Comirap

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Consigli utili Week-end a Ferrara. Bagno di gentilezza, cultura e buona cucina nella "città delle biciclette" di Alberto Bordi

Week-end a Ferrara. Bagno di gentilezza, cultura e buona cucina nella "città delle biciclette" di Alberto Bordi

E-mail Stampa PDF

 

 

Un breve soggiorno nella terra estense non può che ristorare e ricaricare chi viene da città caotiche e da impegni gravosi

 

Certamente la dimensione della provincia incide positivamente sulla qualità della vita dei suoi abitanti, ma per Ferrara (dalla stazione ferroviaria al castello estense basta una comoda  passeggiata di 30 minuti) c'è un valore aggiunto in termini di gentilezza e di organizzazione, oltre che grazie ad  un passato storico-culturale di grande prestigio. Qualche data per capirne la storia: nel 1391 qui nasce una delle più antiche università del mondo, dove l'astronomo polacco Nicolò Copernico si laurea in diritto canonico! nel 1385 inizia la costruzione del magnifico castello, che la dinastia dei duchi d'Este  realizzò per fronteggiare gli assalti e le rivolte del popolo, inferocito per le tante tasse, imposte e gabelle che erano costretti a versare ai nobili locali. Sempre qui nasce il palio più antico del mondo che, da alcuni anni, a maggio, si svolge nella "infossata" piazza Ariostea, ove campeggia la statua di Ludovico Ariosto (un tempo c'era quella di Napoleone I), che qui visse scrisse l'Orlando Furioso. Il castello estense, unico in Italia per la presenza di acqua nel fosso perimetrale, merita di essere visitato per la bellezza architettonica, la storia ed i personaggi che lo hanno frequentato,  per gli eventi che lo animano, le prigioni e la cucina (in grado di servire mille ospiti grazie al celebre maestro di cerimonia Cristoforo di Messislugo). Imperdibile, la notte di capodanno, quando va in  scena l'incendio del castello, un evento scenografico di rara bellezza.

Camminando sui ciottoli della città della squadra di calcio della SPAl (Società Polisportiva Ars et Labor), prossima alla serie A, si incontrano, in un contesto ordinato,  monumenti, chiostri, chiese di particolare fascino, prima tra tutte la cattedrale, ventesima al mondo per vastità, ubicata nell'area della movida che impegna quotidianamente bar, ristoranti, pub, piadinerie e similari. Il palazzo  del Municipio si trova lì, a due passi dal maniero, nella accogliente piazza ove risplende lo Scalone d'onore, gioiello architettonico del 1481; il palazzo Schifanoia (per schivare la noia), non lontano da corso della Giovecca (per distrarsi con il gioco), vicino alla deliziosa chiesa-chiostro di S. Maria in Vado, ospita la celebre "sala dei mesi", affreschi di assoluto valore artistico. Il Palazzo dei Diamanti, simboli della famiglia Estense, facilmente riconoscibile per la facciata ricoperta da originali  bugni piramidali, ospita il museo di arte moderna. Un bel percorso è quello di corso Ercole I d'Este, che dal castello conduce, rasentando il parco Massari e la bella Certosa, sede del cimitero monumentale,  al tragitto delle mura periferiche, frequentato assiduamente da numerosi amanti della natura, del jogging e della bicicletta. Qui, partendo dalla porta degli Angeli, costeggiando il gigantesco parco Bassani, con vista su campo di golf e varie strutture sportive, si può prendere la via dei Calzolai, circa 8 chilometri di pista ciclabile, tra villette e fattorie che appaiono disabitate, in un contesto pianeggiante curato e surreale, per arrivare a Francolino - solo una chiesa ed un bar (dello Sport) - per ammirare la possanza del Po, l'argine dell'antico Padus (da cui pianura Padana): in piazza Savonarola, a Ferrara, su un lato dei portici si può osservare il "padimetro" che segna le alluvioni del fiume più lungo d'Italia, compresa quella devastante del 1951.

 

Appunti

Per chi ama lo shopping più o meno compulsivo, la piazza Trieste e Trento e vie limitrofe, offrono un mercato stabile oltre a negozi invitanti. Un altro parco si trova nella zona universitaria, che vanta pure un apprezzatissimo orto botanico. La  zona del ghetto è emblematica di una comunità ebraica fiorente: qui è nato anche il celebre attore Arnoldo Foà. La casa-museo di Ludovico Ariosto, con la scritta "parva sed apta mihi...." è particolare e presenta un fascino di indubbia impronta storico-letteraria.

