Previste iniziative in tutta Italia per denunciare il fenomeno che spesso esplode negli ambiti familiari come attestano i circa diecimila casi registrati nel 2012
Nel 73% dei casi sono donne le vittime dei reati di stalking o di criminal harassment, insomma di molestie ed aggressioni che spesso provengono da quelli che erano o sarebbero dovuti essere i loro compagni di vita.
Le denunce presentate dal 1° agosto 2012 al 31 luglio 2013 sono 38.142. Le violenze e i maltrattamenti in famiglia, secondo i dati forniti dalla Direzione centrale della polizia criminale, sono in crescita costante: nel 2012 sono stati registrati ben 9.899 casi, nell'81% dei quali sono sempre le donne ad essere vittime. Un cambio di civiltà su questo fronte ed un incremento della prevenzione a tutela delle donne appare urgente ed improcrastinabile.
L'Unione europea e il Consiglio d'Europa hanno lavorato per favorire il superamento di questa emergenza sociale e, nel 2011, è nata la Convenzione di Istanbul per la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. Si tratta di uno strumento che vincola giuridicamente gli stati in materia. L'Italia ha ratificato la Convenzione nel giugno 2013, ma la normativa non è ancora in vigore.
Lo Stato italiano ha introdotto nel 2009 della legge antistalking e varato di recente la legge 15 ottobre 2013, n. 119, che rende penalmente più incisivi i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori. La nuova normativa contiene, inoltre, strumenti di protezione e di tutela per interrompere catene persecutorie che possono arrivare fino alla follia omicida.