Dall’eremus terratianus - lavatoio della palazzina 261 del comprensorio metropolitano dei Platani. L'augurio per un 2025 carico di soddisfazioni...
Care concittadine e cari concittadini,
questa sera ci stiamo preparando a festeggiare l’arrivo del nuovo anno e voi, privi di alcun pensiero virtuoso vi apprestate ad ingozzarvi con una sequenza di pietanze ipercaloriche, di dolci e carboidrati che andranno ad intasare le vostre coronarie, il tutto prima di dare il colpo finale al vostro colon con un impasto di lenticchie e cotechino.
Nella consueta speranza che si aprano giorni positivi e rassicuranti, evitate i comportamenti scurrili, in particolare i rutti del dopo mezzanotte; tali botti non sono sanzionati ma rendono il protagonista di tale roboanti effluvi gassosi un essere primordiale degno di una clava e di una pelle di felino indosso.
Naturalmente, non possiamo distogliere il pensiero da quanto avviene intorno a noi. Nella nostra Italia, nel mondo. Nel nostro Paese oltre alla violenza, dovuta ad una tossicità psico-fisica generalizzata negli ambienti degradati, fa paura l’imbecillità dilagante; basta guardare i vostri condomini oppure le vostre frequentazioni, come gli automobilisti che viaggiano a velocità pazzesca nelle vie di città piccole grandi, senza alcuna conoscenza delle regole del codice della strada e di quelle, basilari, del buon senso. Nel mondo continuano le guerre, muoiono uomini, donne e bambini senza colpa e senza difesa, ma ognuno di noi continua a fare una vita egoistica e finalizzata a perseguire effimere blandizie di poco conto .
Pochissimi hanno la forza di fare un salto significativo in termini di civiltà, di impegno , di rispetto; si tende a vivere nel brodo primordiale costituito da logiche e dinamiche beluine, da aperi-droghe e relazioni di basso profilo, necessarie forse per sopravvivere alla consapevolezza che non valere niente.
Si naviga perlopiù a vista ma una certezza c’è ed è che l’anno a venire sarà peggio di quello passato; è certo e matematico come la sequenza di Fibonacci.
Continuate a trascorrete le giornate che vi separano dal nulla eterno davanti alle televisioni; preferite occuparvi di cose ed animali piuttosto che chiamare il parente malato o l’amico in difficoltà. Provate a cercare un centro di gravità permanente.
Auguro, come da prassi consolidata, giornate migliori di quelle che vivete nell’anonimato della inciviltà, sperando che riusciate ad alzare la testa dalla ignoranza che domina le vostre esistenze in modo triste ed imbarazzante
Sappiamo di trovarci in una stagione che presenta tanti motivi di allarme, ma anche nuove opportunità. Cresciamo insieme, questo significa AUGURI
