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Home Solidarietà Una poesia per ricordare la barbara uccisione di Willy

Una poesia per ricordare la barbara uccisione di Willy

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E' intitolata "Te chiedo scusa a Ma’" e non si conosce l'autore. Willy Monteiro Duarte era un  bravo ragazzo di 19 anni assassinato la notte del 6 settembre a Colleferro. Il giovane fu vigliaccamente massacrato a calci e pugni da ben quattro persone per aver difeso a parole un amico in una rissa.

 

 

Te chiedo scusa a Ma'

 

A Ma’ stasera nun torno

va a letto nun m’aspetta’

faccio ‘n sarto all’artro monno...

Te chiedo scusa a Ma’

c’era n’amico ‘n difficoltà

nun me la sentivo de scappa’...

Erano tutti grossi e muscolosi

c’avevo na paura

se vedeva  che erano  pericolosi...

M’hanno  ammazzato come n’animale

ma che ho  fatto de male ?!?!?

A Ma’ hai visto come so piccolo

però so dovuti veni ‘n tanti

co sto sorriso li sdrajavo tutti quanti ...

Mortacci loro come menavano

io ar massimo je sorridevo...

Te chiedo scusa Ma’

ma quarcuno li doveva affronta’ ...

Quarcuno je doveva fa capì che sbajaveno

c’avevano troppo veleno...

Quello che nun capisco de  sta gente

invece de divertisse e ride

vanno in giro a cerca’ e sfide...

Se sentono forti e onnipotenti

ma a strigne so na massa de deficienti...

A Ma’ io volevo solo mette pace

de litiga’ nun me piace...

Ao mo non voglio passa’ da eroe

l’ho  affrontati

ma c’avevo na paura de sti tatuati...

Poi a Ma’ non ho più sorriso

Ma che se fa così

senza neppure n’avviso

Me so spento

lento lento...

Ancora adesso me sto a chiede  er perché

de tutta sta cattiveria e rabbia verso de me...

Ora te saluto a Ma’

Che c’ho da fa’...

Sto a sali e scale

Me devi promette che nun starai male...

Ammazza quante so che fatica

ricorda che la vita nun è finita...

Ogni vorta che te manco pensa a sto sorriso

Che er fjo tuo te sta vicino dar paradiso

(Autore sconosciuto)

 

Chi ha ucciso Willy Monteiro? Facile rispondere: quattro abominevoli personaggi palestrati dalla testa vuota e dallo sguardo gelido. In quattro contro un esile ragazzino più coraggioso di loro cento volte, che non ha esitato a prendere le difese di un amico in difficoltà. Ma ad uccidere quel bravo ragazzo, apprezzato sul lavoro come pure nelle relazioni umane, è stata la collettività, che non ha denunciato, o quanto meno segnalato, la presenza e le bravate di questi energumeni primordiali; sono state le forze dell'ordine, che troppo spesso ignorano fatti e misfatti che sono sotto gli occhi di tutti; sono le istituzioni, che non provvedono a tutelare le persone per bene ed a sanzionare ed allontanare quanti praticano il crimine e la violenza.

Ora gli aggressori di Willy Monteiro rischiano l’ergastolo. L’accusa, infatti, si è aggravata dopo i risultati dell’autopsia sul corpo del ragazzo: da omicidio preterintenzionale è diventata omicidio volontario. Cioè gli aggressori volevano uccidere Willy, questa la tesi dei pm, quando lo hanno pestato a sangue. Ora si entra nel limbo e nelle tortuose lungaggini della giustizia, che si inceppa su cavilli procedurali, su perizie, patteggiamenti, buona condotta e tanto altro ancora...che tristezza tanta ingiustizia!

 

 

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