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Home Arte cultura e tempo libero Venerdì 12 ottobre alle ore 19,00 al caffè letterario Mangiaparole di Roma presentazione della raccolta di poesie “I fiori alla finestra” di Massimo Tirinelli

Venerdì 12 ottobre alle ore 19,00 al caffè letterario Mangiaparole di Roma presentazione della raccolta di poesie “I fiori alla finestra” di Massimo Tirinelli

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  “I fiori alla finestra” possono essere interpretati come doni che il poeta porge al lettore, proprio come un davanzale colmo di fiori è un regalo per gli occhi di un passante.

A questa chiave di lettura si deve aggiungere una visione della vita legata a momenti di gioia, tristezza, speranza e disillusione, in una parola al concetto del tempo, che nelle opere di Tirinelli assume una grande importanza.”

Ne parla, insieme all’autore, Marco Limiti, venerdì 12 ottobre alle ore 19,00 al caffè letterario Mangiaparole di Roma. Lettura poesie di Ezio Conenna

 Chi è Massimo Tirinelli

Nasco a Roma, alle cinque di mattina del 10 ottobre 1960, e quindi gli astri mi collocano in Bilancia (Ascendente in Bilancia).  Mi considero un antesignano della moderna corrente pulp, visto che il mio primo racconto, scritto all’età di otto anni e dal titolo “Edgar, il terrore di Londra”, quattro pagine grondanti sangue, avrebbe fatto impallidire perfino Tarantino.

Mio padre lo legge e, imbarazzato per la fantasia galoppante del figlio, pensa: è solo un gioco, passerà.

Non passa, anzi.

 Nel tempo l’hobby della scrittura diventa passione, e mi spinge a cimentarmi con la commedia teatrale, la sceneggiatura, la poesia e, verso i diciotto anni, con i testi di canzoni.

Partecipo a vari concorsi di poesia e di narrativa, con discreti risultati.

Dopo il liceo classico, mi iscrivo a Lettere e Filosofia, e contemporaneamente vinco un concorso nella Pubblica Amministrazione.

In quel periodo, con sofferta ironia, mi autodefinisco “scrittore con l’hobby dell’impiegato”.

Dopo il servizio militare, la morte improvvisa di mia madre segna l’inizio di un lungo e complesso periodo di circa dieci anni, durante il quale mi dedicherò soltanto alla stesura di testi di canzoni, rigorosamente orfani di musica.

 Amo il teatro, il cinema e la fotografia; nel 1995 ho vinto il primo premio per la migliore foto a colori in un concorso nazionale indetto dalla Banca Nazionale del Lavoro.

 A trentotto anni scrivo il mio primo romanzo, “Il colore dei ricordi”, che viene pubblicato nel 2006 dalle Edizioni Progetto Cultura 2003. Il libro è alla III ristampa.

 Nel 2008 è uscito il romanzo " L'Amore e altri disastri ", pubblicato dalla casa editrice Progetto Cultura.

Nel 2008 ho curato la prefazione al libro "Muschio e selva" (poesie) di Flavia Tomassini (Edizioni Il Filo).

 Nel 2010 ho presentato il romanzo "Il Canto delle Cicale" di Emiliano Foltran (Edizioni Progetto Cultura).

Nel 2010 è uscito il volume di racconti "Col Tempo", sempre curato dalla casa editrice Progetto Cultura.

Nel 2011 ho curato la prefazione e presentato il romanzo "Due giornate di maggio" di Carlo Terriaca (Edizione Progetto Cultura).

Nel 2011 è stato rappresentato presso il Caffè Letterario "Mangiaparole" l'atto unico "Apocalypso", tratto dall'omonimo racconto inserito nel libro "Col Tempo".

Nel 2011 sono finalista del Premio Teatrale "Passione Drammaturgia" con l'atto unico "Il soufflè di fragole".

Nel dicembre 2011 mi sono classificato al terzo posto al IV Concorso di poesia indetto dall'Associazione Prometeo Ricerca.

 Nel 2012 sono entrato in finale al I Concorso di poesia Mangiaparole.

 Nel 2012 è uscito il Volume di poesie "I fiori alla finestra", sempre curato dalla Casa Editrice Progetto Cultura.

 Per il sito del pittore Paolo Bigelli ho curato il commento critico dell'opera Anna Bolena.

 Probabilmente non è tutto, ma in ogni caso… passo e chiudo. 

 

Dal suo ampio repertorio abbiamo scelto:

Vetro e silenzio

 E’ un ospite inatteso

Il dolore che bussa

stasera alla mia porta

ma a lui mi arrendo

come un sogno alla realtà.

Lo lascio entrare e non gli chiedo niente

se non di fare piano

che la vita sta dormendo.

Ma è un dolore così indisciplinato

la tua assenza!

Corre intorno al cuore balla sui ricordi

grida il tuo nome cade nel rimpianto si rialza e ricomincia…

Lo prendo per la mano

lo prego di ascoltarmi

gli parlo per ore ed ore

ma proprio non conosce

misura e convenienza  

questo bambino indisponente

che pretende e non concede.

Ti prego vieni a riprenderlo!

La mia casa di vetro e silenzio non è

posto per lui.

 

Per conoscere più da vicino l’artista visita il suo sito

 

 

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