Sotto la lente di ingrandimento le parole Nausea, Soldato, Baraonda, Protagonista, Tetragono, Nubifragio, Assassino, Parabola, Pedissequo ed Ambizioso
Nausea. Quel fastidio che in varie occasioni può provocare un certo malessere, più o meno grave, va associato alla parola “nave”, in greco “naùs” perché è proprio a bordo di una nave o di una imbarcazione che si presenta il senso di nausea, spesso associato a conati di vomito, in particolare in presenza di mare mosso.
Soldato. Il termine " deriva dal latino "solidus", che significa "pagato con i soldi". In origine, indicava chi faceva il mestiere delle armi nelle milizie mercenarie a fronte di un compenso, ma successivamente è diventato sinonimo di militare perdendo tale connotazione spregiativa. L'etimologia è collegata al verbo "soldare" o "assoldare"
Baraonda. La parola va avvicinata allo spagnolo barahunda, disordine, confusione, a sua volta connesso all’antico ebraico “barūk-adonai” che significava “benedetto il signore“, diffusissima preghiera ebraica che, ripetuta ad alta voce da tanti fedeli contemporaneamente, creava, appunto, “baraonda”, cioè chiasso, confusione, ed in senso più ampio, disordine.
Protagonista. Torniamo alla lingua greca ed ai due termini “protos” che significa “primo” e “agonè” che significa “combattimento”; ebbene il protagonista è proprio colui che è pronto a combattere il nemico nella prima schiera, con coraggio ed ardimento. Dall’ambito prettamente militare il termine si è spostato in ogni ambito, da quello politico a quello sportivo, dello spettacolo ed ltro ancora.
Tetragono. Dicesi tale una persona, solida, ferma, costante e resistente, quintessenza della stabilità . Tali attribuzioni derivano dalla geometria, o meglio dal greco τετράγωνος, comp. di τετρα- «tetra-» e -γωνος «-gono», ossia “composto di quattro angoli” e quindi particolarmente stabile, ben piantato
Nubifragio. Si ricollega al lat. mediev. nubifragium, composto di nubes «nube» e dal verbo frango “rompo”, da cui “frantumazione delle nuvole”, che indica metaforicamente la pioggia abbondante prodotta dalle nuvole. Per molti il nubifragio, ossia la a abbondante pioggia tipica di un violento temporale estivo va ricollegata al termine “nubes” “nubi” unitamente al “fradi naufragium”: “naufragio”, quindi alla rottura di una nave a seguito di un evento meteorologico devastante.
Assassino. Se l’omicida è colui che uccide “caedo” il proprio simile (omos), il termine “assassino” proviene dal plurale “assassini“ , un adattamento dell’arabo Ḥashīshiyya, che significa letteralmente «uomini dediti al ḥashīsh». Questa era infatti denominazione occidentale di una setta musulmana estremista e terrorista, con cui vennero a contatto i crociati in Siria intorno al dodicesimo secolo.
Parabola. Dal greco “para ballo”, ossia lancio accanto” e ha a che vedere con la geometria che la indica come “"una curva definita comunemente come l'intersezione di un cono con un piano parallelo al suo lato". Nella letteratura essa può essere definita una "narrativa allegorica o metaforica, di solito con una morale per l'insegnamento". In senso la parabola è un "confronto, che nasce dalla contrapposizione tra una linea retta e la sua deviazione in caduta.
Pedissequo. Dal latino pedissequus, composto da pedis, del piede, e sequus, seguace, colui che segue a piedi, quindi in modo molto ravvicinato. In senso più ampio si definisce pedissequa un'azione che segue o imita passivamente qualcuno o qualcosa. Il termine assume pertanto la connotazione di banale, scontato, comune, senza originalità.
Ambizioso. Tutti conosciamo il senso di questo aggettivo, attribuibile a chi vuole emergere con qualsiasi mezzo in un certo ambiente, nel lavoro, in politica, nello sport o anche nel semplice parentado. Ed in questo prioritario e talvolta ossessivo stile di vita l’ambizioso non lesina di percorrere tutte le strade percorribili per arrivare alla meta, per giungere al successo agognato. La parola latina "ambitiosus" indica proprio (ambo+itum) colui che si muove (eo, is, ivi itum, ire) in due (ambo) o più direzioni, quasi a voler tenere i piedi in due o più staffe pur di superare gli altri ed ottenere posizioni di prima grandezza.