La crisi delle ideologie e dell’impegno politico non è un fenomeno circoscritto all’Italia della terza Repubblica. Già all’inizio degli anni ottanta i sociologi individuarono,
nelle generazioni che erano state protagoniste delle grandi tensioni sociali e intellettuali del decennio precedente, i primi atteggiamenti di profonda delusione per il fallimento degli ideali e un ripiegamento nella sfera del privato: “Riflusso” fu la parola coniata per descrivere tale fenomeno.
Il momento esatto in cui la caduta dei valori ideologici della sinistra toccò il punto di non ritorno – secondo l’autore – fu l’estate del 1984, in coincidenza con la più grande vittoria elettorale conseguita dal PCI e la sua entusiasta auto celebrazione organizzata a Roma con la Festa nazionale dell’Unità.
“L’estate del riflusso” è descritta con la puntigliosità di un reporter e l’ambientazione ricorda il palcoscenico di una commedia all’italiana, con personaggi e interpreti che si dibattono gaudentemente ricercando senza particolare successo i piaceri materiali della vita. L’unico valore della contestazione che non viene travolto è l’emancipazione della donna. Sopravvive solo chi si adegua passivamente alle nuove regole del gioco dettate dal sesso femminile, dando così un senso al suo ripiegamento nel privato.
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Nato a Roma nel 1954 e laureato in Scienze politiche-indirizzo politico economico all'Università La Sapienza; dirigente presso Roma Capitale, Federico Bardanzellu è anche giornalista pubblicista free-lance, ricercatore e scrittore di saggi e racconti. Scrive articoli di archeologia (preistoria e protostoria del Mediterraneo e dell'Europa occidentale); storia locale (Italia); storia contemporanea; economia e lavoro; biografie ed eventi sportivi con particolare riguardo all'aspetto statistico.
Attualmente collabora con Wikipedia, l'enciclopedia on line, con Prehistory Knowledge, istituto virtuale di ricerca sulla preistoria, ed altri siti web. Per la sua personalità eclettica e per il suo impegno socio-politico-culturale di eccellente caratura, va annoverato tra “le menti” uscite dal liceo Terenzio Mamiani di Roma.