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Home Qui Viminale DOCUMENTI SULL'IMMIGRAZIONE: intervento presso l'Università di Macerata del Viceprefetto Alberto Bordi, Steering Board Member presso la UE

DOCUMENTI SULL'IMMIGRAZIONE: intervento presso l'Università di Macerata del Viceprefetto Alberto Bordi, Steering Board Member presso la UE

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Il rappresentante del Viminale, accompagnato da studiosi del CNR, punto di contatto EMN con l'Unione Europea, ha svolto una relazione panoramica su tutti gli aspetti di rilievo del fenomeno migratorio in Italia (18 marzo 2016).

 

 

Sono stati affrontati i profili attinenti ruoli istituzionali, legislazione, procedure, Unione europea, accoglienza ed integrazione, comunicazione, Fondi europei, nucleo emergenza sbarchi, diritto di asilo, cittadinanza, dati e novità dell'ìultimo periodo (accordo integrazione, test conoscenza lingua italiana etc..

Link Università di Macerata

Link CNR

Il viceprefetto Bordi dal 2011 si occupa di immigrazione sotto vari profili: Comunicazione (Gestione in esclusiva del sito del Dipartimento per l'Immigrazione – rapporti con il Portale del Ministero dell'Interno), Procedure (2012 Emersione da lavoro irregolare e Altamente qualificati Blue card)........Commissioni bandi di gara FEI, Sbarchi (turni nucleo emergenza Viminale) e dal 2014  dirigente responsabile del Servizio I  della Direzione centrale delle Politiche per l'immigrazione e Steering board member presso Unione Europea per EMN.

 

"Questi accenni  alla mia esperienza professionale offrono lo spunto , prima di affrontare il tema dei Fondi Europei per l’Integrazione, di compiere una rapida panoramica sulla variegata e complessa attività svolta dal Ministero dell’interno e dalle sue strutture periferiche – prefetture e questure in primis – in tema di immigrazione. Questo non solo per illustrare, seppur sommariamente, aspetti  meno noti dell’impegno del Viminale su tale fronte,  ma anche e soprattutto per evidenziare come ogni tassello del mosaico immigrazione conduca inevitabilmente all’integrazione e come ogni straniero presente, a vario titolo, sul nostro territorio, sia fisiologicamente protagonista di una storia di integrazione, con tutte le variabili ipotizzabili al riguardo.  Siamo convinti che l’integrazione sia la strategia vincente nel composito mosaico migratorio, auspicata da tutte parti in gioco, prima di tutto dai migranti e dalla collettività ospitante, ma anche dalle istituzioni europee e nazionali (profilo indefettibile per la pax socialis), e dal contesto socio-economico perché in grado di attenuare la conflittualità e di offrire opportunità.

1)In questa rapida panoramica  il primo richiamo va agli sbarchi massivi di migranti  sulle coste italiane, i quali, benchè ridotti nel 2015 a 153.842 rispetto ai 170.000 del 2014, grazie alla apertura della rotta balcanica, ora di nuovo compromessa, costituiscono un impegno dominante per lo Stato italiano. (Descrizione turni al nucleo emergenza - ruolo prefetture - dinamica degli spostamenti  di uomini  e donne - il problema dei minori - rischio sanità - capitanerie di porto - importanza della Caritas etc. filiera  Prefetture Comuni fino ad associazioni operanti sul territorio).

2)Connotato indissolubile agli sbarchi è quello dell’accoglienza (rapporto dic 2015) che ha avuto un potenziamento sia  in termini di  Fondi destinati allo SPRAR (rich asilo), sia per i MSNA  - Minori Stranieri Non Accompagnati.  Nei circa 1600 centri accoglienza funzionanti  a dicembre 2015 sono state  rilevate 103.792 presenze, di cui 76.683 nelle strutture temporanee (CAS), 7394 nei CARA- CDA- CPSA e 19.715 nei centri SPRAR.

3)Diritto di asilo: la commissione nazionale asilo con 40 commissioni territoriali opera a pieno regime per evadere le richieste di protezione internazionale, in progressivo incremento. Nel 2014 63.456 domande di asilo, nel 2015 sono state  83.970 (3562 riconoscimenti status rifugiato, 10.214 protezione sussidiaria, 15.759 protezione umanitaria, non riconoscimenti 37403). Questo per dire che si tratta  comunque di stranieri tutti coinvolti in un percorso di integrazione.

4)Cittadinanza. Nei diversificati profili dell’integrazione la cittadinanza costituisce il profilo più elevato con la equiparazione dello straniero al cittadino italiano in termini di diritti e doveri. Nel 2015 i nostri uffici dipartimentali DLCI hanno esaminato 101.804 domande, 85401 concluse positivamente (23.135 per matrimonio e 62.267 per residenza).

5)Decreti flussi. Il nostro sistema di ingressi per gli stranieri non appartenenti all’UE è storicamente basato sulle quote individuate annualmente  con DPCM per i cittadini stranieri interessati ad entrare in Italia per lavoro. Il 3 febbraio ha preso avvio un doppio decreto flussi (fino al 31 12 2016) che ha previsto 17.850 ingressi per lavoratori dipendenti ed autonomi e 13.000 ingressi per lavoratori stagionali. EXPO (nel 2014 I N.O. rilasciati furono 17.408).

