Nel segnatempo cartaceo ideato e realizzato da Alberto A. Bordi, intitolato "Black and white, of course", sono riportati personaggi e situazioni estrapolati dal repertorio iconografico dei grandi fotografi del secolo scorso, che hanno saputo esaltare le capacità rappresentative delle immagini in bianco e nero
Siamo la risposta povera al 48°calendario Pirelli, quest'anno realizzato dal famoso cantante Bryan Adams, che da tempo coniuga il suo talento musicale alla sua passione di fotografo. Tema del calendario Pirelli 2022? I musicisti! Ed ecco allora artisti del calibro di Cher, Iggy Pop, Jennifer Hudson e Rita Ora posare dinanzi all'obiettivo, alcuni ritratti in bianco e nero.
Nel cast troviamo anche la cantante americana Normani, la cantautrice statunitense di origini colombiane Kali Uchis, la cantautrice e produttrice Grimes, il rapper di origini cinesi Bohan Phoenix, la cantautrice e chitarrista St Vincent, la rapper Saweetie. Le star sono state fotografate in due diverse location di Los Angeles (il centrale Palace Theatre, fondato 110 anni fa, dove si sono esibiti anche Harry Houdini, Fred Astaire e Rita Hayworth, ed il famoso hotel Chateau Marmont di Hollywood, sul Sunset Boulevard) e a La Scalinatella Hotel di Capri.
Va detto che non è la prima volta che star della musica appaiono nel più famoso calendario al mondo; infatti nelle edizioni del passato figurano, tra gli altri, Bono, Jennifer Lopez, Sean “Diddy” Combs, Yoko Ono e Patti Smith.
Anche se il calendario più stravagante resta in assoluto quello di AlVeSi in tema di "riciclo di donne usate", esistente anche nella variante maschile, questo del Comirap 2022 esalta il valore rappresentativo ed emozionale della tecnica in bianco e nero, da considerare ancora più preziosa se rapportata al tempo in cui ogni foto era speciale, quasi artigianale, perchè frutto di una intuizione, di uno studio, di un talento estemporaneo, oppure di un progetto, in cui intervenivano molteplici fattori, tutti fondamentali per l'esito di una immagine, che doveva essere unica ed irripetibile, capace di rimanere impressa negli occhi e nella fantasia dell'osservatore. Esattamente il contrario di quanto avviene oggi, nell'era della fotografia digitale, in cui sono e siamo tutti fotografi bravini, ma terribilmente ripetitivi, spesso scontati e dozzinali. Fotografi spesso seriali, compulsivi, attenti a fermare l'attimo legato ad un evento destinato solo a dare un segno della propria vita sui social.
Questo calendario costituisce invece un omaggio al mondo delle reflex ed ai poeti dell'obiettivo, ai maniaci della camera oscura, come Henri Cartier-Bresson, Ansel Adams, Robert Capa, dello spudorato e geniale Helmut Newton, di Guy Bourdin, del maestro del nudo Robert Mapplethorpe e di tanti altri. La copertina vede protagonista una donna decisamente affascinante, intenta a verificare il suo peso...e la sua bellezza. Febbraio è scandalosamente erotico grazie alla esuberanza di una ballerina del Crazy Horse; marzo propone un "gommista" cinturato dai muscoli d' acciaio; aprile è il simbolo della fatica riservata ai giovani dal mondo del lavoro, con esagerazioni ed abusi intollerabili; maggio ci riporta ai lavori impossibili, nel caso di specie alle imprese disumane dei tagliatori di alberi giganteschi; giugno ci porta alla poesia di Venezia con tanto di acqua alta; luglio è il turno di un pastaio/pasticcere fiero del suo mestiere; agosto è il mese della seduzione femminile che affiora e si espande dalla stanza di un albergo; settembre ci proietta nel mondo dei vip, nell'occasione intenti a giocare con scacchi di particolare grandezza; ottobre è il momento della genialità di Salvator Dalì; novembre è il ritratto intenso di un uomo... tutto da esplorare; l'anno si chiude con una festa e che festa sia tutto l'anno... anche se i nostri antenati, più cauti, dicevano semel in anno licet insanire.