Natura, cucina, arte e simpatia, insomma quello che fa apprezzare l'Italia nel mondo. Un mare bellissimo da vedere, caratterizzato da scogli inospitali, un tratto di costa decisamente adatto per tuffatori; questo il primo approccio con Castro Marina.
Ci sono insenature stupende, come Ciolo e Acquaviva, ma affollatissime ove i villeggianti locali arrivano in prima mattinata e si litigano ogni centimetro di roccia disponibile per stendersi al sole. Soluzioni alternative sono i terrazzamenti attrezzati come il frequentatissimo ma organizzato Lido delle Zagare, a due passi dalla piazza principale della cittadina. Il mare con spiagge lo trovi ad Alimini oppure sopra Pescoluse, più distante, nella zona ionica conosciuta come le Maldive del Salento (Torre Pali, Torre San Giovanni, Torre Mozza), mare cristallino e sabbia chiara, con massa imponente di turisti, allineati e coperti nei lettini degli stabilimenti. Alloggiamo al Residence Acquaviva, quattro stelle generose; è il classico villaggio imperfetto, con alti e bassi che possono infastidire fino a rendere la vacanza poco vivibile. Grande cortesia e disponibilità degli inservienti, ma alcuni degli appartamenti sono proprio modesti. La grande pecca è la mancanza di un punto di ritrovo apprezzabile: ci si incontra ad un bar-ristorante piuttosto triste; non c'è nulla di stimolante e di vivace. Anche la cucina non lascia il segno e manca pure di umiltà, che è un ingrediente che spinge a migliorarsi ogni giorno. La zona piscina è incantevole ma spesso lasciata in balìa dei frequentatori, non sempre educati. L'immenso ed incantevole terreno del villaggio, ricco di vegetazione... e di ruderi, è trascurato ma in prospettiva questo può diventare davvero un residence meraviglioso.
Castro Marina è vivace e frequentata giorno e notte; da non perdere la Grotta della Zinzulusa cui si accede direttamente via terra; la piscina comunale, non distante, è spettacolare nella sua ubicazione, sospesa sul mare. Il ristorante più apprezzato è la Grotte del Conte, con assortimento di pesce notevole, anche se l'ambiante è troppo paludato. Castro paese si trova invece arroccata su uno sperone di roccia da cui si domina il mare. Nel suo splendido castello aragonese è conservato il busto di Minerva ritrovato nel luglio 2015 che rinforza la tesi della esistenza di un tempio dedicato alla dea che avrebbe attratto Enea; è qui che l'eroe omerico avrebbe attraccato una volta fuggito da Troia in fiamme. Al centro del paese c'è un ristorante affascinante, Amedeo, con un giardino incantato, curato con amore dalle donne di famiglia. Le pietanze non sono tutte strepitose ma il livello è comunque alto, qualche scivolone ed un eccesso di pretenziosità. Apprezzati in tutta la zona ciceri e tria ossia pasta fresca fritta in zuppa di ceci. Cesarea Terme è una cittadina termale sul mare, ordinata ed organizzata, con un fascino vagamente decadente. Si mangia bene da Abramo, pescatore di razza ma alla Torre, attaccato al Municipio, sembra di mangiare una gustosa pizza in compagnia del sindaco. Otranto, punto di incontro tra Oriente ed Occidente, con il suo castello e la sua cattedrale ti proietta in una atmosfera antica, carica di magia. Consigliabile la gelateria sul lungomare. Vicino Tricase c'è Marina Serra con un tratto di mare delimitato da scogli a chiusura che crea una piscina naturale. A Tricase c'è pure la trattoria degli oscar, la Cistaredda (piccola civetta) ove puoi gustare piatti locali sfiziosi e creativi come pure pizze di ogni tipo a prezzi stracciatissimi. A pochi chilometri da Castro, in località Giuggianello, c'è il giardino botanico La Cutura, famoso per la serra delle piante grasse. Santa Maria di Leuca, così denominata dal greco leukos "bianco, luminoso", è un centro balneare e peschereccio che sorge nell'insenatura tra Punta Ristola e Punta Meliso, da sempre ritenuta punto di incontro tra mar Adriatico e mar Ionio. In realtà l'incontro tra i due mari, come indicato dalle carte nautiche, avviene a Punta Palascia nei pressi di Otranto.