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Home Arte cultura e tempo libero La storia non raccontata del Liceo Mamiani: gli intellettuali del calcio della sezione A, dominatori dei tornei degli anni ‘70

La storia non raccontata del Liceo Mamiani: gli intellettuali del calcio della sezione A, dominatori dei tornei degli anni ‘70

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Riportate le memorie inedite di Alberto Bordi sulla vita extraintellettuale del prestigioso liceo romano di viale delle Milizie

 

 

 

Liceo Mamiani anni 70 =contestazione=impegno politico=intellettuali estremi. E lo sport? A colmare tale amnesia degli storici  sul mitico liceo romano di viale delle Milizie ci pensiamo noi, anche se con un po’ di ritardo (solo 40 anni): la sezione A vince per tre anni consecutivi il torneo del liceo “rosso di lusso”. Più che “Porci con le ali” eravamo in campo “Forti con le ali” (Staderini e Foti), ma anche il centravanti (capitano Alberto Bordi) faceva paura: capocannoniere per tre anni consecutivi, aveva uno score invidiabile (36 reti in19 partite nel 1970, 40 reti in 30 partite nel 1971 e  56 reti in 25 partite l’anno seguente (più 10 pali colpiti e 12 gol annullati…tutto documentato in maniacali schede di repertorio). In difesa/mediana c’era un bel gruppo di mastini (Albanesi, Traietti, Ancidoni, Sinibaldi e Caracciolo) per di più con i piedi buoni; a centrocampo gli instancabili stantuffi umani Maniscalco e Martellucci, in porta il mitico Biagiarelli, distratto ma non troppo.

 

Per la storia: il torneo 1972 fu vinto con un perentorio  7 – 1  in finale sulla sezione E; semifinale 4 -1 sulla sez. F. Altre partite di qualificazione 7-0, 8-1;3-2; 8-3. Sei partite e dodici punti: 37 gol fatti e 8 subiti. Ai campi “Brasiliani” sulla via Aurelia, tra sudore e polvere, con calzoncini rigorosamente disuguali, abbiamo sempre dato spettacolo. Capocannonieri Bordi e Foti con 11 reti. A seguire Casini (F) con 9 reti; Dau (D) 7 reti; Gentili (F), Staderini (A), Nanetti (E) e Arcà (E) con 5 reti.

Nella  rarissima foto che ritrae l’invincibile armata della sezione A (l’originale è quotata 6.000 euro) da sinistra, in piedi: Caracciolo, Marino Sinibaldi, Claudio Staderini, Martellucci, Biagiarelli (portiere), Alberto Bordi (capitano ipertricotico); in ginocchio, da sinistra: Massimo Albanesi, Sandro Ancidoni, Gianni Maniscalco, Foti e Paolo Traietti.

 

Qualcosa e qualcuno  forse ce li siamo dimenticati, ora i nostri avversari sono stranieri (Parkinson e Alzheimer tra i più pericolosi…anche se non giocano corretto, pare che picchiano duro) ma  noi studenti “intellettuali” del Mamiani ce la giocheremo pure contro di loro.

 

La storia  di un calciatore del liceo Mamiani (memorie inedite di Alberto Bordi)

Avevano resistito tanti anni, oltre quaranta per la precisione, tutte quelle medaglie appese alla parete della “stanzetta”, sinossi di una gloria giovanile lontana, in realtà mai troppo ostentata ma pur sempre fonte di intimo orgoglio, anche quando si trattava di “patacche” di bronzo e non di (simil)oro.

Un bel giorno la rigorosa logica organizzativa femminile ha preso il sopravvento sul culto del passato ed ha detto stop alla esposizione al valor calcistico; in pochi minuti tutti quei sudati premi ai tanti gol segnati, alle affannose vittorie fatte di polvere e sudore, di fatica e solidarietà sportiva, hanno perso la loro individualità e sono finiti in un anonimo barattolo. Il passaggio del vetusto medagliere dalla vetrina espositiva all’oscurità di una cassettiera senza storia, potrebbe sembrare un evento fisiologico, innocuo, perfino previsto, eppure segna in modo tangibile, pressocchè definitivo, la cancellazione, quasi mnemonica, di quel mondo di corse, di amicizia, di gol e di abbracci, di amare sconfitte, di ultimi minuti, di un mondo che un tempo sembrava riempire gran parte della tua vita. Il caso ha poi voluto che, a seguito della periodica sistemazione delle carte, che avanzano in ogni casa silenti come la desertificazione nel nostro pianeta, ho ritrovato le mie “schede” di calciatore, ossia i minuziosi, quasi maniacali report di ogni partita giocata, in cui annotavo, in una sequenza di colonne degna di un moderno foglio excel, le squadre che si erano fronteggiate (a sinistra quella in cui giocavo io), il risultato finale, quello parziale del primo tempo, le reti che avevo segnato in quella partita, il progressivo totale dei gol, i pali colpiti e addirittura i gol annullati. Nella scheda del 1970 c’è traccia di 19 partite, in cui risulto essere sempre andato a segno con un totale di 36 reti, comprese quelle fatte nella squadra della sezione A, nell’ambito del torneo calcistico del liceo Mamiani: nel dettaglio 5 a 3 contro la VG, 3 a 0 contro la sez.E; 3 a 2 contro la  IV G; 5 a 1 (semifinale) contro la sez. D e finale memorabile, 3 a 3 contro la sezione F.

Arbitrava l’incontro Michele Plastino, calciatore brillante e noto giornalista sportivo, oltre che “Mamianista doc”, che, a conclusione del faticoso match, affermò che Bordi (A) e Varanini (F) per i ripetuti colpi proibiti che si erano scambiati fin dal primo minuto, dovevano probabilmente essere espulsi prima della fine del primo tempo, ma la finale sarebbe stata privata di due protagonisti importanti, peraltro andati tutti e due in gol. Nella scheda dell’anno calcistico, che prevedeva pure un voto in autovalutazione, sono riportati i goleador di quel torneo svolto ai campi “Brasiliani” sulla via Aurelia: capocannonieri con 8 reti Bordi (A) e Alessandri (a) Il filone d’oro dei miei gol in sequenza prosegue l’anno seguente ed infatti la scheda quadrettata riporta 30 partite consecutive a bersaglio con 40 reti messe nel sacco degli avversari, il massimo (5) in un 13 a 0 tra la squadra della sezione A del Mamiani e la squadra della Sezione B. L’anno seguente stravincemmo il torneo liceale , realizzando 12 punti in sei partite, 37 gol fatti e 8 subiti, con una finale strepitosa, 7 a 1 alla sezione E. Cannonieri del torneo furono Bordi (A) e Foti (A) con 11 reti, a seguire Casini (F) con 9, Dau (D) con 7; Gentili (F), Nanetti (E), Arcà (E) e Staderini (A) con 5 reti.

Il mio bottino personale di quella stagione fu di 56 reti in 25 partite (più 10 pali colpiti e 12 gol annullati…tutto documentato in schede di repertorio).

Per la storia: in semifinale 4 -1 sulla sez. F. Altre partite di qualificazione 7-0, 8-1;3-2; 8-3. Ai campi “Brasiliani” sulla via Aurelia, tra sudore e polvere, con calzoncini rigorosamente disuguali, abbiamo sempre dato spettacolo.

C’era una foto emblematica di quel che accadeva in quei campionati di calcio studenteschi: durante una partita ai campi Brasiliani, uno spettatore espone un grosso cartello con sopra la scritta BORDI FOR MEXICO;   nel 1970 erano in programma i mondiali di calcio e  tale e tanta era la fiducia nel bomber della sezione A................

 

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