“E’ successo anche a me, come ad altri milioni di giovani. Pensate sia possibile che il profumo di una terra ci possa accompagnare per tutta la vita, sempre vicino a noi, per non lasciarci mai? A me è successo. E’ vero tutto quello che racconterò. Il Signore mi è testimone.”
Rosario Blanco è l’elemento di congiunzione fra i dolori, le paure, gli orrori della guerra e il profumo, il sole, la gente della sua terra. La Sicilia. Nel suo racconto troveremo così tutto quanto ha caratterizzato la guerra e la sua terra: la vita in trincea, la morte, il dolore, il sole, il fico d’india, il mare, i personaggi e il cuore della sua gente. Luoghi comuni, penserete. Ma la guerra e la Sicilia, sono anche quello. Sebbene la lettura di un racconto regali sempre momenti di meditazione, il monologo “la Mia terra,” è stato pensato come rappresentazione teatrale, dove il calore di un palco meglio potrebbe narrare la vita di Rosario Blanco e la sua terra. Per la prima volta in questo spettacolo viene sperimentato l’incontro e la fusione del linguaggio cinematografico con quello teatrale, personaggi del passato si materializzeranno sulla scena come se fossero fantasmi.