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Home Arte cultura e tempo libero Qui Stadio Olimpico-Dal nostro inviato in giacca e cravatta.18ma giornata: grande calcio in Lazio Atalanta finita 1 a 1

Qui Stadio Olimpico-Dal nostro inviato in giacca e cravatta.18ma giornata: grande calcio in Lazio Atalanta finita 1 a 1

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Bergamaschi raggiunti in vetta dal Napoli. Tanti i pareggi combattuti a suon di gol. L’Inter è a 40 punti, un punto in meno dalla coppia al vertice, ma con la partita da recuperare in casa della Fiorentina.

 

 

Il più bel calcio si è visto proprio all’Olimpico di Roma , dove ancora una splendida Lazio ha messo alle corde gli orobici primi in classifica, reduci da 11 vittorie consecutive, ma senza riuscire a piazzare il colpo della KO (1 a 1). A due minuti dal 90° arriva il pareggio dei fortissimi uomini di Gasperini, candidati allo scudetto. Castellanos si consacra miglior centravanti di manovra del torneo con giocate di altissima classe. L’Inter fatica il primo tempo ma poi dilaga in casa del Cagliari (0 – 3) con ritorno al gol di Lautaro Martinez. La Juventus si fa rimontare in casa due volte dalla Fiorentina (2 a 2) mostrando chiari segni di pareggite cronica , oltre ad una difesa balbettante. Fatica pure il Napoli e per tutta la partita ma grazie a Raspadori riesce ad avere la meglio (1 a 0) su un Venezia ben messo in campo. Il Parma in pieno recupero sconfigge un discreto Monza (2 a 1) ridotto in dieci. Il Genoa va a vincere sul difficile campo dell’Empoli (1 a 2) in un match molto altalenante. Anche Udinese e Torino pareggiano (2 a 2) con i Friulani che si fanno recuperare nella ripresa di ben due gol. Milan Roma  è stata partita apertissima fin dai primi minuti con rovesciamenti di fronte ed occasioni da gol a raffica per entrambe le squadre. In alcuni tratti l’assenza di schemi e la rincorsa affannosa al pallone ha fatto pensare ad una partita tra scapoli ed ammogliati. Bellissimo il gol di Dybala .Finale 1 a 1. Il Como si aggiudica il confronto con il Lecce (2  a 0) mentre il Verona va a fare il colpaccio in casa del Bologna (2 a 3) approfittando dell’uomo in più per lunga parte della partita.

Empoli-Genoa 1-2

Parma-Monza 2-1

Cagliari-Inter 0-3

Lazio-Atalanta 1-1

Udinese-Torino 2-2

Napoli-Venezia 1-0

Juventus-Fiorentina 2-2

Milan-Roma 1-1

Como-Lecce  2 - 0

Bologna-Verona] 2 - 3

 

La classifica:

Atalanta 41

Napoli 41

Inter 40

Lazio 35

Fiorentina 32

Juventus 32

Bologna 28

Milan 27

Udinese 24

Torino 20

Roma 20

Empoli 19

Genoa 19

Parma 18

Como 18

Verona 18

Lecce 16

Cagliari 14

Venezia 13

Monza 10

 

 

(partite da recuperare: Bologna-Milan e Fiorentina-Inter)

 

Una grande società come la Lazio ed una tifoseria così passionale come quella biancoceleste non può non salutare Ciro Immobile

Non c’è scadenza ma deve essere ripristinato formalmente il legame d’amore del popolo laziale con il bomber di sempre e scarpa d’oro: si deve pensare ad una celebrazione degna di un calciatore del suo rango

Immobile: "Lazio? Ho un rammarico sul groppone. Jessica mi vedeva cambiato"

"Dopo l’addio di mister Maurizio Sarri, ho vissuto un periodo davvero molto tosto. Da capitano mi sono accollato delle responsabilità che nemmeno pensavo di avere: non ero pronto e sono finito in un vortice più grande di me". Queste le parole di Ciro Immobile a Sky Sport.

Poi ha aggiunto ulteriori parole: "Se non sei lucido di testa, le gambe non girano come dovrebbero e ti fai male, esattamente come mi è successo. Tutte queste cose mi hanno portato a decidere di lasciare e mi è stata molto di aiuto anche mia moglie Jessica: lei aveva visto subito un Ciro cambiato, io avevo capito di essere a fine di un ciclo. Unendo queste due cose, il risultato è stato ovviamente questo".

"Durante il viaggio dall’Italia alla Turchia ho avuto pensieri positivi: avevo entusiasmo nel dover affrontare questa nuova avventura, nel voler partire col piede giusto. La mia mente era proiettata a fare bene: mi piaceva il fatto di dover cambiare, ma allo stesso tempo ero un po’ spaventato dopo otto anni di Lazio. Ma alla fine - spiega il bomber - avevo l’entusiasmo che hanno tutti quando cambiano squadra: avevo voglia, fame di ricominciare, di avere nuovi stimoli. Ero un po’ triste soprattutto perché avevo lasciato la mia famiglia in Italia. Mi serviva però un impatto così in Turchia: sono entrato, ho segnato due gol, sono stato nominato miglior giocatore della partita e ho alzato il trofeo. Dà una certa carica“.

“Dall’azzurro celeste della Lazio al bianconero, il passaggio è stato particolare. Ma devo dire che mi piace: è una bella maglia. I tifosi della Lazio mi hanno amato alla follia e io ho amato loro allo stesso modo. Ma alla fine stava diventando quasi un amarsi per quanto fatto e non per quello che potevo ancora fare, e questo un po’ mi pesava. Nel calcio - continua Immobile - i giocatori che vanno avanti sono quelli che hanno più continuità, l’ho sempre pensato. Ora però in Turchia sto benissimo, questo stadio ti avvolge. Il campionato è di buon livello e sono venuto qui per continuare a fare quello che mi piace: divertirmi“.

Infine ha confessato di avere un rammarico: "Sì, quello di non aver salutato i tifosi della Lazio. Come tutte le storie c’è un inizio e una fine: sarebbe stato bello poter condividere un bel finale insieme, non è detto che un addio non possa avvenire con un sorriso, con gioia. Sarebbe stato come un arrivederci tra due amici che prendono due strade diverse. Quello mi è rimasto sul groppone".

Una grande società come la Lazio ed una tifoseria così passionale come quella biancoceleste non può non salutare Ciro Immobile. Non c’è scadenza ma deve essere ripristinato formalmente il legame d’amore del popolo laziale con il bomber scarpa d’oro: si deve pensare ad una celebrazione degna di un calciatore del suo rango . Si deve organizzare una partita per un saluto/augurio ufficiale ad un attaccante dal cuore e dalla scarpa d’oro. Il popolo della prima squadra della capitale non può  rinunciare ad una cerimonia che veda anche sul prato verde dell’olimpico –casa sua per sempre – l’imperatore Ciro !!!

 

 

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