Il farmaco, che nei casi di ipoglicemia grave, consente di ristabilire il livello di zuccheri nel sangue del giovane paziente con un semplice spruzzo nel naso, diventa rimborsabile
La Regione Lazio garantirà, attraverso le Aziende sanitarie, lo spray nasale di Glucagone ai bambini e agli adolescenti in età scolare (4-18 anni) affetti da diabete mellito di tipo I. Con la recente determinazione adottata dal direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Andrea Urbani, i pazienti diabetici, a rischio di grave ipoglicemia, potranno migliorare sensibilmente la qualità della loro vita, nell’ambito della gestione della malattia.
Il Glucagone è infatti l’unico farmaco che, in caso di ipoglicemia grave, consente di ristabilire il livello di zuccheri nel sangue del paziente con un semplice spruzzo nel naso, assicurando un’agevole e un’imminente somministrazione anche negli ambienti extra sanitari, a partire dal mondo della scuola. Si tratta di una risposta tempestiva alle esigenze di salute dei bambini e degli adolescenti diabetici, in linea con le richieste delle associazioni dei pazienti. Un provvedimento che riassume il forte impegno della Regione Lazio a mantenere un livello elevato e qualitativo dell’assistenza sanitaria.
La notizia tanto attesa dalle associazioni delle persone diabetiche, è finalmente arrivata: il Glucagone da fascia C torna in fascia A, quella che ne garantisce la rimborsabilità ai giovani pazienti di diabete 1.
Grande soddisfazione del presidente di ADA ROMA - Associazione Diabetici Addolorata, Venanzo Paganelli: "confidavamo che la Regione Lazio si allineasse con quanto già fatto dalle regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Sicilia e Campania, che avevano provveduto a rendere rimborsabile lo spray salvavita per i giovani diabetici di tipo 1".
Si ricorda che tale farmaco, importante perchè utilizzato anche nelle scuole ove può essere somministrato evitando le iniezioni, era disponibile in Italia fin dal 2020 allorchè fu inserito in fascia A, quindi rimborsabile dal S.S.N. ma poi era tornato in fascia C, a pagamento, perchè l'azienda farmaceutica multinazionale che lo aveva prodotto lo aveva venduto ad altra che però non aveva sede nel nostro Paese. Interessati all'utilizzo del farmaco spray salvavita sono circa mille alunni nel Lazio: il prodotto costa cento euro a confezione.
La lettera di Diabete Italia al direttore di Quotidiano Sanità