Per raggiungere da Roma la cittadina costiera di Mattinata, nella Puglia del Gargano, mettete in conto oltre quattro ore di viaggio, tra Autostrada Roma Pescara e strada Garganica, S. S. n. 89.
Questa volta non andiamo all’Hotel Residence il Porto, con la piscina sospesa tra mare e cielo, come abbiamo fatto in passato, ma optiamo per il residence la Torre del Porto, delizioso complesso a due passi dal mare e dai tanti ristorantini affacciati sul Lido.
Siamo in contrada Funni e questo luogo resterà per sempre nella nostra memoria come il top assoluto per igiene e pulizia, non solo delle stanze, ma anche della piscina, degli spazi verdi e di ogni angolo visitabile intorno alla ombrosa zona bar. A piedi si possono raggiungere tutti gli stabilimenti della zona, belli, organizzati ed affollati, ma noi troviamo il posto ideale nel Lido di Elianti, una spiaggia libera sui generis, ampia e profonda, dove due lettini ed il parcheggio per l’intera giornata costano 9 euro. Il piccolo bar è in realtà una loggia panoramica affacciata sul mare; per il pranzo ci sono le proposte semplici ma goduriose degli stabilimenti a fianco.
In rapida prospettiva qualche indicazione sui ristoranti (si mangia bene ovunque): i voti più alti vanno a due ritrovi dentro la cittadina di Mattinata, ossia la Locanda del Maniscalco che si giova di tutti alimenti autoprodotti, apprezzatissimi da turisti e dai locali; una sottolineatura per le meravigliose orecchiette con cacio ricotta e pomodorini gialli. Altro gioiellino della buona tavola è l’Osteria del Borgo, ubicata nel centro storico, con prezzi contenuti e pietanze assai sfiziose, comprese le imperdibili tagliatelle ai porcini della Foresta umbra. Non da meno la conosciutissima Masseria Liberatore, nella contrada omonima a pochi metri dal mare, dove, sotto una vegetazione rigogliosa puoi mangiare attraenti specialità di pesce e di carne, oltre ad una notevole gamma di pizze, inclusa la semplice pizza Vampa con olio origano e pomodorini. Frequentatissimo anche il Giardino Monsignore, affacciato sulla spiaggia, come pure Antonino, deludente per un antipasto di pesce con vari assaggi indefiniti, per una calamarata ai frutti di mare purtroppo dominata dai pomodorini secchi e per un piatto di verdure grigliate, non dissimili da quelle di un supermercato ed acetate oltre il consentito.
Capitolo gite. Nei dintorni c’è la stupenda ed attrezzatissima Foresta Umbra che merita sicuramente una visita; la cittadina di Manfredonia ha un bel castello ed un centro storico vagamente magrebino (la foto accanto al murales di Lucio Dalla è un must). Il paese di Monte sant’Angelo vanta un santuario molto antico e conosciuto, quello di san Michele Arcangelo, ma per arrivarci ci sono un po’ di tornanti da percorrere. Ovviamente una giornata è da dedicare alla gita in barca che vi permetterà di vedere le grotte e le spiagge più belle della costa; tra le prime segnaliamo quella della campana, quella del duomo di Milano e quella della bocca dello squalo; tra le seconde spiccano la spiaggia delle Sirene, con tanto di bagno (qui la spiaggia è tutta ciottoli e servono quindi le scarpe da scoglio ed il mare è subito profondo), la baia delle Zagare, con albergo dotato di ascensore, a pochi passi dagli splendidi faraglioni ed infine la spiaggia di Vignanotica che segna il confine con la costa garganica di Vieste. Il costo della gita è di 25 euro a persona ed include una discreta quantità di assaggi (caciocavallo, primo sale, taralli d’ ogni tipo, olive etc.) oltre a bevande a volontà con tanto di prosecco, Cocacola e aranciate. Non previsto, in modo assoluto, è il rilascio della ricevuta da parte degli organizzatori, simpatici e cortesi. Di grande interesse le grandi vasche in mare aperto, destinate all’allevamento di orate, saraghi e spigole, una struttura di itticoltura imponente, la più grande del nostro sud, che fornisce giornalmente l'intero bacino del meridione.
Di una settimana di mare, piscina, sole e gradito venticello (visto le temperature molto alte), restano le immagini di una natura meravigliosa, impreziosita dalla sagoma autorevole di migliaia di ulivi, dalla gradita presenza di limoni dorati praticamente ovunque (e non raccolti), da alberi di fico generosi e da piante grasse degne di una località esotica. E poi i cibi genuini e mai banali che sempre si sposano con la cortese accoglienza della gente del luogo.