Tre tappe, Ostuni, Gallipoli e Trani, e tante gite tra sacro e profano, tra fede e magia di Alberto Alfieri Bordi
Non c'è di meglio che una vacanza, anche breve, all'insegna di arte, natura, buona cucina, storia, bella gente e corroboranti camminate; ed in questo la Puglia è una regione ideale, sicuramente in grado di offrire un pacchetto completo per tali esigenze. Il nostro programma, che prevede tre tappe base, Ostuni, Gallipoli e Trani, per un totale di sei notti e sette giorni, ci porta nella Valle d'Itria e nel Salento. Percorso consigliato per la partenza dalla capitale: Autostrada Roma Napoli uscita Caianello, poi superstrada Telesina SS372 fino a Benevento - poi A 16 fino a Bari prendendo poi la SS16/E55 direzione Brindisi che ti porterà ad Ostuni (KM 511 complessivi - consulta il sito www.viamichelin.it). Fiancheggiati da olivi secolari di rara bellezza, arriviamo alla città bianca, Ostuni; a poca distanza dal centro, ma in un contesto di piena campagna, arriviamo alla Masseria Tolla, un angolo di piacevole tranquillità dove ti accolgono Manuela e Giuseppe, che con i loro tre figli incarnano il prototipo di una bella famiglia mediterranea: disponibili, vivaci, attenti e laboriosi, offrono un'ospitalità gradevole: stanze fresche, un ampio spazio esterno ben curato, un mini borgo, una ricca colazione e tante utili informazioni. Il paesaggio della masseria ruota intorno ad una magnifica chiesetta ove si legge, sotto un rosone/ruota di carro suggestivo, la scritta "Qui non si gode asilo", un segnale, datato 1804, per chi cercava immunità tra le mura del territorio ecclesiastico. La visita alla città bianca, ove spira sempre una gradevole brezza, ci consente di ammirare la bella piazza con la chiesa di S. Francesco e la turrita guglia di S. Oronzo, santo veneratissimo da queste parti; e poi la stupenda cattedrale nel centro storico (qui i rosoni sono spettacolari merletti architettonici), i vicoli e le stradine che affascinano inevitabilmente ogni turista. Per la cena, facciamo tesoro del consiglio di Peppino ed andiamo alla trattoria "All' us nuest" (all'uso nostro) dove Emilio Geri, con il suo carico di entusiasmo, di spiegazioni, di racconti e di idee, propone conversazioni vivaci contornate da pietanze ed alimenti a Km zero. A prezzi modestissimi, assaggiamo un panorama gastronomico quanto mai vario e gradevole, dalle tipiche orecchiette alla zuppa di pesce ed ai frutti di mare, dai formaggi locali alla crema di fave, dagli affettati (capocollo in testa) alle verdure della zona, fino alle polpettine, alle braciolette di cavallo, ai dolcetti di mandorla fatti in casa, all'agnello coi lambasciun. Una serata è dedicata ai soli antipasti, divisi in due sezioni, quella ai "lontani sapori della nostra terra" e quella del "tagliere di salumi e formaggi di masseria"affettati". Ne vale davvero la pena ed il pane di Altamura è il prezioso compagno di una bella mangiata all'italiana.
Nei dintorni visitiamo Martina Franca, in provincia di Taranto, patria della ballerina Rossella Brescia (nessuno si offenda, ma le donne pugliesi sono le più belle d'Italia), la casa del pasticcere, il circolo della società operaia con tanto di Rosa dei venti, il monumentale palazzo del Municipio. A qualche chilometro di distanza ci appare Locorotondo, un insieme di deliziosi vicoli, stradine e piazzette, dominati dal bianco calce, che merita a buon diritto di far parte del ristretto cerchio dei borghi più belli d'Italia. Pochi chilometri in macchina ed eccoci ad Alberobello, terra di trulli (oltre 1000, sorti dal 1500 in poi, realizzati a secco con le pietre locali). Uno scenario unico: non a caso siamo di fronte ad un luogo riconosciuto dall' Unesco patrimonio dell'intera umanità. Si mangia all'aperto, alla Fontana, si sceglie la carne nel banco interno e questa ti viene cotta alla brace in modo impeccabile. Servizio puntuale nonostante il cospicuo numero degli avventori; prezzi molto bassi (60 euro in quattro comprese le bevande!).
