Nel 2008 possibile detrarre dal reddito imponibile il 19% delle spese sostenute per il trasporto, sotto forma di abbonamenti a treni o autolinee, sino ad una soglia massima di 250 euro annui per ogni individuo. Di Massimo Geria
Importanti novità arrivano dal Ministero dei trasporti per i 13 milioni di pendolari (cresciuti fra il 2001 e il 2007 del 35,8%) che ogni giorno, in Italia, utilizzano i mezzi di trasporto pubblico.
Per il triennio 2007-2009, infatti, sono in arrivo nuovi fondi (in parte stanziati dallo Stato e in parte cofinanziati dalle singole Regioni che contribuiranno nella misura del 25 per cento) che verranno utilizzati sia per migliorare il sistema di servizi di mobilità pubblica - con l'acquisto di veicoli ferroviari, metropolitane, tram e autobus - sia per aiutare le famiglie che, per il 2008, avranno la possibilità di detrarre, dal reddito imponibile, il 19 per cento delle spese sostenute per il trasporto sotto forma di abbonamenti a treni o autolinee. Il tetto di detrazione prevede una soglia di 250 euro annui per ogni individuo.
Quasi ad avvalorare tali iniziative, una indagine realizzata nel novembre 2007 dal Censis sul fenomeno sociale del pendolarismo, individuando i tre fattori che ne hanno contraddistinto la crescita negli ultimi anni: l’aumento degli occupati, passati dai 21,6 milioni del 2001 ai quasi 23 milioni attuali; l’incremento degli studenti delle scuole secondarie di II grado e degli iscritti all’università, aumentati dai 4,2 milioni del 2001 ad oltre 4,5 milioni; ma, soprattutto, i fenomeni di “diffusione abitativa” che hanno cambiato le concentrazioni urbane in molte aree del Paese.
Oltre 5 milioni di acquirenti di case, infatti, dal 2000 ad oggi hanno determinato il piu intenso boom del mercato immobiliare registrato in Italia. L’andamento dei prezzi delle case ha condizionato, direttamente o indirettamente, lo spostamento di una consistente parte di popolazione. Ciò ha prodotto tra il 1991 e il 2006:
- una progressiva diminuzione di residenti nelle aree metropolitane (-4,8%);
- un netto aumento di residenti nei comuni della prima cintura (+9,3%);
- e, ancor piu, della seconda corona urbana (+13,8%).
Nella sostanza un dinamismo “centrifugo”, una necessaria fuga dalle città che, oggi più che mai, richiama l’attenzione di Apparati centrali e periferici della pubblica amministrazione ad un potenziamento costante degli interventi a favore della “normale” mobilità dei cittadini.