La capitale è al 18° posto. Per misurare il benessere delle province e delle città italiane l'indagine del SOLE 24 Ore ha utilizzato ben 90 indicatori diversi, tra i quali anche i fattori clima, salute, debiti delle famiglie e tempo libero.
La classifica finale fotografa le 107 province italiane cercando di mettere in luce le località “dove si vive meglio” e quelle dove, invece, si concentrano le maggiori criticità.
La buona qualità della vita urbana risulta essere prerogativa del nord Italia, come attesta la graduatoria stilata per l'anno2019 dal SOLE 24 Ore, che vede ai primi posti Milano, Trento, Bolzano e Aosta; ultima è Caltanissetta ma tutto il sud arranca nelle zone basse della classifica. Enna risulta al 104° posto, Foggia al 105° e Crotone al 106°.
Il capoluogo lombardo fonda il primato sul fronte benessere su talune componenti peculiari come la crescita dei residenti, l'incremento del verde, l'organizzazione generale della città, le opportunità di lavoro, l'offerta culturale, l'impronta imprenditoriale che genera ricchezza ed altro ancora, nonostante il profilo sicurezza sia deficitario tanto da relegare la città meneghina nella bassa classifica.
A ridosso di Milano spicca la qualità di vita delle province autonome che presentano alti livelli di funzionalità dei servizi come pure nel binomio ricchezza e consumi.
In via generale si registra un trend positivo e di miglioramento per tutte le grandi città del nostro Paese con una eccezione per Bologna, che invece perde posizioni. Un grande balzo in avanti vede protagonista Monza e Brianza, che sale di 17 posizioni fino alla sesta, giusto davanti a Verona. Nei primi dieci luoghi di alta civiltà ci sono pure Trieste, al quinto posto, Treviso, ora ottava, e poi Venezia e Parma. Roma, nonostante i grandi problemi sul fronte dei servizi di mobilità urbana e della gestione dei rifiuti, recupera qualche posizione e si colloca al 18° posto.
In salita anche Cagliari, che fa un balzo di 24 posizioni (20°), e Genova, che sale di 11 gradini (45°), Firenze (+7, al 15° posto) e Torino è 33esima (+ 5 sul 2018). Salgono anche Bari, 67ma, con un miglioramento di + 10 rispetto al 2018 e Napoli , di ben 13 posizioni, pur rimanendo in un ambito critico (81^).
A livello regionale il podio è tutto settentrionale: Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province. In fondo alla classifica, invece, ci sono Sicilia e Calabria, rispettivamente ultima e penultima.
Il metodo di valutazione. Per ciascuna graduatoria, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero a quella con il peggiore; il punteggio per le altre città si distribuisce di conseguenza in funzione della distanza rispetto agli estremi; in seguito, per ognuna delle sei macro-categorie si individua una graduatoria di tappa, determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori tematici, ciascuno pesato in modo uguale all’altro; si arriva alla classifica finale costruita sulla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.