Dopo due notti si di vero relax, passiamo dall'Adriatico allo Ionio ed in circa due ore e mezza di macchina eccoci a Gallipoli, cittadina marina ricca di sole, di arte, di b&b, di trattorie, di souvenir e, in luglio/agosto, di una flotta di giovani che animano la movida salentina. Alloggiamo a Corte Manta, vicino alla cattedrale, praticamente a ridosso della chiesa della Purità. Le tre stanze del piano terra sono fresche come le case antiche e strutturate con gusto raffinato da Stefania, la proprietaria del B&B, che è architetto ed è un vulcano di progetti. La quarta stanza, nominata Teti, è deliziosa e porta ad un terrazzino con una vista mare mozzafiato, dove viene servita la colazione. Questo scorcio di paradiso però te la devi guadagnare, passando attraverso un stretta scala a chiocciola, sopra la quale campeggia, non a caso, la scritta "non est ad astra mollis e terris via" insomma non è facile la strada che dalla terra ti porta alle stelle. Un altro terrazzino con comodi divanetti rende piacevolissimo il soggiorno tra i tetti di Gallipoli. Stanze climatizzate. Ottima scelta. Per la cucina marinaresca che fa da padrona nei menu locali scegliamo il gettonatissimo "Al Pescatore" sulla riviera Colombo, sempre affollato. Si mangia un po' di tutto, con prevalenza di pesci, molluschi e crostacei, a prezzi davvero contenuti. Preferiamo comunque frequentare Imbriani, di fronte al mercato: ambiente gradevole come la gestione, anche se il servizio non è rapidissimo; domina il pesce in tutte le salse (monumentale il piatto di vongole e cozze alla tarantina; deliziosi pesce spada e branzini non di allevamento; anche la pizza è gradevole). Il conto, per quattro, come al solito rasenta i 70 euro bevande incluse!! Passeggiata serale nella cittadina con tanto di struscio e turismo composto che ben si amalgama con la vita dei residenti. Una giornata è dedicata a Lecce, capoluogo del barocco, stile che si sublima nel contatto con la pietra dolce di questa terra. Un trenino organizzato dal comune (10 Euro a persona) in oltre un'ora ti fa vedere in modo simpatico e documentato (c'è l'audioguida) il meglio del capoluogo salentino: cattedrale, chiese, statue, palazzi, piazze, giardini, balconi di rara bellezza sorretti da sculture uniche. La giornata dedicata al mare, già assaggiato con un bagno veloce nel bel litorale di S. Foca, ci porta nella incontaminata Marina d'Ugento, dove, nelle giornate di mare calmo, la sabbia bianca evoca ambientazioni polinesiane. Dopo aver raccolto un po'di pomice sul litorale ed aver visto qualche esibizione di kite-surf, ci muoviamo verso Otranto, la porta del mediterraneo verso l'oriente. Il mare qui è limpidissimo, la cittadina è vivace ed accogliente, organizzata al punto giusto; la zona del castello poi è uno di quei luoghi che difficilmente si riescono a dimenticare. Troppo bello il maniero, le stradine ed i vicoli che vi girano intorno, i deliziosi ritrovi per turisti e non, una mostra di Dalì ed una cattedrale di rara bellezza. L'edificio dallo splendido rosone è reso ancora più affascinante dal mistero legato al mosaico pavimentale (il più grande in Europa) che con immagini naif e figure da favola descrive la genesi e (forse) la fine del mondo. Per accorciare il percorso di ritorno nella capitale che altrimenti risulterebbe troppo pesante, facciamo tappa, l'ultimo giorno, a Trani: una vera scoperta, un gioiello poco conosciuto, reso più affascinante dalla vivacità di cultura e spettacolo che ne nobilita le serate sul lungoporto e nel parco pubblico proiettato verso il mare (nel suo genere uno dei più belli in Europa, con tanto di voliera, acquario in vasca aperta e calendario/orologio realizzato in pietre e sassi.