A Ferrara sono nati grandi personaggi, da Giovanni Boldini,  ritrattista delle più belle donne di Parigi, sposo ultranovantenne di una giovane italiana, ai registi Florestano Vancini e Michelangelo Antonioni, al documentarista Folco Quilici, al premio oscar per gli effetti speciali Carlo Rambaldi, a Milva, la pantera di Goro, fino a Ferruccio Lamborghini, padre di vetture come il Miura e la Espada, capaci di concorrere alla pari con le mitiche Ferrari.

Tra i tanti eventi, oltre ai richiami di star affermate della musica italiana ed internazionale, una citazione merita la  Vulandra, rassegna internazionale degli aquiloni, come pure la celebrazione della giornata della liberazione, con emozionante passerella di centinaia di vetture e mezzi americani (jeep, anfibi, camion ed altro) che hanno caratterizzato quel frangente importante della  nostra storia.

"La città delle addizioni", questa la caratteristica di Ferrara, già additata nel 1500 come città moderna, evoluta e potente, cresciuta grazie ad un progetto, realizzato in più fasi, ed opera di vari componenti della stirpe degli Estensi, che ha visto la progressiva espansione urbanistica, con conseguente valorizzazione costante del territorio, tanto da valerle, oggi, l'inserimento tra i patrimoni dell'umanità UNESCO.

 

CONSIGLI UTILI

Alloggio:  l'Hotel Touring, 3 stelle plus, in via Cavour 11 ha una posizione strategica ed un servizio efficiente. Bagni molto belli. evitare la stanza 122 priva di affaccio esterno.

Mangiare: si pranza e si cena bene ovunque, a dire il vero, senza acuti e senza grandi differenze. Si spende sempre intorno ai 20/23 euro a persona. Il pane ferrarese sembra un grissino, è bello a vedersi, ma per chi ama la scarpetta è una tragedia

Cusina e Butega in Co.so Porta Reno 26, è frequentatissimo e centralissimo. Tagliere di Parma eccellente. Cappellacci di zucca a regola d'arte, serviti in padella.

Hostaria Savonarola. Sotto i portici dell'omonima piazza si gusta la classica salama da sugo con purè. Polentina e lasagne al forno piacciono anche ai turisti. Lambrusco da capogiro. Tra i dolci la tenerina con crema al mascarpone è il top.

Osteria degli Angeli. Locale storico nella singolare via delle Volte, ove centinaia di anni fa esistevano i magazzini a ridosso del Po. Tagliolini e tortelloni sono di prima categoria, come pure il pasticcio ferrarese e tutti i salumi presentati in tavola.

Osteria i 4 angeli. In piazza di Castello, cappellacci e salama serviti su piatti di terracotta in un ambiente rustico con salumi appesi al soffitto. L'entrata è un gradito assaggio della zzia, tipico salame  locale all'aglio. Si va  a tutta carne con dominio della monumentale bistecca del contadino con patate arrosto chiamata altrove "stincosauro".

Per il caffè o cappuccino, con  collegato spettacolare assortimento di pasticceria, il rituale presso il bar Duca d'Este, fronte castello, è un must irrinunciabile; per gli aperitivi la Birreria Giori, praticamente addossata al castello, offre una varietà di soluzioni, anche mangerecce, da considerare con attenzione.

Per le piadine, il campione indiscusso è Mordicchio, un chiosco in via Garibaldi letteralmente assediato dagli amanti del genere e non solo; infatti la lunga attesa (anche 50 minuti) merita l'ingresso in un mondo sconosciuto ove veramente una di queste piadine (decine di varietà) vale molto di più del solito pranzo. Parola di un sediofilo!

Per gli amanti del gelato c'è Grom e ci sono tante altre soluzioni artigianali e non, ma la Gelateria dell'era glaciale in corso Martiri della libertà - fronte cattedrale - costituisce una tappa certa per i turisti di passaggio.

Per chi ha tempo: una gita sul delta del Po con perlustrazione delle valli di Comacchio.

Negozi tipici: la Cartoleria sociale in piazza della Repubblica, un locale nato prima del novecento, pieno di fascino, con le cartoline del tempo che fu e con libri usati al prezzo di un euro. Spazio aperto in via Carlo Mayr è il trionfo della creatività con soluzioni ed invenzioni inimmaginabili.

 

Seleziona la lingua

Italian English French German Greek Portuguese Spanish