Chi è appassionato di scrittura creativa ha sicuramente ancora chiuso nel famoso cassetto il proprio manoscritto. C’è una buona notizia: ora a tutti gli autori viene data la possibilità tramite il self publishing di tirar fuori quel manoscritto e diffonderlo nello sterminato territorio virtuale di Internet.
Questa nuova, grande opportunità non è certo esente di difetti e aspetti negativi, ma di questo parleremo in seguito, passiamo ora a spiegare brevemente in cosa consiste il self publishing.
Semplifichiamo il concetto: se una persona, autore o scrittore per passione, decida di far conoscere a una platea più vasta le sue opere, fino a quel momento relegate nel famoso cassetto, ha varie alternative per divulgare i propri scritti; per esempio potrebbe aprire un blog o scrivere su una delle innumerevoli piattaforme di scrittura creativa dedicate agli autori oppure auto-pubblicare le proprie opere, perché difficilmente il lavoro di uno scrittore esordiente viene preso in considerazioni dalle case editrici, siano esse grandi o piccole. Occorre quindi rimboccarsi le maniche e cercare di arrivare in maniera indipendente alla pubblicazione.
In Italia, ma anche a livello globale, sono aumentate in maniera esponenziale gli operatori che offrono servizi editoriali, molto spesso a pagamento, agli autori che vogliono pubblicare i propri libri.
In Italia l’antesignano del print on demand è stato il sito americano Lulù.com, che fornisce un servizio di stampa in cartaceo o/e in formato digitale di libri e a richiesta offre anche la distribuzione online degli ebook sugli stores di distribuzione editoriale, come per esempio Amazon.com. Dopo Lulù.com c’è stato un vero e proprio boom dei servizi di pubblicazione, che in molti casi sono niente altro che l’equivalente di quelli offerti dalle tradizionali copisterie, ma sicuramente molto più economici.
Per farla breve, oggi esiste una vera e propria catena di montaggio per l’industria editoriale fai-da-te. L’autore può decidere di pubblicare il suo libro curandone tutte le fasi, dall’editing alla realizzazione della copertina fino ai passaggi tecnici veri e propri per caricare la sua opera sulla piattaforma a cui è destinata.
Ora veniamo alle cattive notizie: purtroppo il self publishing ha praticamente spalancato le porte a una moltitudine di persone, molte delle quali non hanno le competenze base necessarie. Si rischia infatti di trovarsi di fronte a testi sciatti, non curati dall’editing, sgrammaticati e con tanti errori di ortografia, e nei casi peggiori ci si imbatte in storie che sono incoerenti, che presentano buchi nella trama, che non hanno in definitiva, né capo né coda.
La prima regola per intraprendere la strada dell’auto-pubblicazione è quello di essere obiettivi con se stessi, se non si è grado di seguire personalmente tutte le fasi necessarie per ottenere un prodotto di qualità, ci si deve rivolgere a persone qualificate, in grado di realizzare correttamente tutte le operazioni tecniche.
Con l’auto-pubblicazione si eludono dunque tutte le forme di filtraggio da parte degli editori e il prodotto arriva al lettore tale e quale a come è stato scritto, e se da una parte questo permette all’autore di esprimersi senza intermediazioni e senza che la sua opera subisca pesanti revisioni, d’altra parte è possibile che approdino sulle piattaforme di distribuzione lavori molto scadenti dal punto di vista qualitativo.
Io stessa, sto conducendo una ricerca approfondita sul tema del self publishing applicando al gruppo di riferimento studiato una tecnica di analisi definita “Osservazione partecipante”, attraverso la quale ho potuto raccogliere e mettere in pratica le conoscenze tecniche per arrivare alla pubblicazione di un ebook che sarà oggetto di un lavoro di tesi su questo argomento.
Si può verificare il risultato ottenuto al seguente link: http://www.amazon.it/Respiri-del-cuore-Assunta-DAquale-ebook/dp/B00PQHNG1W/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1416295929&sr=8-1&keywords=respiri+del+cuore+assunta+d%27aquale
