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Home Arte cultura e tempo libero All’ombra del Viminale: le storie del personale del ministero dell’Interno. Anno 2002, il primo Concorso di Poesia indetto dalla Prometeo Ricerca

All’ombra del Viminale: le storie del personale del ministero dell’Interno. Anno 2002, il primo Concorso di Poesia indetto dalla Prometeo Ricerca

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Il 4 dicembre 2002 la Sala Conferenze del palazzo Viminale ospita la premiazione di questo certamen letterario . Presiede la giuria la poetessa Giovanna Minaldi Bruno di Cassano

 

La sala è gremita.  La giuria, presieduta da una poetessa e scrittrice di elevato profilo culturale come Giovanna Minaldi Bruno di Cassano, dotata di profonda sensibilità, è composta da Francesca Farina e da Francesco Di Girolamo, entrambi poeti, e da due apprezzati rappresentanti della associazione culturale Prometeo Ricerca, Marco Masolin, il presidente, e Francesco La Salvia, un amico scomparso prematuramente e sempre presente nei nostri cuori.

Sono 28 le poesie selezionate, composte da Alberto Bordi, Silvia Bramonti, Laura Piacentini, Massimo Tirinelli, Renato Dentice D’Arcadia, Umberto Scaramazza Fabi, Piera Palmerio, Michele Gigli, Giustino De Santis, Antonia Marzario, Corrado Fedele, Giuseppe Scarponi, Massimiliano Rovito, Stefano Trulli.

La particolarità del concorso consiste nella prevista indicazione, da parte di ciascun concorrente poeta, di un motto, che i partecipanti onoreranno con frasi cariche di significato, come “passi nuovi, orme antiche”(A.A.Bordi), “sopra le nuvole il cielo è blu” (L.Piacentini) “Non può esserci libertà e felicità senza consapevolezza di sé” (M. Tirinelli), “Unicuique suum” (M. Gigli), “Libero di essere semplice” (M. Rovito) ed altre ancora.

 

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