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Home Buono a sapersi Se hai un vecchio gettone telefonico, può valere una bella sommetta in euro

Se hai un vecchio gettone telefonico, può valere una bella sommetta in euro

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Valutazione interessante per il primo gettone coniato in Italia, quello della Stipel datato 1927. Ovviamente è piuttosto raro e si riconosce per la doppia scanalatura su un lato e soltanto una sull’altro. Per questa moneta la base d’asta si aggira intorno ai 30- 40 € ma la sua quotazione può arrivare fino a 100 €.

 

 

 

 

In passato era un oggetto importante, di quelli da avere sempre in tasca; una specie di moneta che ci permetteva di mettersi in contatto con persone per noi importante e l'averlo a disposizione nel momento giusto poteva significare riallacciare un amore, ritrovare un'amicizia, sfruttare una opportunità di lavoro e tanto altro ancora.

La sua lunga e preziosa esistenza finisce intorno all'anno 2000 e cede il passo all'avvento dei cellulari. Oggi i queste particolari monete sono relegati a reminiscenze  del passato e come tali oggetti da collezione che potrebbero, in taluni casi, valere una fortuna.

Si tratta di una moneta non emessa dalla Zecca di Stato ed oggi destinata ad un ritorno di fiamma per i collezionisti.

All’inizio ne esistevano solo tre tipologie che si distinguevano a seconda della distanza da coprire; il gettone di tipo A era generalmente usato per chiamate fino a 3 km di distanza. La moneta era riconoscibile perché presentava due scanalature su una faccia e una sull’altra. Il gettone di tipo B invece era per chiamate a medio raggio tra i 3 e i 10 km e presentava una scanalatura laterale su ogni faccia. Il gettone di tipo C era usata principalmente per le chiamate interurbane ossia per distanze superiori ai 10 km e si caratterizzava per la scanalatura centrale e laterale solo su una faccia.

Ricordiamo che per i collezionisti una moneta da collezione deve essere perfetta, senza né graffi né abrasioni. I pezzi più rari e quindi più preziosi sono quelli con piccoli errori di conio.

Nel 1928 l’officina Timo di Bologna conia il  gettone a doppia scanalatura con la sigla inserita in un rombo. Questa moneta è molto rara e la sua quotazione può arrivare a 200 €.

 

Il gettone Telve del 1932, con una scanalatura a destra,  dall’altro lato, invece, la scritta “Società telefonica delle Venezie”,  è una vera rarità ed è valutato intorno ai 300 euro

Discreta la valutazione del gettone con ambo le facce della moneta identiche, coniato nel 1934 dalle officine S.E.T di Napoli. Nel 1935 a Roma l’azienda Teti  conia un gettone telefonico in alluminio com modesta valutazione attuale.

Tutti i gettoni coniati dalla SIP dal 1959 fino al 2000, hanno anch’essi un certo valore, che a seconda delle annate/sigle possono raggiungere cifre che variano tra i 15 € (per le seri: 7502, 7706, 7803, 7901, 8011 ) e i 50 € (per le serie: 6504, 7110, 7304, 7412, 7704). Anche se nella maggioranza, dei casi il valore del singolo gettone telefonico non supera 1 €.

 

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