Il 14 giugno 1989 nasceva il Comitato Rappresentativo del Personale del Ministero dell'Interno, di cui è presidente il viceprefetto Alberto Bordi, donatore di sangue per oltre 30 anni
Papa Francesco si è unito alle celebrazioni del 14 giugno, affermando, dopo l’Angelus trasmesso in diretta dal programma televisivo “A Sua Immagine”, come questa giornata rappresenti un’occasione di solidarietà per la società.
“Oggi ricorre la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. – ha affermato il Pontefice – È un’occasione per stimolare la società ad essere solidale e sensibile a quanti hanno bisogno. Saluto i volontari presenti ed esprimo il mio apprezzamento a tutti coloro che compiono questo atto semplice ma molto importante di aiuto al prossimo: donare sangue”.
"A donare il sangue si regala un sorriso e si salva una vita: un gesto di solidarietà che i donatori di sangue considerano un inno alla vita che non conosce soste".Una raccolta straordinaria di donazione si è svolta presso la piazza del Viminale, a Roma,dove si trova il ministero dell'Interno.
La Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita nel 2004 dall'Oms come 'World Blood Donor Day', quest'anno doveva celebrarsi proprio in Italia, ma sarà rinviata al prossimo Anno, causa la pandemia da Covid 19. Un ringraziamento va rivolto ai tanti donatori per gli oltre 117 milioni di sacche di sangue raccolte ogni anno.
Il 14 giugno è stato scelto in quanto giorno di nascita del biologo austriaco Karl Landsteiner, scopritore del sistema AB0 nel 1900, e coscopritore del fattore Rhesus.
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Il messaggio di Giovanni Musso, Presidente Nazionale FIDAS:
"Ogni anno il 14 giugno, è un appuntamento importante per i donatori di sangue, soprattutto nel nostro Paese dove migliaia di persone in modo volontario, responsabile, periodico, anonimo e gratuito compiono l’importante gesto della donazione del sangue con grande generosità ed altruismo.
Il World Blood Donor Day rappresenta l’occasione per ringraziare, ogni anno, i milioni di donatori di tutto il mondo che consentono di raccogliere oltre 117 milioni di unità di sangue ogni anno contribuendo a salvare milioni di vite umane.
Obiettivo di questa ricorrenza è sensibilizzare non solo i cittadini, ma anche i Governi e i servizi sanitari affinché adottino politiche di promozione e difesa del dono volontario, non retribuito, periodico, associato, responsabile e anonimo. Valori imprescindibili per garantire sangue ed emoderivati con elevati standard di qualità e sicurezza.
Quest’anno l’organizzazione della Giornata Mondiale del Donatore era affidata all’Italia e si sarebbe dovuta tenere a Roma, ma a causa dell’emergenza sanitaria che tutti noi conosciamo questo importante appuntamento è stato rinviato, rinvio ovviamente necessario per garantire la sicurezza dei partecipanti, anche considerando il fatto che erano previsti ospiti da tutta Italia e anche da diversi Paesi esteri, ma si sta già lavorando all’edizione 2021 che l’OMS ha deciso di lasciare al nostro Paese.
Mi auguro che anche se in maniera virtuale i festeggiamenti del 14 giugno quest’anno possano valorizzare ancora di più il sistema sangue italiano, che anche in questo momento così complesso è riuscito a garantire le terapie salvavita a oltre 1800 pazienti al giorno”.