 fu  disposto il divieto, nelle passeggiate nella bella area delle Cinque Terre, in Liguria, di utilizzare le infradito, con ipotesi di sanzione fino a 2500 euro.  A Eboli il divieto che ha fatto scalpore è stato quello riguardante lo scambio di baci e carezze in automobile con sanzione fino a 500 euro. A Sorrento  vige il divieto di  aprire sexy shop nel centro della città, più esattamente a meno di 200 metri da chiese e luoghi di culto. A Milano dal 17 maggio 2024 fino al 4 novembre successivo, in dodici zone altamente frequentate, tra cui Brera e Ticinese fino alla Darsena, Arco della Pace, Lazzaretto etc., nelle ore serali, pare che  sarà vietato acquistare un gelato o una bottiglietta d’acqua d’asporto dopo la mezzanotte. Inoltre chiusura dei dehor mezz’ora dopo la mezzanotte. Divieto di permanenza  degli ambulanti nelle strade  a decorrere dalle ore 20.

A Brescia divieto di stazionamento sulle gradinate dei monumenti storici.  A Venezia, Lucca e Cesena non si può dar da mangiare ai piccioni. A Pordenone è preferibile non litigare con fidanzati o amici. Si rischia una multa da 25 a 500 euro, perché nelle vie principali sono vietati gli assembramenti di persone “che assumono atteggiamenti o fanno cose che non consentono la fruizione degli spazi pubblici da parte di altri cittadini“.

A Sanremo non si può parlare con le prostitute, per cui è impossibile contrattare sul prezzo della prestazione! A Lecco, invece, è vietato chiedere l’elemosina.

Sulle spiagge di Emilia Romagna e Toscana vige il divieto di farsi massaggiare da persone ambulanti, la multa prevista è salata,  da 2 mila a 10 mila euro. A Venezia da tempo  è vietato fare picnic in strada e si parla pure di un prossimo divieto di fumare. A Roma non è più possibile sedersi sulla maestosa scalinata di Trinità dei Monti. A Sirolo, incantevole borgo della Riviera del Conero nelle Marche, non si può occupare  il posto in spiaggia lasciando un asciugamano a titolo di prenotazione.

Dalla Basilicata, esattamente da Tursi è disposto il divieto di accesso ai cani sul corso di via Roma, nella piazza e nei parchi giochi della cittadina materana. Ad Eraclea, in provincia di Venezia, non si può girare per la spiaggia senza maglietta, misura che si accompagna a quella di non costruire castelli di sabbia e raccogliere conchiglie piaggiate.

A Lerici, in provincia della Spezia, non si circolare per la cittadina indossando esclusivamente un costume, divieto che si abbina all’altro di stendere gli asciugamani fuori dai balconi e dalle finestre.

Capri  e Positano  mettono al bando da tempo coloro che intendono mangiarsi un panino in strada o circolare con gli zoccoli; a Bacoli e Ravello sono banditi i fuochi d’artificio durante matrimoni e  le feste private, abitudine che sta pericolosamente diffondendosi in ogni parte d’Italia.

A Sorrento sono un’ordinanza vieta  agli artisti di strada di sostare nello stesso posto per più di quindici minuti: per ovviare alla multa ci si deve spostare almeno di qualche centinaio di metri.

Ma non siamo soli nel mondo dei divieti.  A Singapore, Paese notoriamente pulito,  per risparmiare sulla pulizia delle strade dal `92 si è deciso di vietare la vendita e il consumo di gomme da masticare. Dal 2004 sono concesse solo a chi ha una particolare prescrizione. A Dubai, invece, le coppie devono fare attenzione, baciarsi in pubblico è illegale e non si addice ai rigidi standard morali locali. Vietato anche tenersi per mano, bere alcolici in pubblico e ubriacarsi, ballare per strada, assumere droghe, giurare o lanciare una maledizione e sputare. Tra i divieti più strambi, c`è quello di cantare “My Way” di Frank Sinatra nelle Filippine, dove sono maniaci del karaoke. Canzone messa al bando perché ritenuta connessa a una serie di omicidi.  In Turkmenistan, altra stranezza, dal 2005 il governo ha proibito agli artisti di esibirsi in playback durante spettacoli tv ed eventi culturali per “preservare la cultura autentica del Paese”.

E negli Stati Uniti da quasi un secolo sono vietati cibi che contengono o hanno contatto con  giocattoli, quindi no alle uova con sorprese all`interno che potrebbero essere ingerite dai bambini. In Cina, invece, sono proibiti film come “Terminator” o “Ritorno al futuro” in cui ci sono viaggi nel tempo. Il partito comunista cinese sostiene che “riscrivono la storia e vanno contro il rispetto della tradizione”.

Mentre in Corea del Nord da pochi mesi c`è il divieto di indossare jeans e avere piercing, una nuova misura restrittiva contro le mode occidentali voluta da Kim Jong-Un. Curiosa anche la legge britannica che vieta di morire in Parlamento, perché ha lo status di Palazzo della famiglia reale, quindi una persona deceduta al suo interno avrebbe diritto a un funerale di Stato.

 

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