Non il solito libro di ricette, che non mancano, ma tanti spunti, curiosità e consigli pratici in tema di “mangiar bene” sinonimo di cultura, salute, convivialità e stile di vita
Non c’è miglior vetrina di un libro che il suo indice, che ne anticipa e sintetizza i contenuti; ed in questa “Ora di Cena” abbiamo subito un approccio interessante grazie ad una panoramica dei vocaboli gastronomici, cui segue una foto di gruppo ai fornelli, da Apicio a Pellegrino Artusi, gastronomi, chef e scrittori che hanno fatto la storia dell’arte culinaria.
“La storia delle pietanze dai nomi curiosi”, come babà al rhum, crepes suzette, croissant etc. non può che affascinare il lettore ed anticipa la saggezza degli avi, che entra in cucina, grazie ai tanti proverbi nati vicino al focolare domestico. Ciak si cucina ci presenta i piatti dei protagonisti della cinematografia d’autore, mentre acquolina in bocca ci insegna i modi di dire nel mondo culinario. Insomma tanta letteratura in questo saggio di cucina ed ecco allora che non potevano mancare le regole comportamentali del moderno galateo in tavola (Da leggere con molta attenzione!!!).
Originale e divertente è il capitolo della cucina a quiz, domande enogastronomiche più o meno difficili. Il nono capitolo propone alcune ricette dell’autrice, peraltro presenti anche nella rubrica La cucina di Rita, forte di oltre 60mila accessi ospitati nel sito www.comirap.it.
A seguire la sezione dedicata alla saggezza latina in tavola; e per finire alcune poesie dedicate al cibo, scelte, come "er mortorio", dalla inesauribile vena di poeta gastronomico di Aldo Fabrizi. Tante le belle foto che arricchiscono la pubblicazione, tutte realizzate, come pure le pietanze immortalate dall’obiettivo, da Rita Calvo. Elaborazione grafica e coordinamento progettuale di Alberto A. Bordi e Massimo Geria . Edizioni Accademia della Clepsidra.
L'appendice del libro, ultima di copertina
Gli appuntamenti con il cibo, se considerati nella dinamica necessitata e ripetitiva, corrono il rischio di apparire ordinari e scontati, oltre che riconducibili alla mera connotazione funzionale al nostro vivere quotidiano. A tale concezione si può opporre una vera e propria “filosofia della buona tavola”, articolata nei momenti della progettazione, della preparazione e della consumazione delle pietanze. Questo approccio, sicuramente migliorativo della nostra esistenza, ci permette di apprezzare il rituale sociale, il valore aggregativo, la magia della creatività connessi ad un profilo più evoluto dell’arte culinaria, cui si ricollegano anche le conoscenze della natura e perfino la capacità terapeutica di contrastare le solitudini e le disillusioni del nostro vivere quotidiano.
Metaforicamente dentro al piatto c’è un mondo trasversale fatto di storia e di rituali, di personaggi e di aneddoti& ci sono i luoghi dei cibi e degli ingredienti, c’è il culto della ricetta che spesso diventa parte della tua personalità, c’è soprattutto la condivisione e la elargizione dell’alchimia dei sapori, c’è la scenografia della tavola imbandita, c’è l’etimologia delle piatti più conosciuti, c’è la quintessenza dell’ospitalità, magari condita con la ciliegina della sorpresa. C’è insomma tanto passato e tanto presente. Su questi concetti si fonda “Ora di cena”, che vuole raccontare, con ingredienti misurati e con l’umiltà dell’apprendista, i piaceri della buona tavola.
Rita Calvo è nata a Roma da famiglia originaria di Avola nella Sicilia siracusana. Di questa doppia matrice, cucina popolare e cucina di corte, ha fatto tesoro basando la sua impostazione gastronomica sul rispetto della tradizione, ma con un occhio anche alle varianti più ricercate. Ha ideato e realizzato originali eventi gastronomici, tra cui una memorabile “Serata Artusiana” presso il Club Machiavelli di Roma, ha scritto diversi articoli sui piaceri della buona tavola. Ha frequentato numerosi corsi di cucina con vari chef, tra i quali Luca Montersino, Antonino Esposito, Gabriele Bonci Palma D’Onofrio ed altri. Cura la rubrica “La Cucina di Rita” per il sito www.comirap.it, con oltre 60.000 accessi. Laureata in scienze politiche, è sposata ed ha una figlia avvocato.