Il giacobino fu assassinato da Charlotte Corday, una giovane donna girondina di Caen che vedeva in lui il principale artefice del “Terrore” imperante .
Jean-Paul Marat, nato in Svizzera, prima di diventare un politico integralista dell’area giacobina nel contesto della rivoluzione francese, era stato un medico ed un giornalista. Nel periodo cruciale della Rivoluzione pubblicò articoli caratterizzati da feroce fanatismo sanguinario, con i quali incitò il popolo francese a ribellarsi contro il dominio girondino. Tutti sanno che fu ucciso nella vasca da bagno dalla giovane Charlotte Corday ma pochi sanno il perché di questa morte atipica.
La spiegazione sta nel fatto che Marat era afflitto da un'irritante malattia della pelle che lo costringeva a lunghe permanenze nella vasca da bagno per alleviare il dolore immerso in una tinozza d'acqua medicamentosa ed è qui che la Corday lo uccise con una coltellata al petto, mentre lui era intento a leggere la falsa lettera di supplica utilizzata dalla donna come pretesto per farsi ricevere.
Alla morte di Marat Jacques-Louis David dedicò un dipinto a olio su tela conservato nel museo reale delle belle arti del Belgio di Bruxelles
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