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Home Tutela del cittadino consumatore Memorandum bollo auto: la tassa di proprietà della vettura va pagata entro il mese successivo a quello di scadenza

Memorandum bollo auto: la tassa di proprietà della vettura va pagata entro il mese successivo a quello di scadenza

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La tassa si paga su base annuale e la  scadenza è personalizzata, quindi non ci sono termini validi per tutti. In caso di  mancato pagamento a tempo debito scattano le sanzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate.

 

 

Esenzioni dal pagamento. Non devono pagare il bollo i possessori di auto adibite al trasporto dei disabili oppure i proprietari di autoveicoli d'epoca ultratrentennali e le vetture elettriche. E' escluso dal pagamento anche il proprietario di una vettura rubata entro il mese di scadenza del tributo.

Quando si paga. Gli automobilisti proprietari di un veicolo devono pagare la prevista tassa di proprietà nel corso del mese successivo a quello di scadenza. Quindi, a decorrere dal primo al 31 gennaio 2022 se questa risulta essere il 31 dicembre del mese precedente. Il pagamento deve invece essere versato dal primo al 28 febbraio 2022 se il termine ultimo è fissato al 31 gennaio del mese precedente. Si paga dal primo al 31 marzo 2022, se la scadenza è il 28 febbraio precedente; dal primo al 30 aprile 2022 se la scadenza è il 31 marzo; dal primo al 31 maggio 2022 se il bollo va in scadenza il 30 aprile del mese precedente; dal primo al 30 giugno 2022 se il termine è il 31 maggio; dal primo al 31 luglio 2022 se va in scadenza il 30 giugno; dal primo al 31 agosto 2022 se il termine è il 31 luglio; dal primo al 30 settembre 2022 se la scadenza è il 31 agosto; dal primo al 31 ottobre 2022 se va in scadenza il 30 settembre; dal primo al 30 novembre 2022 con scadenza al 31 ottobre; dal primo al 31 dicembre 2022 se va in scadenza il 30 novembre.

Si tratta, a far data dal 1999, di una tassa regionale e sono  quindi le singole regioni italiane a gestire l'intera procedura anche se nella gestione interviene anche l'Agenzia delle Entrate. Le regioni a statuto ordinario e le province autonome gestiscono in modo autonomo  le attività di controllo e di riscossione di tali tasse, affidandone alcuni settori anche a privati.

Quanto si paga. Per sapere quanto bisogna pagare di bollo auto, è necessario fare riferimento alla normativa comunitaria sulle emissioni inquinanti, indicate sulla carta di circolazione. In questo modo è possibile valutare quale direttiva interessa la vettura e quindi moltiplicare il valore corrispondente per ogni kW di potenza del veicolo oppure CV, nel caso in cui nel libretto di circolazione  sia ancora riportata la potenza massima con questo valore di riferimento.

L'ACI fornisce un servizio on line (https://online.aci.it/acinet/calcolobollo/index.asp#inizio-pagina) molto utile per conoscere scadenza e importo da pagare, ma è importante avere il libretto di circolazione sottomano in modo da inserire correttamente il numero di targa, la data di prima immatricolazione del proprio veicolo ed il valore dei Kilowattori (fare riferimento alla voce P2 del libretto).

In pochi secondi è possibile visualizzare il risultato in una semplice tabella che riporta i dettagli del veicolo, scadenza per il pagamento e l'importo del bollo.

Dove si paga. Si paga presso i centri Aci (Automobile Club d’Italia) o direttamente sul portale online di Aci, ma anche alle Poste, alle ricevitorie Lottomatica, agli sportelli Atm o nelle tabaccherie convenzionate con banca ITB.

Le sanzioni per ritardo o mancato pagamento del "bollo". Fino a qualche tempo addietro scattava una multa pari al 30% del tributo in caso di mancato pagamento. Ma la legge numero 157 del 25 dicembre 2019 ha esteso i termini del ravvedimento operoso oltre i 12 mesi, purché non sia iniziato un accertamento da parte della Regione o dell'ente che effettua la riscossione.

Nello specifico, il proprietario dovrà versare una sanzione pari al 4,29% se il saldo avviene oltre i dodici mesi e entro i due anni dalla scadenza del termine, oppure una sanzione pari al 5% se si corrisponde il bollo oltre due anni dalla scadenza.

Chi non paga la tassa di proprietà per tre anni consecutivi, ai sensi dell'art. 96 del Codice della Strada, rischia la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), con conseguente ritiro della carta di circolazione e della targa del veicolo, con la conseguenza che il mezzo non potrà più circolare.

Fare sempre riferimento alla disciplina regionale aggiornata in tema di pagamento della tassa di proprietà delle automobili !

 

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