Dal 7 novembre 2023 la vita delle 220 famiglie del comprensorio “Alpi” è sensibilmente peggiorata e dal Comune di Roma e dal III Municipio sono arrivate solo risposte interlocutorie motivate dalla necessità di accertamenti tecnici in loco
Ai primi di novembre 2023 una voragine si apre nell’anello viario di via Pienza ed il correlato intervento di riempimento del substrato determina lo stravolgimento della circolazione stradale, non più a senso unico ma a doppio senso. Vengono spostati tutti i cassonetti della raccolta differenziata, in parte spostati in Largo Gambassi, con grande disagio dei cittadini residenti che devono portare a sacchi e sacchetti a notevole distanza dalle proprie abitazioni. Per tanti mesi le erbacce crescono senza controllo lungo i marciapiedi dell’area in parola, rendendo oltremodo difficoltosi i parcheggi, anche se il problema più serio riguarda il rischio di incidenti, peraltro già verificatisi, tra veicoli costretti a sfiorarsi a causa del nuovo assetto dei transiti e della ristrettezza della carreggiata. I camion della nettezza urbana non vi transitano più e quelli di soccorso stentano a trovare le abitazioni che hanno richiesto un pronto intervento. Al disagio ed al pericolo si aggiunge il danno, non solo sullo stile di vita della intera collettività interessata ma anche con riguardo al valore degli immobili, diminuito nella misura del dieci per cento secondo le agenzie immobiliari di zona. Per oltre un anno gli abitanti di zona hanno pazientemente sopportato l’emergenza e le previste procedure di verifica del sottosuolo ove si è aperta la voragine, ma ora dicono basta: vogliono sapere di più e vogliono dagli organi competenti, Municipio e Comune di Roma in primis, risposte concrete su quando si ritornerà alla situazione originaria.
Anche gli avvocati del Comitato Civico via Pienza, con presidente pro tempore il viceprefetto a.r. Alberto Bordi, cominciano a guardare le carte, e, forti di una documentazione copiosa, pensano ad una diffida, ad una eventuale class action ad azioni risarcitorie mirate, ad una istanza di ridimensionamento della TARI dovuta nel lungo periodo considerato, in ragione di un servizio reso meno agibile per gli utenti ed altro ancora.
Il collegio organizzatore del COCIPI, sigla del Comitato Civico Pienza, costituito da validi professionisti operanti in vari campi, ha, nell’immediato, ottenuto un incontro con il Presidente del III Municipio, cui si guarda con grande fiducia, come primo passo per arrivare ad una soluzione definitiva del problema e per uscire da una impasse che non fa bene a nessuno.