6)Emersione da lavoro regolare iniziata nel 2012  con D.Lgs 109 una sanatoria che ha riguardato circa 135.000 lavoratori irregolari presenti sul nostro territorio con una procedura che ha previsto la regolarizzazione retributiva, contributiva e fiscale (DURC), ora in fase di ultimazione presso gli Sportelli. Anche questi irregolari regolarizzati vivono un percorso di integrazione.

7)Accordo di Integrazione. Gli stranieri  con più di 16 anni che entrano per la prima volta in Italia e richiedono un permesso soggiorno superiore per durata ad un anno debbono contrarre con lo Stato italiano un accordo che prevede 16 punti di bonus ed una disciplina premiale. Devi raggiungere nel biennio i 30 punti grazie a percorsi virtuosi (studio, conoscenza lingua,  lavoro, formazione, volontariato etc.. decurtazioni se azioni criminose).  Al 7 marzo Raggiunto il numero complessivo di 241.089  accordi (Roma 27.000 11% Milano 26000 Macerata 2450 di più delle altre province Marche). Nel solo 2015 47.030 accordi (21606 Asia, 12804 Africa, 12620 altre provenienze).

8)Ricongiungimenti familiari: Art 29 Testo Unico Immigrazione prevede che lo straniero regolare possa ricongiungersi con coniuge, figli minori, genitori  ultrasessantacinquenni, figli maggiorenni a carico a condizioni che possegga determinati requisiti (alloggio, reddito pari ad assegno sociale, assicurazione  sanitaria. Nel 2015 sono stati 22.290 tutti impegnati presumibilmente in un percorso di integrazione.

9)TEST lingua italiana: procedura prevista per chi vive legalmente in Italia da 5 anni e richieda permessi soggiorno per soggiornanti lungo periodo (permesso definitivo – Carta Soggiorno). Impegnate Prefetture: al 7 marzo 865.949 richieste di test in 421 sedi grazie a 25.368 sessioni. Solo nel 2015 149.464 convocati in tutta Italia;  a Macerata 7675.

 

FONDO EUROPEO INTEGRAZIONE

Semplificando il tema, l’integrazione può essere considerato l’incontro armonico tra la collettività ospitante e la comunità migrante, ognuna considerata con le sue peculiarità (il piccolo paese del reatino non è  lo stesso di una metropoli come Milano; il tessuto socio economico Friulano non è lo stesso di quello che trovi in Calabria; la comunità siriana probabilmente non è la comunità cingalese etc). L’integrazione per definizione e per realtà consolidata non ha carattere istantaneo ma comporta un processo medio-lungo non sempre destinato a buon fine. Inoltre il fattore della consistenza numerica dei migranti incide negativamente sul profilo dei tempi e della qualità dell’integrazione tanto da incrinare la posizione di Paesi notoriamente  accreditati come altamente civili (alludo alle recenti posizioni di Svezia e di altri paesi scandinavi). Insomma tutti auspichiamo l’integrazione nel contesto migratorio ma per realizzare risultati di effettiva inclusione non basta disponibilità e buona volontà (esempio icastico:invito a pranzo 10 persone; arrivano in 100 che non posso ospitare se non dispongo di spazi, bagni, pasti, di sedie etc.). Occorrono obiettivamente strutture, procedure ed organizzazione quindi finanziamenti e questo l’Europa ha posto alla base del programma SOLID, avviato nel 2007 relativo alla Solidarietà  nella gestione dei flussi migratori. Nell’ambito di questo Programma sono stati istituiti tre Fondi per implementare politiche comuni in tema di immigrazione e asilo: Il Fondo Europeo Rimpatri, il Fondo Europeo Rifugiati a sostegno di azioni connesse alla integrazione delle persone il cui soggiorno è di natura durevole e stabile; il Fondo Europeo integrazione cittadini di Paesi terzi con l’obiettivo di sostenere gli Stati membri dell’UE attraverso politiche che consentano a tali cittadini, giunti legalmente in Europa, di integrarsi più facilmente nelle società ospitanti.

Quanti gli stanziamenti. PROSPETTO A complessivamente, nei sette anni compresi dal 2007 al 2013 sono stati stanziati 221.478.000 euro così ripartiti.

Come ha operato il FEI? C’è una Autorità Responsabile per ciascuno Stato membro (DCPOL IMM e Asilo) – Per ogni programma annuale la Comm Europea valida la proposta di stanziamento dello Stato membro, che procede ad indire bandi di gara nelle azioni previste relativamente a quel fondo. PROSPETTO B (formazione linguistica destinataria del 40% degli interventi…..).  Per ogni singola gara, pubblicata sui siti istituzionali, veniva costituita una commissione che valutava i singoli progetti. Graduatoria e finanziamento dei progetti fino alla capienza.

