Comirap

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Arte cultura e tempo libero "Per sempre Nomadi", da oltre cinquant’anni impegnati in concerti carichi di amore e di buona musica di Alberto Alfieri Bordi

"Per sempre Nomadi", da oltre cinquant’anni impegnati in concerti carichi di amore e di buona musica di Alberto Alfieri Bordi

E-mail Stampa PDF

 

Sono nati nell’epoca dei gruppi beat e sono sulla breccia ancora oggi con canzoni che mettono insieme grandi affetti, emozioni di ogni tipo, tematiche sociali, profili esistenziali e storie di quotidiana umanità.

 

Etichettati come gruppo contestatore, un misto di impegno e di filosofia di figli dei fiori, da oltre cinquanta anni  i Nomadi eseguono brani dedicati all'amore, ai temi sociali, alle dinamiche filosofiche dell'esistenza, seguiti da migliaia di fan che affollano i loro concerti, caratterizzati dalla lettura dei messaggi dei fan club e da qualche fiasco di vino buono.

Nascono nel 1963 ed agli inizi, in terra emiliana, nei localetti della provincia, sono apprezzati come coveristi di brani famosi all'estero; uno dei loro pezzi cover, "Come potete giudicare", li rende conosciuti ed apprezzati presso il grande pubblico. Il gruppo originario era così composto: Augusto Daolio – voce,  Beppe Carletti - tastiere, voce, Leonardo Manfredini – batteria, Franco Midili - chitarre, voce, Antonio Campari - basso, voce, Gualberto Gelmini – sassofono. Dopo tanti mutamenti di formazione ecco il gruppo nella composizione attuale: Beppe Carletti, Nomade dal 1963, Daniele Campani nomade nel 1990, Cico Falzone entra nei Nomadi nel 1990, Massimo Vecchi entra nei Nomadi nel 1998, Sergio Reggioli entra nei Nomadi nel 1998, Cristiano Turato,  voce e chitarra, Nomade dal 2012.

L'incontro con Francesco Guccini, poi, li rende sempre più protagonisti nell'era del beat ed Augusto Daolio, leader della formazione, "uomo di pianura" come lo definisce la compagna Rosanna Fantuzzi, diventa una figura artistica di spicco nel panorama musicale italiano. Non mancano tuttavia critiche severe al loro impegno sociale e politico: è il caso della canzone "Dio è morto", censurata per una presunta componente anticristiana e del singolo "Canzone per un'amica" dedicata ad una ragazza morta in un incidente automobilistico, proprio ai tempi dell'inaugurazione dell'Autostrada del Sole e forse per questo non trasmessa via radio. Gli autori di "Noi non ci saremo" vengono dalla provincia di Modena, forse non a caso anagramma di Nomade e nel 1970 vincono  il seguitissimo "disco per l'estate"  con un brano che imperverserà per tutti i mesi estivi ed ancora oltre: "Un pugno di sabbia". L'anno seguente approdano a Sanremo con un altro pezzo eccellente come "Non dimenticarti di me"; non vincono ma oramai sono tra i gruppi che in quegli anni scaldano i cuori dei giovani italiani, contestatori e non, capelloni e ipotricotici.  Nel 1972 esce "Vagabondo", inno alla vita ed al desiderio incomprimibile di girare il mondo, di muoversi on the road, in linea con la vocazione irrefrenabile delle nuove generazioni di quei tempi. Ne sono vendute oltre un milione di copie. Il 1973 è l'anno di "Suoni" un brano carico di magia, di suggestione e di intimità che proietta Augusto nel mito. La sua voce è unanimemente considerata un  suono.

Nessun gruppo musicale al mondo riesce a fare tanti concerti come i Nomadi, anche 220 all'anno con una media di 170, toccando non solo grandi città e piazze importanti ma anche piccoli paesi e teatri più modesti. Circa un milione di spettatori partecipa ogni  anno ai loro concerti, tenuti in molte Festa dell'Unità, in sagre di paese, ma anche al Sistina ed al Teatro Olimpico di Roma.

Il 1979 segna un indimenticabile concerto con Guccini ("Il vecchio ed il bambino".....mi piacciono le fiabe  raccontane altre; "Aushwitz" ...... Son morto con altri cento, son morto che ero bambino, passato per il camino e adesso sono nel vento). Nel 1987 sono protagonisti di "Aiutala", serata concerto in aiuto dei tossicodipendenti. Il 1992 è l'anno nero del gruppo che a maggio perde Dante, il bassista, in un incidente d'auto; il 7 ottobre muore Augusto Daolio, leader carismatico indiscusso, per un tumore ai polmoni che non gli impedisce di partecipare ai concerti fino a qualche giorno prima dell'estremo addio. I Nomadi continuano a fare concerti, ad incontrare i fan club, a ricordare Augusto, ad essere protagonisti  di tour improntati alla buona musica, senza tralasciare i l'impegno sociale, i temi filosofici, solidaristici della nostra esistenza. Per sempre Nomadi, come si chiude ogni concerto del gruppo, sulle note dell'Inno alla gioia di Beethoven, conosciuto più volgarmente come la musica televisiva di Eurovisione.

Sito ufficiale

300 canzoni dei Nomadi (al 2011)

Testi canzoni

Discografia Nomadi

Le più belle canzoni

 

Seleziona la lingua

Italian English French German Greek Portuguese Spanish