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Home Solidarietà Amico libro: "Migrations stories", linguaggi, culture, identità - Carocci Editore - di Maria Eugenia Cadeddu

Amico libro: "Migrations stories", linguaggi, culture, identità - Carocci Editore - di Maria Eugenia Cadeddu

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Il rischio che corriamo oggi è lo stesso di dieci anni fa, ossia che “il tema dell’immigrazione venga affrontato come una materia qualsiasi, mentre è di tutta evidenza che siamo di fronte ad una problematica complessa e trasversale che abbraccia numerevoli profili e che soprattutto ha al centro l’uomo. O meglio milioni di uomini, donne e bambini disperati, che rischiano la vita pur di approdare in territori dove poter coltivare il sogno di una dignitosa sopravvivenza". Questo libro fornice una chiave di lettura utile per capire la dinamica migratoria del nostro millennio

 

Poche persone possono vantare una competenza così articolata e profonda in materia di immigrazione come Maria Eugenia Cadeddu, dirigente presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, che, nell'approccio pluriennale con un fenomeno planetario così complesso come l'immigrazione, non si è limitata ad analizzare con grande attenzione il profilo dello studio di una diaspora senza precedenti, ma ha costantemente alimentato il confronto con tutte le forze impegnate in tale contesto, dalle istituzioni italiane agli apparati internazionali, dagli organismi operanti a vario titolo nel mondo delle migrazioni alle strutture di volontariato e di accoglienza, senza tralasciare la componente fondamentale, ossia le donne e gli uomini che hanno vissuto e raccontato le loro esperienze per raggiungere una terra capace di garantire loro un futuro di sopravvivenza e di dignità umana.

Della componente migratoria in seno alla professionalità della dottoressa Cadeddu posso parlare con assoluta e piena convinzione in quanto ho avuto modo di lavorare con lei e con il valido  staff di esperti del CNR, Consiglio  Nazionale delle Ricerche, quando, quale viceprefetto dirigente del Servizio I del Dipartimento Immigrazione del Ministero dell'Interno, ricoprivo l'incarico di  steering  border member presso la Commissione Europea per l'EMN (European Migration Network) e lei era alla guida di questo team di eccellenti professionisti (Punto di Contatto dell'Italia con l'Unione Europea), con i quali abbiamo onorato il ruolo e l'incarico affidatoci, grazie ai documentati pareri ed alle puntuali risposte fornite in lingua inglese ai partner europei,  grazie a pubblicazioni, conferenze e studi mirati nei vari ambiti della costellazione migratoria. L'autrice di questa pubblicazione, con l'umiltà e la dedizione che la contraddistinguono, ha promosso ed organizzato tantissime iniziative, impossibile da enumerare e citare nel dettaglio, con un panorama di partecipanti e di interlocutori di assoluto rilievo, mostrando in ogni evento ed in ogni attività, le proprie doti di cultura, di  intelligenza e di passione, di cui hanno potuto beneficiare non solo tutti i componenti del Punto di Contatto, ma l'intero "sistema Italia",  come pure, anche se in via derivata ed indiretta, i tantissimi immigrati giunti nel nostro territorio. (Alberto Bordi)

 

In Italia i discorsi sulle migrazioni sono spesso incentrati sui temi degli sbarchi e dell’accoglienza, sui numeri delle richieste di asilo e dei rimpatri, sulla necessità di salvaguardare i diritti umani e insieme garantire legalità e sicurezza. Si tratta di questioni fondamentali, dibattute a più livelli, ma che non definiscono la totalità dei fenomeni migratori né sono rappresentative dello scenario italiano, con circa duecento nazionalità diverse. Inoltre, in tale contesto comunicativo i migranti – di qualsiasi provenienza – raramente trovano propri spazi di intervento, nonostante i richiami a termini quali società multietnica, globalizzazione e transnazionalismo. Il volume, attingendo a varie fonti di informazione, propone una riflessione su differenti aspetti delle migrazioni, quali la loro rappresentazione mediale, la generale disinformazione sulle cifre, la complessità delle situazioni di incontro fra migranti e società autoctona. Allo stesso tempo, evidenzia l’importanza delle esperienze personali e dei processi di rielaborazione linguistica e culturale, a partire dalle narrazioni di chi un percorso migratorio l’ha effettivamente compiuto.

 

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