Brevettato nel 1903, il “termoforo” è un affidabile aiuto contro il freddo di mani e piedi, nelle coliche renali , nei dolori mestruali ed articolari ma non sostituisce certo i medicinali ed in taluni casi è controindicato
Potrebbe sembrare una invenzione di poco conto ma così non è se si pensa a quanti milioni di persone ne hanno beneficiato, nel nostro passato, per riscaldare il letto e la notte incombente. Parliamo della borsa dell'acqua calda, soluzione geniale brevettata nel 1903 nella struttura in gomma, dall'inventore croato Slavoljub Eduard Penkala con il nome di Termofor. Proprio i modelli in gomma sostituirono presto quelli in altri materiali, dal momento che la gomma mantiene maggiormente il calore. Questa borsa in caucciù , acquistabile anche oggi a pochi soldi, costituisce l’evoluzione del vecchio scaldaletto e del più antico “prete” delle case di campagna di tutta Italia, un mattone scaldato al fuoco del camino ed avvolto in un panno. Ancora oggi, soprattutto nelle seconde case rurali o nelle villette di mare, prive di impianto di riscaldamento, il rigore della prima notte di soggiorno, può essere senz’altro allietata dal calore sprigionato da questa borsa calda, riempita d’acqua e chiusa ermeticamente da un tappo a vite. Una Università del Regno Unito le attribuisce determinati poteri terapeutici ed antidolorifici. In effetti è vero che il suo calore, straordinario nel repentino piacere termico che fornisce ai piedi, può alleviare i dolori articolari e certe difficoltà muscolari, ma va rigettata la tesi della sua utilità anche nelle coliche dei bambini , che, essendo di natura gassosa, potrebbero addirittura subire un peggioramento. Insomma non è una panacea o una terapia in grado di sostituire i medicinali, però può essere un tangibile aiuto contro il dolore mestruale grazie alla capacità di rilassare i muscoli uterini. Parimenti falsa è la sua azione benefica su ferite e traumi che troverebbero invece un benefico effetto nel freddo e quindi nella borsa con ghiaccio. Consigliata per i dolori addominali e per le coliche renali, grazie all’effetto dilatatore del calore, è decisamente controindicata in caso di appendicite perché il calore aumenterebbe il rischio di perforazione dell’appendice. Insomma la borsa dell’acqua calda è un’amica sicura contro il freddo, favorisce il relax e riduce lo stress ma, attenzione a non utilizzarla per troppo tempo anche perché, nonostante i materiali di nuova generazione usati, può essere sempre fonte di una sgradevole ustione.