Il Fondo ha finanziato ben 823 progetti, proposti da amministrazioni centrali (ministeri), regioni, enti locali, università, organizzazioni no profit,  associazioni del terzo settore, talvolta riunite in RT Raggruppamenti Temporanei; gli interventi realizzati hanno permesso di raggiungere 574.000 cittadini di Paesi terzi. Le regioni (ed i migranti ivi residenti) che hanno beneficiato maggiormente del Fondo FEi sono stati il Lazio, il veneto, la Lombardia, Piemonte. (PROSPETTO C).

Molti dei progetti hanno avuto una consistente eco sui media e nella società civile: pubblicazioni, convegni, incontri d’arte, intercultura, campionati di calcio interetnici, performance musicali, elaborazioni dottrinali, statistiche, dossier di ogni tipo etc.

Un Rapporto sull’associazionismo dei migranti come veicolo di integrazione sociale” che è stato oggetto proprio un mese fa di un convegno presso il CNR di Roma.

Tra i tanti mi vengono in mente il progetto Cantieri d’Italia, l’italiano di base per costruire la cittadinanza, realizzato da RAI 3 e trasmesso in 40 puntate più 2 speciali. Si è trattato di una situation comedy con situazioni tipo del quotidiano, affiancate dalla rubrica PARLARE ITALIANO, da un VOCABOLARIO VISIVO e da approfondimenti sui diritti e dei doveri dei cittadini stranieri residenti in Italia. Accanto alla trasmissione anche un sito web dedicato.

Molto apprezzato anche un altro progetto di RAI TRE titolato RADICI, un programma che ha mostrato  i luoghi e la cultura dei protagonisti della immigrazione raccontati proprio dai protagonisti del viaggio  (Bolivia, Albania, brasile, Cina, Ecuador, Bosnia, Marocco, con la rubrica significativamente chiamata “Com’è andata a finire” una sorta di check sul viaggio all’insegna o nella speranza di una effettiva integrazione.

Come evidenziato nel convegno conclusivo del giugno 2015 presso la sede del CNR sulla gestione del FEi da parte dell’Italia nel periodo 2007 – 2013, il nostro Paese ha raggiunto eccellenti risultati finanziari nella con una performance pari ad oltre il 91 % di spesa e riscuotendo il plauso formale della Commissione Europea."

 

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SEMINARIO DIDATTICO. Integrazione dei migranti: rappresentanza e libertà politiche / Integration of migrants: representation and political freedom
Dettagli dell'evento
Quando: dal 17/03/2016 alle 14:00    al 18/03/2016 alle 14:00
Dove: Aula Magna UniMc / piaggia dell'Università 2 / Macerata


Il seminario - promosso in collaborazione con il Centro interdipartimentale di Ricerca sull'Africa  / UnimC - indaga gli aspetti politici della integrazione dei migranti, intesi come gruppo che, considerato in un’ottica di lungo termine, dovrà inserirsi nel nostro contesto sociale e politico fondato su valori di libertà civile e politica. Purtroppo, per ora lo sviluppo dei meccanismi democratici di rappresentanza e di difesa dei diritti e degli interessi degli immigrati apparemolto debole e osteggiatodalla scarsa propensione all’azione collettiva e dalla chiusura in comunità identitarie (etnico-religiose). Si approfondirà in propositoil quadro giuridico di riferimentoe l’attuale situazione economico-sociale, come anche l’impegno svoltodal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell’Interno e dal European Migration Network - Punto di Contatto Nazionale italiano; si illustreranno inoltre le caratteristiche del programma europeo AMIF (Fondo per asilo, migrazione e integrazione) e si presenterà l’esperienza del progetto INTERACT finanziato da tale fondo.

L'evento si terrà nei giorni 17 e 18 marzo p.v., nell'Aula Magna dell'Ateneo con il seguente programma:



GIOVEDÌ 17 MARZO 2016 / ORE 14 -19

Interventi

"Costruire la cittadinanza": percorsi di inclusione sociale e partecipazione tra legislazione e giurisprudenza
FRANCESCA BIONDI DAL MONTE / Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Integration of migrants as a three-way process: evidence from quantitative and qualitative research perspective
JUSTYNA SALAMONSKA e SONA KALANTARYAN / European University Institute, Firenze

TAVOLA ROTONDA moderata da RONALD CAR / UniMc



VENERDÌ 18 MARZO 2016 / ORE 9 - 14

Interventi

I fondi europei e l'integrazione dei cittadini stranieri nella gestione del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione
STEFANIA NASSO e ALBERTO BORDI / Ministero dell’Interno

European Migration Network - Struttura, attività e Ad Hoc Queries
ANDREA CRESCENZI E ALESSANDRO GENTILINI / European Migration Network (Italy)

TAVOLA ROTONDA moderata da UOLDELUL CHELATI DIRAR / UniMc

Discussants
FRANCESCA DE VITTOR / UniCatt-MI - SIMONA GREGORI / UniMc - BENEDETTA BARBISAN / UniMc - ISABELLA ROSONI / UniMc

Gli studenti SPOCRI delle classi di Scienze politiche potranno ottenere n. 2 CFU partecipando all'intero seminario e sostenendo la prova finale con il docente Ronald Car.

 

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