Prima c'erano Cab e Abi, due numeri del mondo bancario che dovevamo necessariamente conoscere, insieme al nostro numero di conto corrente; poi c'è stato l'avvento del Cin.
Ora tutto questo lascia il posto a ben altro numero, composto di 27 caratteri, che ci deve essere familiare per forza di cose. Parliamo del codice IBAN (International Bank Account Number), ossia la codifica internazionale che identifica ciascun conto bancario utilizzato per i pagamenti transfrontalieri, che sarà utilizzato anche per i pagamenti eseguiti in Italia, al posto delle tradizionali coordinate bancarie (codici ABI e CAB e numero di conto corrente). A partire dal 1° gennaio 2008 il suo utilizzo e obbligatorio per un gran numero di operazioni. Il cambiamento è legato all'istituzione della Sepa, Single euro payments area. Un'area geografica che comprende i Paesi dell'area euro più Svizzera, Islanda, Danimarca e Gran Bretagna, dove è possibile utilizzare la moneta unica europea per i pagamenti elettronici.
Esso è composto dalla sigla internazionale (IT) secondo lo standard Iso 3166, seguita dai numeri di controllo, dal Cin, dall’Abi, dal Cab e dal numero di conto corrente. Le banche e le poste hanno provveduto da tempo a comunicare ai propri utenti il nuovo codice IBAN.
Coordinate bancarie è un termine generico utilizzato per indicare quei codici o quelle diciture che permettono di identificare un rapporto di conto corrente esistente presso un istituto bancario.
Solitamente per identificare in maniera univoca un conto in essere presso una qualunque banca sono necessarie due informazioni: la banca stessa (gruppo bancario e filiale) e il numero di conto corrente. Tuttavia data la scarsa praticita di riferire i nomi delle banche e la difficolta di immagazzinare tali informazioni nei sistemi informatici, sono stati creati una serie di codici identificativi.