Diritto di critica. Gli scambi di vedute conflittuali tra dirigenti e subalterni, tra datori di lavoro e lavoratori sono da sempre all’ordine del giorno in tutti gli ambienti lavorativi, ma, al di là di chi ha torto e di chi ha ragione, non è pensabile che il “sottomesso gerarchico” non possa esprimere il proprio avviso su una determinata questione, anche quando questo si appalesa in netto contrasto con quello del superiore.