Il nostro B&B si chiama White house, è stato aperto di recente, non c'è il presidente Obama ed è gestito dal simpatico Saverio che ha un negozio di souvenir vicino all'ingresso di via Prologo. La terrazza della "Casa bianca" si affaccia su uno scenario dominato dal campanile della cattedrale romanica del XII secolo: una costruzione meravigliosa costituita da quattro chiese sovrapposte con un piazzale smisurato che costeggia il mare, di fronte alla Corte di assise. Il numero dei locali che costeggiano il porto della "città slow" è inelencabile; a caso ci rifocilliamo a "la perla del sud", non male ma senza lasciar traccia, mentre "Carpe Diem", in serata, ci lascia un buon segno, profumato di pesce spada, di insalate di mare e di pizze particolari, qui chiamate ciccerie. Imperdonabile sarebbe soggiornare nella neo provincia di Trani (insieme ad Andria e Barletta) e non recarsi a Castel del Monte, monumento carico di magia, dell'otto che rappresenta l'infinito, della tripla cinta e della memoria di Federico II, figlio del Barbarossa, che a soli 21 anni era imperatore, vincitore di due battaglie epocali, inviso al papato e padre di una figlia di 6 anni, dopo essersi autodichiarato maggiorenne a 15 anni. Torniamo a Trani, cittadina dalle cento chiese, tra le quali alcune ebraiche: in molti angoli aleggia la presenza dei Templari, in particolare nella chiesa di Ognissanti e nel monastero di S. Maria di Colonna, sul lato opposto al porto. Tempus fugit. Si torna a casa con il piacere di incontri positivi avuti con la gente pugliese, con la natura generosa dei luoghi visitati, con la genialità di artisti che hanno saputo realizzare splendidi monumenti, con la tradizione gastronomica di una regione che non teme confronti in tavola......con la certezza che, per qualche giorno, la bilancia non sarà utilizzata.
Utile memorandum
Ostuni: masseria Tolla b&b strada prov.le per MartinaFranca Tel/Fax 0831332499 - 339333646 www.masseriatolla.it
Ostuni: trattoria "A l'us nuest" via P.S. Tamborrino 14 347-1003765 - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Alberobello: trattoria La Fontana L.go Martellotta 55 380-3696969
Gallipoli: b&b Corte Manta - corte Manta 9 - 3474509216 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Gallipoli: Trattoria pizzeria Imbriani via XXIV maggio 37 0833 263307 - 3491064167
Gallipoli: Trattoria Al pescatore Riviera Colombo 39 0833-263656 | www.al-pescatore.it/
Trani: B&B White House via Prologo 6 3347846800 www.whitehousetrani.it
Trani: trattoria pizzeria CARPE DIEM via Zanardelli 32 www.carpediemtrani.it
Spiccioli di Etimologia locale
Barocco: deriva da un'antica parola portoghese, barroco (barrueco in spagnolo), usata per definire una perla scaramazza, ovvero una perla non coltivata, non simmetrica
Rococò: da rocaille: ornamento realizzato con elementi naturali, pietre o conchiglie
Masseria: dal latino massae, insieme di poderi e bestiame
Ostuni: secondo alcuni il nome deriva dal latino (H)ostunium o Astunium, forse accostandosi al greco astu neon, citta nuova. Secondo altri deriva da Histonium, nome di Vasto.
Alberobello: il nome si riferisce alla presenza in zona di una grande quercia, secondo altri deriva da Sylva Arboris Belli, una distesa di querce.
Gallipoli: Deriva dal greco Callipolis, ossia "bella citta" eppure lo stemma della citta e...un gallo
Trani: potrebbe derivare da Traiano (celebre imperatore) o derivare da trana o traina, nel senso di insenatura adatta alla pesca.